@Wortex Ne ho parlato talmente tante volte, che probabilmente vi viene fuori dalle orecchie, ma forse una delle ultime è questa, che chiariva altre 2 cosette:
Già proprio un bell'argomento, prendo spunto da un post di @GioGio sull'argomento, per chiarire un tema piuttosto discusso e con cui si fa molta confusione, ma prima di tutto, definiamoli, per stadi. Liquido pronto: liquido preparato con il PG la VG, Nicotina e gli aromi, deve sottostare ai...
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Quando ho visto il titolo di questo 3D leggendo le risposte mi sono venuti i brividi, ma davvero siamo ancora rimasti così indietro e non sappiamo di cosa stiamo parlando? Con tutto quello che ho scritto? Mi sembra impossibile!
Dobbiamo ancora parlare delle differenze e la definizione degli aromi? Devo aprirvi un altro 3d e conseguente pizza????? (Sì è una minaccia!!)
Ma sto scherzando e passiamo al sodo e vediamo di definire gli aromi:
1)
“Aromi naturali” molecole
ricavate dalla macinazione, frammentazione, distillazione e altri procedimenti, da vegetali (frutta, foglie, fiori, radici, ecc) o da animali. Sono i cosiddetti organici, che possono anche contenere, solventi, conservanti, pesticidi e altri additivi, nel nostro campo noi abbiamo gli estratti dal tabacco, vedi La Tabaccheria, VC, Azhad, gli italiani sono controllatissimi, degli altri (Stixx Mixx p.e.) non ci metterei la mano sul fuoco.
2)
“Aromi natural-identici” uguali a quelli naturali ma “costruiti” in laboratorio per
sintesi chimica. chimicamente identici ad una sostanza naturalmente presente in un prodotto di origine vegetale o animale.Secondo me sono quelli che aiutano a completare un "organico" per esempio quando è svampito (perso aromatizzazione) dai processi di lavorazione. tipico esempio la fragola, che ha tante note diverse, la nocciola, nei tabacchi il Virginia, Il Kentucky o il Burley,che possono essere della FA, Inawera, CDD, FLV chi più ne ha più ne metta.
3) “
Aromi artificiali” ottenuti per sintesi chimica in laboratorio ma
non identici chimicamente ad una sostanza naturalmente presente in una materia di origine vegetale o animale”. un classico è la Vanillina, ma anche la Custard, il Rum jamaicano ecc. ecc.
Nel campo dei tabacchi, potremmo pensare a Classic Cigarette o Sweet and Smokey della FLV, o gli RY4, o Black Fire o Flash della FA.
Adesso che ho definito il campo di gioco guardiamolo: si puo comparare un aroma naturale con un artificiale? Fate voi..
Piccolo Trivia: la dicitura "Aroma artificiale"non è più menzionata dal 2011, hanno fatto finta che non esista, e scomposto i natural identici in più categorie, questo per giustificare la scritta "Non contiene aromi artificiali" ma che di fatto, merendine, bibite e similari li contengono, eccome se contengono aromi di sintesi.
Tornando a noi: gli aromi tra loro per quanto simili non possono essere nè comparati, o neanche demonizzati, il Red Burley Della Flavorah è una spanna sopra gli altri, "organici" inclusi, oppure certi Club Der Dampfer che danno filo da torcere ai naturali, potrei anche citare gli Inawera, ma sono una via di mezzo, tra naturali e natural identici, estratti dalla concreta e completati con i sintesi, per il completamento del bouquet.
Ma poi in che modo compariamo e chi lo sta facendo, con che memoria storica? Dobbiamo prendere in considerazione chi bruciava e aspirava carta, tabacchi e additivi, siano trinciati, RYO, sigarette o anche sigari?
Vorrei proprio vedere se uno di questi mi avrebbe detto: questo è un Virginia air cured con un taglio di Perique, avendo le papille impestate e impastate, ma per favore, che poi tanto fumava lo stesso marchio di sigarette o trinciato tutta la vita.
=ppure vorrei vedere se chi fumava, sapete quei toscanacci puzzolenti che tutti guardavano storto, ti avesse detto questo è un Kentucky del beneventano o della Val tiberina..
ma per favore, non siamo o diventiamo assurdi, i conoscitori e cultori erano pochi, tipo setta evitati e anche mal visti, non dimentichiamoci che era un vizio, c'era anche tanta cultura, ma nascosta.
Parlando di conoscenza aromatica, mentre il paragone (mentale) di una mela naturale con una natural identica è possibile (tendenziamente la rossa) è quella che il nostro cervello associa, nel nostro campo il paragone non è fattibile, il tabacco è un gusto acquisito non conosciuto prima, l'ho detto mille volte, è solo adesso che il cervello lo sta associando ad un determinato bouquet e anche sbagliato.. (come diceva Guzzanti, la risposta è dentro di te, ma è sbagliata!!) chi mi determina il profilo di un Black Cavendish per favore?
Ma poi è ancora più difficile perchè un Perique o un Latakia non venivano mai utilizzati puri, non bruciano (hanno una cattivissima combustione) e fanno schifo (specialmente il cipriota) sono tabacchi da condimento nessuno si è mai sognato di usare un St. James puro o un Basma, sono spezie da condimento, e anche da aromatieri poi, non sicuro da utilizzatori, se non avanzati.
A questi controsensi/nonsensi noi cominciamo i paragoni? Cioè un Perique ipoteticamente puro e combusto (bruciato) con un Perique estratto (derivato) e pure svapato?
A questo aggiungiamo anche un ulteriore termine di paragone tra il Perique naturale svapato ad un Perique di sintesi svapato?
Ma dai, qua si parla solo di piace o non piace, a me piace quello a me piace questo è solo una questione personale e di momenti, per esempio, adesso sto usando una mia mixture che è Perique Black/Decano/Marshmallow tutto sintetico della FA, ignorantissimo e molto analogico, eppure buono, ed estraggo tabacchi rarissimi, Semois, Latakia Siriano del 1964, Perique di St James originale della Lousiana, che paragoni dovrei fare?
E' chiaro che ci eleviamo rispetto al fumo combusto, e miglioriamo le nostre conoscenze, che sono conoscenze nuove e acquisite perchè il cervello si sta formando in quella direzione, ma non facciamo paragoni improbabili.
Sarò strano io, ma è una questione di studio e conoscenza degli uni e degli altri e il trovare il modo di migliorare a volte uno a volte l'altro.
I tabacchi di sintesi vanno conosciuti (e studiati) e saputi usare, possono essere usati sopratutto per complementare tutte le note (e sono tante) che i tabacchi estratti hanno perso nelle fasi di lavorazione e filtraggio che avvengono normalmente e questo senza pensare alle ulteriori lavorazione che vengono fatte per essere utilizzabili nel nostro campo, come l'eliminazione delle resine, degli olii dei solventi ecc.
Ma anche come gusti a sè stanti, il Red for Pipe della INW è un tabacco alla ciliegia buonissimo, ecco forse in questi profili la FA non è famosissima per i tabacchi, ma l'aiuto che può dare come additivi è solo paragonabile a Flavorah, per esempio, l'associare un Perique black di sintesi ad un Kentucky naturale può solo completare l'esperienza aromatica.
Non c'è un meglio o un peggio, non esiste un sintesi VS naturale, ma un sapere, e questa conoscenza permette di utilizzarli al meglio.
Sapevate che il tabaccoso che ha fatto la storia dello svapo, il tabacco dentro neanche ce l'ha?
Scusate l'attitudine un pò scherzosa un pò non, ma è un punto fermo.