Legislazione Novità Operative E Richiesta Documento Identità Shop Online

[GioGio]

Concordo pienamente con la riflessione di @Tosh e sono nella stessa situazione. Per ora lasciare lo svapo non è una strada percorribile con mia moglie in casa che fuma paglie come una ciminiera.
La componente psicologica è fondamentale e personalmente sono ripiombato in uno sato d'ansia e d'incertezza che mi riporta, o quasi, agli inizi del lungo e difficile perscorso intrapreso anni addietro.
La mia rabbia è proprio questa... hanno vanificato anni di sforzi e perseveranza.

L'unica speranza è che qualche shop online si adegui informaticamente, come del resto è già stato evidenziato, consentendoci almeno in parte di poter accedere a quei prodotti che non rientrano nel monopolio.

Ultima considerazione... felicità di questa minc**a... è vero che con il DL ristori forse si tornerà ad una tassazione inferiore, e ben venga, ma la seconda intenzione, ed ancora più pericolosa, al vaglio è quella di calmierare i prezzi minimi così come è attualmente per le paglie uccidendo definitivamente quello che è il secondo aspetto fondamentale del vaping, oltre alla salute, ovvero il libero mercato: prezzi liberi e offerte libere.

Chi vivrà vedrà... o come diceva il titolo di un famoso film "se tutto va bene siamo rovinati"!

 

[Sva3d]

Per me quello che si è perso totalmente era ed è la distinzione tra l'entrata in un tabacchino e l'entrata in un vape shop. Tre anni fa entravo in un luogo diverso dove c'era del Vapore, gente sorridente, il passare un'ora in spensieratezza ed il sentirsi diversi da quella m... a che ci siamo fumati per anni. Oggi, dopo lo shitstorm, entri e vedi musi lunghi, sorrisi tirati, scaffali pieni di Pod ed i soliti quattro aromi. Zero hw, polvere sugli estratti e mi fermo qui per decenza.
Insomma il grigiore, l'anonimato di un tabacchi, alcuni clienti che entrano ed escono proprio come in un tabacchino o quasi. Insomma tutto sta svanendo, poi mettici tutto lo schifo dei social, intercorso e che intercorre tutt'ora e che ve lo dico a fare.
Lasciamo perdere gli orrori sentiti in questa settimana che c'è davvero da dire "vergognatevi" tutti e cospargetevi il capo di cenere.

 

[GioGio]

@Sva3d
Certo, quella era la fase 1.0 adesso siamo nella 2.0 che è pessima e se arriverà la calmierazione dei prezzi entreremo in una 3.0 che sarà la morte definitiva dello svapo almeno così come lo intendiamo. La mia considerazione era proprio in visione dell'ultima botta che rischia di arrivare. In ogni caso alla fase 1.0 ormai non si potrà più tornare.
Il piacere di sentirsi parte di una comunità coraggiosa, sperimentatrice e anche un poco dissidente è ormai svanito; mi ricordo che fino ad un paio di anni addietro quando incrociavo qualcuno con il mano la sigaretta elettronica lo scambio di sguardi complici era automatico come a dire "siamo dalla parte del giusto" o "vedi che gli sfigati sono glia altri". Adesso nello sguardo il nulla e anzi quasi si nascondono... che tristezza!

Sul fronte poi dei social, della comunicazione caliamo un velo pietoso: ormai l'inconsistenza è diventato il tessuto della società. Spesso mi guardo attorno e mi sembra di non riconoscere più la dimensione in cui vivo e mi chiedo com'è possibile che in così pochi anni si sia perso qualunque minimo barlume di buon senso e di obbiettività a favore solo della convenienza, della comodità e della becera "quantità" delle opinioni; i cervelli si stanno atrofizzando e chi ne fa le spese sono coloro che ancora cercano di resistere... e noi siamo tra quelli!

Non ci resta che ricordarci quel vecchio proverbio "meglio soli che male accompagnati" ma è magra consolazione!

 

[Sva3d]

Si è una magra consolazione!
Ma io continuo ad essere sempre in prima linea per salvare il salvabile.
Con i nuovi iscritti al Forum, con quelli che lo sono già, mi sento di poter dare ancora il mio contributo affinché migliorino la loro esperienza, pochi ma buoni.
Mai demordere e cercare di dare il meglio finché lo potremo fare.
Il cervello qui non manca.
Aiutare affinché i problemi non divengano motivo per mollare. Un vaper in più contento è una piccolissima tacca in più di positività.

 

[Ant@lf]

Salve a tutti,
ho letto velocemente tutta la discussione (quindi potrei essermi perso qualche considerazione già espressa da altri).
Anche io compro online ma la nicotina la prendo da uno shop fisico; quindi anche se personalmente me ne impippo (per chi ricorda Max Bunker) della restrizione mi sento chiamato chiamato in causa come neo-vaper.
Per quanto riguarda la certificazione della maggiore età sugli shop online di svapo, la trasmissione del documento di identità a un operatore commerciale potrebbe anche violare le norme sul diritto alla privacy (e se ricorresse tale caso basta fare un ricorso al Garante senza impelagarsi in una causa al TAR).
Considerato però che l'accertamento della maggiore età è un legittimo obbligo legislativo (su cui personalmente sono d'accordo) si potrebbe utilizzare il riconoscimento tramite SPID (che le Poste Italiane rilasciano gratis, per chi non lo usa per lavoro) e firma digitale per chi ce la ha. Certo bisognerebbe analizzare bene la situazione normativa ed elaborare una proposta.
E qui mi viene da dire (e scusate sempre gli sfoghi) ma non c'è una associazione di vapers che dovrebbe occuparsi di queste cose? Ho visto un pochino in rete e, per me che ho lavorato nell'ambito della tutela dei diritti civili per più di un decennio, non ho capito effettivamente che cavolo fanno.
Tornando al discorso, se qualcuno nel forum è interessato, sarebbe utile affrontare il problema e proporre una possibile soluzione magari simile a quella che ho prospettato io.

 

[Sva3d]

ma non c'è una associazione di vapers che dovrebbe occuparsi di queste cose?

In realtà ci sarebbe ANPVU, ma sinceramente non so cosa stanno facendo.
I negozi online e fisici si stanno adeguando senza batter ciglio...
Se sono rimasti aperti, in questa pandemia, è proprio dovuto al fatto che sono soggetti all'Agenzia dei Monopoli e quindi ritenute delle attività in cui vengono venduti beni essenziali, in due parole, spacciatori di nicotina legale come i tabacchi.
Quindi, invece di chiudere, sono rimasti aperti.
Non so se proprio questo fattore abbia cementato, a presa rapida, qualsiasi iniziativa, ma si sono tutti adeguati senza batter ciglio.
Noi vapers? Boh!

 

[Ant@lf]

@Sva3d, a loro mi riferivo perché pare siano l'unica ass esistente.
Il mio problema è che non darei mai la copia di un mio documento di identità a un operatore commerciale al dettaglio per fare acquisti.
Ci sono troppe criticità legate alla sicurezza dei dati personali e sensibili (e infatti vorrei vedere come gli shops online si sono attrezzati per gli adempimenti normativi in merito alla sicurezza di tali dati, anche perché è materia penale) per utilizzare i documenti di identità come mezzo di riconoscimento.
Bisognerebbe individuare in sistema alternativo che tuteli l'acquirente e che garantisca meno rogne possibili al venditore.
C'è un modo per poter intervenire in merito oltre che parlarne solamente?

 

[Membro cancellato 30150]

Lo Spid presuppone che chi lo deve ricevere abbia adeguata piattaforma informatica e, sino ad ora, serve solo nei confronti della pubblica amministrazione e non tutta è in grado di riceverlo, figurarsi un negozio; senza parlare di un provvedimento legislativo che lo renda obbglitorio a questo scopo; insomma allo stato non è praticabile.
Invece la soluzione più indolore per tutti è quella, come dicevo, di usare il CF e la fatturazione elettronica obbligatoria per le vendite on line.

 

[Ant@lf]

@Tosh certamente la tua è una soluzione semplice e funzionale. Solo che ogni venditore dovrebbe poi creare un database con il CF di ogni cliente identificandolo in maniera univoca.
In pratica nel.giro di un annetto avremmo avremmo elenchi nominali di svapatori (con dati sensibili) a "disposizione" degli operatori commerciali. La cosa personalmente mi piace poco
Per lo SPID, già oggi viene utilizzato anche da piattaforme non governative per le procedure di identificazione.
E per i siti privati basterebbe al cliente dimostrare di avercelo senza necessariamente autenticarsi.
Come dicevo, la situazione andrebbe studiata a fondo.

 

[Ant@lf]

Vorrei solo chiarire, visto che sono esterno all'ambiente e non conosco nessuno (ma proprio nessuno), che non ho personali interessi oltre al fatto di veder minacciata la mia libertà di svapare in pace (di fumare in pace lo Stato non mi ha mai impedito).
Devo dire che mi sento pure a disagio a intervenire in tali questioni perchè mi è parso di notare che nella "comunità" (non qui sul forum, tanto che è l'unico posto in cui sono iscritto) vi sia un forte personalismo sfociante nel divismo...
E per meglio chiarire, io, dopo anni di diritti civili, da un 5 anni lavoro come consulente strategico di impresa nel settore dei servizi pubblici e dello spettacolo (soprattutto cinema); quindi non ho ragioni economiche o lavorative per interessarmi al tema svapo se non il fatto che, mi si passi il termine, lo svapo viene troppo spesso rappresentato da un caravanserraglio di personaggi improbabili e dominato dai soli interessi degli operatori commerciali; e questo sempre a danno dell'utente finale e dell'immagine che lo svapo ha nella pubblica opinione.