Nicolasan

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Prima che tu iniziassi ad usare il TC, qual’era la coil che utilizzavi con soddisfazione sul tuo vampire?
Materiale, diametro, numero spire, ohm, wattaggio?
Riuscivi a finire un tank senza che il sapore si deteriorasse ancor prima di aver ultimato il tank?
Avevi un valore della res sempre uguale?

Detto questo, inizierei a concentrarmi utilizzando il solo nife48 (il nife30 è più ostico perché basta una minima differenza della temp della coil per variare sensibilmente il valore della resistenza rendendo piuttosto ostico inizializzare la coil al valore corretto). Un solo diametro (awg28) e scegli una ed una soltanto coil con cui provare (magari la stessa geometria che utilizzavi in vw).
La cosa più importante è individuare il corretto valore a freddo (20 gradi) e sincerarsi che la board Dicodes rilevi solo e sempre quello stesso valore.
Questo è l’aspetto principale su cui si basa il funzionamento della modalità termocontrollata.
A questo punto dipende tutto dall’alimentazione e dalla cotonatura.
Da quel poco che ho appreso in cinque anni di uso quasi esclusivo del tc e provando riprovando , negli ultimi anni, a trasmettere ad altri utenti quel poco che so (con scarsi risultati) son giunto alla conclusione che ci sia una tendenza piuttosto diffusa ad utilizzare, in vw, potenze sovradimensionate rispetto all’alimentazione della coil.
Motivo per cui, una volta passati al tc, iniziano i problemi con board che dimezzano i wattaggi impostati, poca produzione di vapore troppo freddo ed un vaping insoddisfacente.
Lascerei perdere il dry cotton test. La tua Dicodes funziona egregiamente. Ho più di un dispositivo Dicodes e diversi colleghi che usano questi dispositivi.
Mi concentrerei invece sul monitorare le temperature (ed i wattaggi in caso di tagli della board) limitandomi ad irrorare la coil drippando qualche goccia di liquido sulla stessa senza rimontare l’atom.
Nei dati che monitorerai (bastano un paio di attivazioni di 5/6 secondi... magari ripetute drippando nuovamente) bisogna considerare che non avremo riscontro dell’incidenza del flusso d’aria generato dal tiro (che mediamente incide dai 10 ai 20 gradi celsius) ma avremo una coil irrorata perfettamente ed anche l’assenza della camera di vaporizzazione porterà ad ottenere risultati un po’ diversi rispetto a quelli che riscontreremo quando tutto sarà montato.
Cerchiamo di ‘stare’ nel canonico flusso di calore 200mw/mm2 impostando il wattaggio corrispondente.
Se tutto funziona correttamente, con una coil appena irrorata (in dripping e simulando un puff senza montare l’atom) dovresti stare abbondantemente sotto i 200 gradi... con la temp che sale man mano che la coil si prosciuga sino a generare tagli di erogazione.
Considera che è praticamente impossibile ricreare quel tipo di alimentazione a sistema chiuso! Ma possiamo andarci vicino.
Nella mia poca esperienza utilizzando estratti (5-7%) e macerati (10%) lt, ho individuato in 200-210 gradi la temperatura di vaporizzazione ideale (imposto la temp protection sempre 5-10 gradi più su in modo tale da evitare che la board intervenga spesso facendolo solo in caso di anomalia) per ottimizzare la durata della coil (max 4-5 ml).
Occhio a non confondere quella temp con quella del vapore generato... la board rileva la temp raggiunta dalla coil e non dal vapore. Quest’ultimo è influenzato, oltre che dalla temp del wire, dalla geometria della coil, dalla camera di vaporizzazione, dall’AFC, dal camino, dal drip tip ecc ecc.
Molto spesso mi spingo oltre i 210 gradi arrivando frequentemente a 220 o anche 230. La coil dura meno, si rovina di più ma nulla di preoccupante soprattutto considerando che ho la buona abitudine di cotonare e lavare il deck ogni 3-4 ml.
Nota inoltre che la composizione del liquido gioca un ruolo fondamentale.
Io mi son sempre trovato bene utilizzando prima le premiscelate avoria 55-35-10 (a cui aggiungevo i 10ml di aroma in pg) pre tpd... dopo quest’ultima ho iniziato a comprare i componenti singoli per ottenere liquidi miscelati con composizione finale 50/40/10, 60/30/10, 55/35/10. Già con un 50/50 trovo che le temp di vaporizzazione salgono un po’. Poco adatte, imho, al tc basi con troppo vg (con i 30/70pg ed i 40/60pg le temp di vaporizzazione salgono vertiginosamente costringendoti anche ad impostare una temp protection a 250 gradi).
Con i liquidi che mi preparo io (uso basi Pure) tutto fila liscio e riscontro un comportamento lineare stappando le varie boccette. In passato mi è capitato di ricevere qualche liquido da qualche amico riscontrando comportamenti molto diversi: temp di vaporizzazione schizzati alle stelle, tagli frequenti, coil devastate molto più rapidamente. Analizzando il liquido... la differenza era tutta nella densità dello stesso... molto più denso quello ricevuto... costringendo a cotonare in modo molto diverso. E nonostante questo... mi vedevo costretto ad abbassare il wattaggio perché l’alimentazione garantita alla coil era molto più lenta.
Ci vuole pazienza... ed un po’ di dedizione e sperimentazione ma... una volta entrati in sintonia con il sistema... tutto diventerà estremamente semplice ed intuitivo.
Talmente tanto che oggi, senza tc, son quasi spaesato nel settare un wattaggio adeguato e perfettamente bilanciato alla coil che ho appena montato!
 

Danda88

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Detto questo, inizierei a concentrarmi utilizzando il solo nife48 (il nife30 è più ostico perché basta una minima differenza della temp della coil per variare sensibilmente il valore della resistenza rendendo piuttosto ostico inizializzare la coil al valore corretto). Un solo diametro (awg28) e scegli una ed una soltanto coil con cui provare (magari la stessa geometria che utilizzavi in vw).
La cosa più importante è individuare il corretto valore a freddo (20 gradi) e sincerarsi che la board Dicodes rilevi solo e sempre quello stesso valore.
Questo è l’aspetto principale su cui si basa il funzionamento della modalità termocontrollata.
A questo punto dipende tutto dall’alimentazione e dalla cotonatura.
Da quel poco che ho appreso in cinque anni di uso quasi esclusivo del tc e provando riprovando , negli ultimi anni, a trasmettere ad altri utenti quel poco che so (con scarsi risultati) son giunto alla conclusione che ci sia una tendenza piuttosto diffusa ad utilizzare, in vw, potenze sovradimensionate rispetto all’alimentazione della coil.
Motivo per cui, una volta passati al tc, iniziano i problemi con board che dimezzano i wattaggi impostati, poca produzione di vapore troppo freddo ed un vaping insoddisfacente.
Lascerei perdere il dry cotton test. La tua Dicodes funziona egregiamente. Ho più di un dispositivo Dicodes e diversi colleghi che usano questi dispositivi.
Mi concentrerei invece sul monitorare le temperature (ed i wattaggi Ion caso di tagli della board) limitandomi ad irritare la coil drippando qualche goccia di liquido sulla stessa senza rimontare l’atom.
Nei dati che monitorerai (bastano un paio di attivazioni di 5/6 secondi... magari ripetute drippando nuovamente) bisogna considerare che non avremo riscontro dell’incidenza del flusso d’aria generato dal tiro (che mediamente incide dai 10 ai 20 gradi celsius) ma avremo una coil irrorata perfettamente ed anche l’assenza della camera di vaporizzazione porterà ad ottenere risultati un po’ diversi rispetto a quelli che riscontreremo quando tutto sarà montato.
Cerchiamo di ‘stare’ nel canonico flusso di calore 200mw/mm2 impostando il wattaggio corrispondente.
Se tutto funziona correttamente, con una coil appena irrorata (in dripping e simulando un puff senza montare l’atom) dovresti stare abbondantemente sotto i 200 gradi... con la temp che sale man mano che la coil si prosciuga sino a generare tagli di erogazione.
Considera che è praticamente impossibile ricreare quel tipo di alimentazione a sistema chiuso! Ma possiamo andarci vicino.
Nella mia poca esperienza utilizzando estratti (5-7%) e macerati (10%) lt, ho individuato in 200-210 gradi la temperatura di vaporizzazione ideale (imposto la temp protection sempre 5-10 gradi più su in modo tale da evitare che la board intervenga spesso facendolo solo in caso di anomalia) per ottimizzare la durata della coil (max 4-5 ml).
Occhi a non confondere quella temp con quella del vapore generato... la board rileva la temp raggiunta dalla coil e non dal vapore. Quest’ultimo è influenzato, oltre che dalla temp del wire, dalla geometria della coil, dalla camera di vaporizzazione, dall’AFC, dal camino, dal drip tip ecc ecc.
Molto spesso mi spingo oltre i 210 gradi arrivando frequentemente a 220 o anche 230. La coil dura meno, si rovina di più ma nulla di preoccupante soprattutto considerando che ho la buona abitudine di cotonare e lavare il deck ogni 3-4 ml.
Nota inoltre che la composizione del liquido gioca un ruolo fondamentale.
Io mi son sempre trovato bene utilizzando prima le premiscelate avoria 55-35-10 (a cui aggiungevo i 10ml di aroma in pg) pre tpd... dopo quest’ultima ho iniziato a comprare i componenti singoli per ottenere liquidi miscelati con composizione finale 50/40/10, 60/30/10, 55/35/10. Già con un 50/50 trovo che le temp di vaporizzazione salgono un po’. Poco adatte, imho, al tc basi con troppo vg (con i 30/70pg ed i 40/60pg le temp di vaporizzazione salgono vertiginosamente costringendoti anche ad impostare una temp protection a 250 gradi).
Con i liquidi che mi preparo io (usi basi pure) tutto fila liscio e riscontro un comportamento lineare stappando le varie boccette. In passato mi è capitato di ricevere qualche liquido da qualche amico riscontrando comportamenti molto diversi: temp di vaporizzazione schizzati alle stelle, tagli frequenti, coil devastate molto più rapidamente. Analizzando il liquido... la differenza era tutta nella densità dello stesso... molto più denso quello ricevuto... costringendo a cotonare in modo molto diverso. E nonostante questo... mi vedevo costretto ad abbassare il wattaggio perché l’alimentazione garantita alla coil era molto più lenta.
Ci vuole pazienza... ed un po’ di dedizione e sperimentazione ma... una volta entrati in sintonia con il sistema... tutto diventerà estremamente semplice ed intuitivo.
Talmente tanto che oggi, senza tc, son quasi spaesato nel settare un wattaggio adeguato e perfettamente bilanciato alla coil che ho appena montato!
Io quello che ho capito fino ad ora è che ognuno dice la sua ?? tutte cose giuste, tutte cose sbagliate, chi lo sa...ognuno ha il suo modo di vedere le cose pur stando davanti a un qualcosa di "scientifico" o tecnico. Ho cercato mille discussioni, mille pareri, mille opinioni, (ovviamente cercherò sempre) e alla fine posso dire che ogni parere o ogni persona dice la sua e ti consiglia per come lo vede lui. Io sono arrivato al punto di dirmi che ci saranno valori fissi su cui basarsi...penso di sì...ovviamente devo provare mille volte stando dietro a consigli di ognuno ;)
 

Tabac

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Sbilanciata come dicevo ieri sera, per il deck del vampire, e comunque in tc, una coil da 3 di diametro non risponde troppo bene.
Prova a tenere 220 watt ed alzare a 17, vedi dove ti taglia. Quello è il wattaggio ideale per svapare alla temperatura impostata.
 

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Sbilanciata come dicevo ieri sera, per il deck del vampire, e comunque in tc, una coil da 3 di diametro non risponde troppo bene.
Prova a tenere 220 watt ed alzare a 17, vedi dove ti taglia. Quello è il wattaggio ideale per svapare alla temperatura impostata.
L' avevo fatta perché stavo guardando i TC precision, ora ho montato una coil da 2.5 6spire di nife48 28awg valore di 0,31...ho visto che il valore per 200 è di 13w...ma arriva subito e taglia subito i watt ora sono a 215 gradi con 13 Watt e facendo il tiro(di circa 3 secondi) leggo che solo a fine tiro arrivo a 213/214...(però con atom a riposo da circa 5 minuti)
 

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L' avevo fatta perché stavo guardando i TC precision, ora ho montato una coil da 2.5 6spire di nife48 28awg valore di 0,31...ho visto che il valore per 200 è di 13w...ma arriva subito e taglia subito i watt ora sono a 215 gradi con 13 Watt e facendo il tiro(di circa 3 secondi) leggo che solo a fine tiro arrivo a 213/214...(però con atom a riposo da circa 5 minuti)
Sicuramente ho problemi di alimentazione con il vampire... perché ora, facendo la stessa rigenerazione con il berserker, quando svapo i valori sono sotto alla temperatura impostata di 200 gradi a 13 w...il circuito non interviene, perché arrivo a 180/185 gradi...penso di aver capito che, oggi, ho problemi di alimentazione con questo vampire (devo risolvere la questione cavetti perché vorrei utilizzare principalmente questo atom) se avete qualche idea da darmi per far alimentare bene la coil per il TC ditemi pure...prima che faccio cavolate ?
 

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Niente, ho visto ora che ci sono Rope di zivipf 7x7 (che dovrebbero alimentare di più) purtroppo stamattina ho ricevuto la mail da zivipf in cui mi dicevano che avevano spedito il mio ordine ? quindi non ho potuto aggiungere queste Rope per provare a vedere la situazione...sarà per la prossima...
 

Tabac

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In genere il vampire non dà problemi di alimentazione se correttamente rigenerato.
Se proprio, al limite, puoi provare a togliere uno o due fili centrali dalla rope per aumentare il trasporto liquido.
 

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In genere il vampire non dà problemi di alimentazione se correttamente rigenerato.
Se proprio, al limite, puoi provare a togliere uno o due fili centrali dalla rope per aumentare il trasporto liquido.
No in effetti non ho mai avuto problemi di alimentazione, perché ho sempre finito i tank tranquillamente...ma non capisco perché si comporta così allora. Non capisco perché mi arriva subito in temperatura tagliandomi i watt
 

Danda88

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Non capisco perché, a parità di coil e cotone, con il vampire il circuito arriva subito in temperatura (220 con 13watt) e dopo due svapate mi taglia già i watt...mentre il berserker non si comporta così. Con il berserker per vedere tagliare i watt devo fare 4/5 svapate ravvicinate, e se va bene li taglia. Se metto il vampire a "riposo" per due minuti prima di svapare ancora arrivo a 220 e mi taglia i watt a 10.5/11...(aroma non ne sento e il vapore non è "caldissimo")...cosa sbaglio?
 

Nicolasan

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Il doppio trasporto del liquido sicuramente è una variabile non poco trascurabile.
Dovresti riuscire a capire se dipende dalle rope, dal cotone o da entrambi i sistemi di trasporto del liquido.
Hai provato ad irrorare direttamente la coil drippando il liquido che intendi utilizzare?
Hai dei tagli di erogazione anche in questo caso?
Se non riscontri differenze probabilmente c’è un problema di letture coil che sfalsa il funzionamento. In caso negativo, o la rope trasporta troppo poco liquido (e troppo lentamente) o bisogna lavorare sulla coil e sulla cotonatura per garantire alla coil stessa un maggiore quantità di liquido ed un flusso più veloce (per farlo devi ben dosare quantità stessa del cotone e lavorare sui baffi accorciandoli, sfoltendo lì e pettinandoli.
Un errore che facevo con gli rdta, ad esempio, era quello di lasciare baffi lunghissimi ottenendo l’effetto contrario di ció che desideravo! Più erano corti, maggiore è migliore era l’alimentazione!
Non ho esperienze dirette con il vampire (solo provato quello di un amico)... come tu stesso hai intuito... se è proprio quello l’atom che vuoi utilizzare in tc... a furia di sbatterci la testa troverai la tua strada!
L’unica cosa che mi sento di consigliarti è... non complicarti la vita provando innumerevoli coil, decine di bobine di wire differente, cambiando tipologia di cotone.
Scegli un rocchetto di wire (se hai dubbi sull’effettiva corrispondenza tra filo stesso e quanto dichiarato in etichetta, misura la res di uno spezzone di 10 cm e verifica che corrisponda alla resistività dichiarata... con i zivipf trovi il dato nella descrizione del prodotto dal sito del distributore), il tuo cotone preferito, la composizione di liquido che preferisci e... vai per la tua strada facendo prove su prove!
Onde evitare di sprecare prezioso liquido... puoi anche fare delle prove con una base neutra sino a quando non sei soddisfatto e la tua combo box/atom si comporta come vorresti.
Nel frattempo torna a vaporizzare come facevi prima (è frustante non riuscire a svapare in maniera soddisfacente) e passa al tc solo quando tutto funziona almeno sufficientemente.
 

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