Lascia perdere quel tutorial che ha senso, anche se un po' datato, per atom genesis, ovvero studiati per essere rigenerati rigorosamente non a cotone ma a mesh.
Se parli di un rigenerabile parliamo di un lavaggio che prevede, almeno di cambiare il cotone, ma a sto punto tanto vale rigenerare da capo.
Comunque sia il lavaggio è importante: smontare per bene l'atomizzatore, prendere bene nota dei singoli pezzi dove erano e come rimetterli, tappare il lavandino e, possibilmente con acqua calda, passare i singoli pezzi sotto l'acqua e spazzolarli con un setole medie intrise con sapone neutro (ovvero senza aromi e coloranti che potrebbero attaccarsi al prossimo aroma che si svaperà).
Sciacquare bene. Asciugare il grosso con un panno o con carta assorbente e poi lasciare asciugare (un phon o una calda giornata soleggiata possono accelerare questa attesa).
Questa la pulizia di base. Sta ad ognuno decidere se smontare l'atom fino alla più piccola particella (ovvero togliere anche le viti di serraggio, smontare, quando possibile, anche il fondello del deck e addirittura, ma proprio addirittura addirittura, smontare, se possibile, le torrette e gli isolatori) e se pulire a parte gli oring in maniera più delicata se si ha timore che possano indurire e rovinarsi.
Ma alcuni aromi (organici e non ) impestanti ed alcuni angoli degli atom possono determinare una pulizia non completa lasciando aloni e quindi odori di aromi precedenti. Ed ecco alcuni accorgimenti in più oltre alla pulizia di base:
- dopo il lavaggio base e il risciacquo usare una reazione CO2 (tipo l'effetto dell'acqua ossigenata per disinfettare le ferite) per scovare a fondo i punti non raggiungibili con le setole: la più classica è con aceto (meglio quello di alcool o quello bianco senza coloranti) che versato sul bicarbonato scatena una reazione effervescente utile a "grattare" gli aloni sul metallo e depositato negli angoli. Lo stesso principio si adotta anche per sgorgare gli scarichi intasati.
I due reagenti presi a se stanti possono essere efficaci nelle pulizie, ma in questo caso interessa solo la reazione CO2, alla fine della quale i due reagenti spariscono e quel che rimane (h2o con residui di aceto e un deposito salino di acetato di sodio) non ha alcun potere pulente o sgrassante.
Su un bordo piano (lavandino o contenitore) si allineano i pezzi incriminati, deck e campane soprattutto, con la parte sporca all'insù, si versa il bicarbonato con la punta di un cucchiaino da te negli interstizi interessati e poi qualche goccia di aceto. Si ripete un paio di volte dopo fino a che la reazione è termina. Infine si risciacqua e si passa un cotton fioc per eliminare eventuali residui.
- Si può realizzare lo stesso effetto con acido citrico, bicarbonato ed acqua. Avendo a disposizione l'acido citrico si può riutilizzare una soluzione in acqua al 15% la quale è ottima per decalcificare ed anche efficace con gli aloni depositati sul metallo.
Questa potrebbe essere una delle poche soluzioni in cui è efficace lasciare ammollo i nostri pezzi metallici.
- dopo quanto sopra (lavaggio base, ed eventuale reazione co2) qualche ciclo di lavatrice ultrasuoni: qui si possono mettere tutti i componenti (vale il discorso oring se si vuole mettere da parte), compresi i più piccoli come le viti.
Si versano due dita di alcool etilico alimentare 96 gradi (spirito, quello che le nonne usano per fare gli zuccherini o le ciliegie o il limoncello) e poi si aggiunge acqua distillata (quella per il ferro da stiro che non genera calcare) fino a coprire tutto, stando sotto al livello max indicato dentro il cestello, e si avvia un ciclo per il tempo massimo (dovrebbe essere 480 secondi).
Si lascia riposare la macchina per 5 minuti, nel mentre i circuiti si raffreddano e anche l'acqua non si scalda eccessivamente, e si riparte. 4 cicli sono il minimo. Per essere pignoli si dovrebbe cambiare la soluzione tra un ciclo (o un paio) e l'altro, comunque vale il buon senso: se l'acqua è diventata troppo torbida è inutile riutilizzarla per fare ulteriori cicli.
- La pulizia ad ultrasuoni si basa sul principio della bolle di cavitazione prodotte agitando il liquido con le onde sonore ad alta frequenza (20-40KHz) generate dal macchinario.
(Da varie fonti, compreso wikipedia) L'agitazione produce forze elevate sui contaminanti che aderiscono a substrati come metalli, plastiche, vetro, gomma e ceramiche. Questa azione penetra anche nei fori ciechi, nelle fessure e nelle rientranze. L'intenzione è di rimuovere totalmente tutte le tracce di contaminazione che aderiscono o si incastrano tenacemente sulle superfici solide.
I contaminanti possono includere polvere, sporco, olio, pigmenti, ruggine, grasso, alghe, funghi, batteri, calcare, composti lucidanti, agenti fondenti, impronte digitali, cera di fuliggine e agenti di distacco, escrezioni biologiche come il sangue, e così via.
- L'alcool etilico (96 gradi o spirito) oltre ad essere un ottimo solvente, quindi capace di sgrassare le superfici dai residui, è soprattutto un eccellente disinfettante senza essere troppo aggressivo. Con queste due caratteristiche risulta essere il più efficace ad eliminare gli odori residui senza contaminare, grazie alla usa ulteriore sua caratteristica di evaporazione, la quale avviene già a temperatura ambiente (in qualsiasi stagione) che aumenta se miscelato con acqua perché nella miscelazione si sviluppa una variazione maggiore di calore.
- Nella lavatrice sonica si può utilizzare alternativamente la soluzione acquosa di acido citrico 15% di cui sopra.
Per aumentare l'efficacia si possono alternare cicli di soluzione etilica e cicli di soluzione citrica.
Discorso acqua corrente e calcare: usando come ultimo step la lavatrice ultrasuoni con acqua distillata non si incorre nel rischio di deposito di calcare. Altrimenti è necessario asciugare il grosso con un panno (o asciugamano) pulito e il resto con carta assorbente.
Prima di montare su una box assicurarsi che sia tutto ben asciutto: si può mettere il tutto in un contenitore pulito non coperto e, a seconda della stagione, per una mezz'ora porre sul caloriferi acceso o esposto al sole (se troppo forte coprire con un panno leggero) all'aria aperta.
Per accelerare si può provare col phon, ma occhio ai pezzi volanti e agli oring che patiscono il calore troppo alto e concentrato.
Per chi ha tanti atom e rigenera quasi quotidianamente io consiglio l'uso del compressore, se quello "da officina" non lo avete comodo dove rigenerate allora potreste procurarvi uno di quei compressori portatili per la pulizia dei componenti elettronici. Ocio sempre ai pezzi volanti.
Io ho questo senza fili.
Come lavatrice ultra suoni
questa che ritengo sufficientemente capiente ma di dimensioni compatte per essere riposta via:
Questo il
modello più comune, che si trova anche nei negozi di svapo.
Ma se dovete spendere di più e ingombrare di più allora meglio
questa