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nuzzo9:
Prima le 2 risposte alle tue domande:
1) il circuito che hai disegnato funzionerebbe, male, ma funzionerebbe perlomeno spostando il pulsante fire sopra (così andrebbe bene per un pnp). Non avresti infatti alcun vantaggio rispetto ad un partitore resistivo messo direttamente sul carico in quanto invece che essere il partiore a dissipare sarebbe il BJT.
A parità di resistenza R della coil per avere una determinata corrente I devi applicare una tensione (ai capi della coil) Vc=R*I. Siccome parti da una tensione Vb (ad esempio 6.6-8.4 con un dual LiIon) in ogni caso devi produrre una caduta di tensione Vb-Vc e che tu lo faccia con un potenziometro o con la resistenza variabile tra collettore ed emettitore di un transistor (in funzione della tensione tra gate e ed emettitore, in un npn) non cambia nulla, dovrai sempre dissipare la potenza (Vb-Vc)*I.
2) I BJT npn hanno bisogno di tensioni abbastanze basse sulla base per entrare in conduzione e pertanto non avresti alcun problema. Direi che sarebbe meglio però usare un MOSFET di potenza con bassa tensione di soglia del gate: ce nè moltissimi che già a 2V sono in conduzione quasi perfetta (logic level MOSFET).
E adesso la vera soluzione:
La soluzione vera del problema si chiama PWM (Pulse Width Modulation) ovvero mettere in conduzione il transistor per brevissimo tempo e poi spegnerlo regolando la potenza in base al duty cycle (rapporto tra il tempo in cui è ON ed il tempo in cui è OFF). Così facendo la potenza dissipata è modestissima (alcuni N-MOSFET hanno resistenza ON inferiore al milliOhm) e puoi arrivare ad efficienze superiori al 98%. Quella piccola quota di potenza dissipata è dovuta alla corrente di gate necessaria per caricarlo/scaricarlo durante i cicli ON/OFF.
Da qui allo step down mediante convertitori switching il passo è brevissimo: basta usare frequenze di PWM elevatissime (diciamo non meno di 100 kHz, ma tipicamente molto di più) ed aggiungere un induttore ed eventualmente un capacitore per regolarizzare l'output (che da semionda quadra diventa così costante o quasi a tensione intermedia).
I circuiti step down più gettonati per il DIY nello svapo sono quelli della sere Naos Raptor di GE (General Electric) e gli OKAMI di MURATA.