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Ciao a tutti! Posso chiedervi se secondo la vostra esperienza si può utilizzare la base unica o comunque del vg al posto del pg?
 

ilpiccolochimico

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Grazie per i complimenti è nato da un idea notturna, ed ha funzionato, come tutte le cose che nascono così.. ma se...

Solo una cosa al volo... per usarlo con un vaporizzatore, (qua parliamo di svapo non di estrazione per liquori) non usare mai alcol, spiriti (così vi tolgo anche l'idea di Vodka, Whisky e similari!) o molecole similari, con un metodo che estrae per cavitazione!

Le molecole sì vengono estratte dalla materia prima, ma si anche conglobano con il veicolatore!

L'alcol, comunque, anche con il metodo per macerazione, DEVE evaporare tutto e dopo comunque per usarlo bisogna metterlo in PG per usarlo!

Invece se è un discorso per crearsi liquori sì certo che funziona, esiste un metodo applicativo ed è un processo ben preciso.

Che bello poter interagire con un esperto del Mixing come te...

Tornando al mio intervento riguardo all'estrazione si riferisce sempre ad un prodotto destinato al vaping, la mia domanda era se qualcuno avesse fatto dei test di utilizzo dell'omogeneizzatore per estrazione con doppio solvente, ossia prima alcool etilico per uso alimentare, poi eventuale passaggio in freezer per caduta zuccheri, e dopo completa evaporazione dell'alcool, essenza in glicole propilenico.

Ah e poi la domanda più semplice che poi era la mia principale curiosità, come si comporta con l'estrazione della frutta?

Faccio queste domande per capire un pò quanti zuccheri si porta dietro l'estrazione con H&V e nel caso come ridurli, perchè con cavitazione generata da ultrasuoni con solo utilizzo di solvente glicole propilenico ho riscontrato un alta presenza di zuccheri.
 

Hakeretto

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Ciao, prima di prendere in considerazione l'idea di approntare le attrezzature idonee all'estrazione di una matrice vegetale è opportuno ribadire che è obbligatorio leggere qualche testo dove venga riportato il principio chimico che stiamo per sfruttare.
A questo fine consiglio caldamente ai neofiti di dedicare il tempo necessario alla lettura dei 3 libri di Alkemicosvapo dove sono descritte le procedure e le tecniche da lui usate nel processo di estrazione. Se siete approdati qui conoscete di sicuro dove reperire i testi.
Per utilizzare solventi è altresì doveroso avere una infarinatura delle principali caratteristiche dello stesso in relazione alle sostanze e/o molecole che il solvente preso in esame riesce a solvere ed inglobare.
Infine è doveroso ricordare che l'accanimento nei confronti di alcune matrici vegetali, ad esempio la fragola, è da sempre sconsigliato in considerazione del fatto che esistono in commercio prodotti di sintesi eccellenti.

Quanto detto sopra ai fini di ottenere un prodotto che abbia caratteristiche gratificanti, i test o le prove "ad mentula canis" non fanno parte del mio bagaglio e personalmente non sono interessato...
 
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ilpiccolochimico

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Ciao, prima di prendere in considerazione l'idea di approntare le attrezzature idonee all'estrazione di una matrice vegetale è opportuno ribadire che è obbligatorio leggere qualche testo dove venga riportato il principio chimico che stiamo per sfruttare.
A questo fine consiglio caldamente ai neofiti di dedicare il tempo necessario alla lettura dei 3 libri di Alkemicosvapo dove sono descritte le procedure e le tecniche da lui usate nel processo di estrazione. Se siete approdati qui conoscete di sicuro dove reperire i testi.
Per utilizzare solventi è altresì doveroso avere una infarinatura delle principali caratteristiche dello stesso in relazione alle sostanze e/o molecole che il solvente preso in esame riesce a solvere ed inglobare.
Infine è doveroso ricordare che l'accanimento nei confronti di alcune matrici vegetali, ad esempio la fragola, è da sempre sconsigliato in considerazione del fatto che esistono in commercio prodotti di sintesi eccellenti.

Quanto detto sopra ai fini di ottenere un prodotto che abbia caratteristiche gratificanti, i test o le prove "ad mentula canis" non fanno parte del mio bagaglio e personalmente non sono interessato...

Ciao @Hakeretto grande esperto di estrazioni e complimenti per l'apporto che dai a questo mondo.

Ovviamente se sono qui e ho fatto quelle domande sono a conoscenza delle tecniche presenti nei 3 libri di Andrea Pastore e di altre tecniche poco utilizzate e discusse tipo l'estrazione con Soxhlet che sono rivolte a gente più esperta e con un minimo di studi.

Nel post precedente non ho chiesto se qualcuno avesse fatto prove "ad mentula canis" , in quanto avevo chiesto semplicemente se era stato fatto qualche test con doppio solvente su un qualche tipo di materia vegetale, cosa molto comune, ed inoltre che riscontro di zuccheri ci fossero nel prodotto estratto con l'omogeneizzatore H&V in solvente PG che fa una cavitazione meccanica rispetto ad una a ultrasuoni, penso da quanto letto che le temperature di estrazione più basse con H&V rispetto ad una cavitazione ad ultrasuoni possano aiutare e per questo chiedevo se ci fossero riscontri in tal senso da chi è in possesso dell'omogeneizzatore H&V.

N.B. Le mie domande erano e sono pura curiosità, spero non siano state mal interpretate, sono un vostro grande estimatore.
 

ConteRosso

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.... penso da quanto letto che le temperature di estrazione più basse con H&V rispetto ad una cavitazione ad ultrasuoni ...
Nell'attesa di Giorgio , una puntualizzazione:
non è detto che le temperature di estrazione con l'h&v siano inferiori al metodo ultrasonico. Io utilizzo il metodo dell'estrazione con ghiaccio ( estrazione unica) ed in questo caso abbatto notevolmente la temperatura. Fai conto che tutto avviene ad una temperatura massima di 26/27 gradi. Direi ottima.
Ma se si fa la doppia estrazione senza abbattere col ghiaccio le temperature salgono notevolmente, vero è che dopo qualche minuto di h&v messo ad una potenza dell'80% si raggiungono tranquillamente i 38 gradi fatidici. A questo punto sei obbligato a mettere il composto in freezer per un paio d'ore ed a ripetere l'operazione con una seconda estrazione.
Sta a noi utilizzarlo nel miglior modo possibile, ma non è detto che l'estrazione unica sia la migliore...dipende dai casi e dal quantitativo di estrazione.

Con gli ultrasuoni, non prendo in considerazione la lavatrice ma direttamente l'alkemilator , se non hai una serpentina di raffreddamento che ti permette di rimanere ad una temperatura più o meno costante di 38 gradi per un quarto d'ora sei obbligato a fermarti dopo pochi minuti; ed i tempi diventano biblici anche con quello. ( ma questo già lo sapevi)

Un metodo non cancella l'altro, e sono complementari a seconda delle quantità. Questo non toglie che l'h&v , per i miei quantitativi, sia la soluzione perfetta.
 

Hakeretto

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Ciao @Hakeretto grande esperto di estrazioni e complimenti per l'apporto che dai a questo mondo.

Ovviamente se sono qui e ho fatto quelle domande sono a conoscenza delle tecniche presenti nei 3 libri di Andrea Pastore e di altre tecniche poco utilizzate e discusse tipo l'estrazione con Soxhlet che sono rivolte a gente più esperta e con un minimo di studi.

Nel post precedente non ho chiesto se qualcuno avesse fatto prove "ad mentula canis" , in quanto avevo chiesto semplicemente se era stato fatto qualche test con doppio solvente su un qualche tipo di materia vegetale, cosa molto comune, ed inoltre che riscontro di zuccheri ci fossero nel prodotto estratto con l'omogeneizzatore H&V in solvente PG che fa una cavitazione meccanica rispetto ad una a ultrasuoni, penso da quanto letto che le temperature di estrazione più basse con H&V rispetto ad una cavitazione ad ultrasuoni possano aiutare e per questo chiedevo se ci fossero riscontri in tal senso da chi è in possesso dell'omogeneizzatore H&V.

N.B. Le mie domande erano e sono pura curiosità, spero non siano state mal interpretate, sono un vostro grande estimatore.
Ti ringrazio della stima e ti confermo che il mio intervento non era in risposta a nessun post precedente.
Ho fatto un richiamo al contesto, doveroso, in quanto noi stiamo parlando di applicare alcune tecniche a materia vegetale con lo scopo di ricavare aroma utile a produrre liquidi da svapo.

La tecnica della doppia estrazione, per esempio, la applico ma con alcune piccole personalizzazioni: la parte di aroma estratto in PG la ottengo con la cavitazione meccanica e/o ultrasonica, la concreta con la macerazione in alcool.
Il solvente alcool è molto sensibile alle alte temperature e sappiamo bene che, nonostante le tecniche di accelerazione della fase di evaporazione del solvente, in mancanza di un soxhlet, ti costringe a considerare un lasso di tempo variabile espresso in giorni. Poichè le estrazioni in doppio solvente non hanno una valenza "erga omnes" ma le limito a specifiche partite (una di queste è il Forte), non mi pongo il problema di accelerare il processo ma bensì di rendere l'attività priva di qualunque rischio e quindi macero per 7gg la matrice in alcool e poi procedo seguendo le indicazioni del secondo libro di Alkemicosvapo. Questo mi permette di fare tutti i passaggi utili. Una volta ottenuta la concreta la diluisco con l'aroma ottenuto dall'estrazione in PG, talco veneto e filtrazione finale.

Non ti posso quindi dire niente rispetto agli zuccheri, non ho riscontri.
 

ilpiccolochimico

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Nell'attesa di Giorgio , una puntualizzazione:
non è detto che le temperature di estrazione con l'h&v siano inferiori al metodo ultrasonico. Io utilizzo il metodo dell'estrazione con ghiaccio ( estrazione unica) ed in questo caso abbatto notevolmente la temperatura. Fai conto che tutto avviene ad una temperatura massima di 26/27 gradi. Direi ottima.
Ma se si fa la doppia estrazione senza abbattere col ghiaccio le temperature salgono notevolmente, vero è che dopo qualche minuto di h&v messo ad una potenza dell'80% si raggiungono tranquillamente i 38 gradi fatidici. A questo punto sei obbligato a mettere il composto in freezer per un paio d'ore ed a ripetere l'operazione con una seconda estrazione.
Sta a noi utilizzarlo nel miglior modo possibile, ma non è detto che l'estrazione unica sia la migliore...dipende dai casi e dal quantitativo di estrazione.

Con gli ultrasuoni, non prendo in considerazione la lavatrice ma direttamente l'alkemilator , se non hai una serpentina di raffreddamento che ti permette di rimanere ad una temperatura più o meno costante di 38 gradi per un quarto d'ora sei obbligato a fermarti dopo pochi minuti; ed i tempi diventano biblici anche con quello. ( ma questo già lo sapevi)

Un metodo non cancella l'altro, e sono complementari a seconda delle quantità. Questo non toglie che l'h&v , per i miei quantitativi, sia la soluzione perfetta.

Grazie @ConteRosso per il tuo intervento e la tua precisazione, da quello che dici e immagino, vero è molto comodo l'omogeneizzatore H&V per il fatto di poter effettuare l'estrazione tenendo la boccetta contenente il materiale vegetale da estrarre e il solvente immersa direttamente in un bagno di ghiaccio piuttosto che usare la serpentina con la pompa immersa in acqua e ghiaccio.

@Hakeretto immaginavo la tua fosse stata una risposta generica ma inerente al contesto e non riferita precisamente al mio post in quanto non avevo detto nulla di strano e/o non avevo chiesto se qualcuno avesse fatto prove bizzarre, grazie per la risposta.

Da mie esperienze personali con estrazione ad ultrasuoni (Alkemikator) con solvente PG sono pienamente soddisfatto solo per le estrazioni di tabacchi contenenti pochi zuccheri, invece l'estrazioni di Virginia direttamente da foglie oppure di frutta, ad esempio Albicocca, non mi hanno soddisfatto a pieno, non sono risultate ampiamente utilizzabili da svapare in purezza, troppi gli zuccheri che si sono portate dietro e quindi troppo coil killing, quindi l'aroma ottenuto da queste l'ho potuto utilizzare solo in alcuni mixing in piccole percentuali, ed è da qui che provenivano le mie domande e curiosità precedenti su come si comportasse l'omogeneizzatore H&V, ossia se la cavitazione meccanica rispetto a quella ad ultrasuoni poteva apportare qualche tipo di vantaggio rispetto alla quantità degli zuccheri presenti poi nell'aroma finale.
 

Hakeretto

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Alla domanda specifica rispondo volentieri.

La cavitazione ad ultrasuoni o meccanica permette al solvente di effettuare l'azione di estrazione dell'aroma che si trasferisce dalla matrice vegetale al solvente stesso. Il PG utilizzato nei due sistemi ottiene lo stesso risultato con tempistiche diverse. Se la matrice contiene zuccheri questi vengono estratti nella quantità che il solvente riesce a solvere, non ci sono differenze.

Tu hai citato il tabacco più ricco di zuccheri, il Virginia. Come sai, però, tra le numerose varietà di Virginia coltivate esistono alcune varietà con percentuali di zuccheri minori. Un Virginia rosso, ad esempio, è preferibile a un virginia giallo. Se vuoi evitare gli zuccheri, che sono parte fondamentale del sapore finale, è inutile estrarre alcune matrici vegetali e cercare un sostituto di origine sintetico. Per la frutta il problema non si pone: sintetici!

Discorso completamente diverso con gli agrumi. Questi sono facilmente utilizzabili e danno ottimi risultati.
 

Fabiano

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Vari, anche troppi..
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Aggiungo ........anche la frutta secca da ottimi risultati
 

ilpiccolochimico

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Alla domanda specifica rispondo volentieri.

La cavitazione ad ultrasuoni o meccanica permette al solvente di effettuare l'azione di estrazione dell'aroma che si trasferisce dalla matrice vegetale al solvente stesso. Il PG utilizzato nei due sistemi ottiene lo stesso risultato con tempistiche diverse. Se la matrice contiene zuccheri questi vengono estratti nella quantità che il solvente riesce a solvere, non ci sono differenze.

Tu hai citato il tabacco più ricco di zuccheri, il Virginia. Come sai, però, tra le numerose varietà di Virginia coltivate esistono alcune varietà con percentuali di zuccheri minori. Un Virginia rosso, ad esempio, è preferibile a un virginia giallo. Se vuoi evitare gli zuccheri, che sono parte fondamentale del sapore finale, è inutile estrarre alcune matrici vegetali e cercare un sostituto di origine sintetico. Per la frutta il problema non si pone: sintetici!

Discorso completamente diverso con gli agrumi. Questi sono facilmente utilizzabili e danno ottimi risultati.

@Hakeretto grazie per la risposta, pensavo che forse con l'omogeneizzatore H&V in quanto è più facile da far lavorare a temperature inferiori, vuoi per il bagno in ghiaccio in fase di estrazione che si può facilmente adoperare o per la regolazione della potenza a patto di allungare i tempi della fase di estrazione, potesse variare la quantità che il solvente può solvere della parte zuccherosa della materia vegetale, in quanto le temperature giocano un ruolo fondamentale, e quindi evitare magari di andare in saturazione sulla quantità di zuccheri che il solvente può solvere.
Per la frutta sono contento per la tua risposta che mi conferma, come pensavo da diverso tempo, che è meglio non sbattersi troppo in estrazioni ed andare direttamente di sintetici per le mie aromatizzazioni, a tal proposito, se non ricordo male, anche in una live dove ci fu ospite Azhad venne detto che l'albicocca presente nel Persian Apricot fosse stratificata, in parte estratta ed in parte sintetica. Per quanto riguarda il Virginia ero in possesso solo di Virginia giallo spero in futuro di poter trovare del Red Virginia da estrarre.

@Fabiano grazie per il tuo intervento e complimenti anche a te, che se non erro, da quanto ho potuto capire in una vostra live, sei il progettista del team H&V.

Ah ovviamente spero, prima o poi, di poter mettere le mani su questa vostra creatura e poter passare del tempo con lei a divertirmi e a sperimentare!
 

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