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Esatto. Il "rituale" è una fesseria che trovi scritto nei "manuali" per smettere di fumare perchè devono riempire le pagine per sperare che poi il libro venga comperato. Quando sei tabagista, all'interno dell'organismo c'è un mostriciattolo che ti manda in bestia quando non gli dai il "mangime". Infatti secondo me sono pericolose le riduzioni repentine di concentrazioni. L'organismo deve abituarsi. Se gli togli troppo presto il "mangime"... il rischio di ricaduta è dietro l'angolo.
Lo so, vivo in un mondo di fantasia ma lo dico comunque: la sigaretta elettronica dovrebbe essere fornita dal sistema sanitario nazionale come una qualsiasi terapia di cura.
Perfettamente d'accordo con l'ultima frase del tuo scritto.
Molto meno con il resto.
Mi spiego.
Volendo capire qualcosa di più specifico sulle dinamiche del tabagismo ho contattato la LIAF e ho avuto modo di avere delle loro pubblicazioni e ricerche ad uso del personale sanitario per corsi ECM.
Se fosse come tu affermi basterebbe prescrivere al fumatore dosi di nicotina adeguate e somministrarle nei modi più svariati (cerotti, gomme da masticare, pasticche ecc.).
Non funziona.
Proprio perchè oltre alla dipendenza da nicotina la difficoltà nello smettere di fumare sta proprio nella visione di sè che ogni fumatore ha.
La gestualità è fondamentale, tant'è che la ecig risulta lo strumento migliore, attualmente, per aiutare a "staccare" dal fumo.
Somministrare nicotina senza interrompere il "rituale" che accompagna la sua assunzione, questo il segreto del successo del fumo elettronico.