Da oramai qualche anno, come tutti sappiamo, il settore del vaping è oggetto di numerosi tentativi di equipararlo a livello normativo alla sigaretta tradizionale, sia dal punto di vista concettuale, sia, di conseguenza, sotto il profilo fiscale, nonché della sicurezza. Il tutto è culminato con la presenza dei liquidi da inalazione in due determinanti manovre, una europea e una tutta italiana: la TPD e l'ultimo decreto fiscale, evoluzione dell'oramai stradiscusso "emendamento vicari".
Sostanzialmente, tra le altre cose, è stata inizialmente posta una regolamentazione, a mio avviso pienamente condivisibile, sui prodotto da inalazione contenenti nicotina, in quanto sostanza potenzialmente pericolosa, se non utilizzata nelle dosi e nei modi corretti, e in seguito una tassazione, questa volta tutt'altro che condivisibile, anche su prodotti da inalazione che la nicotina invece non la contengono, giustificando il fatto sostenendo che anche il prodotto non contenente nicotina potrebbe iniziare le persone al tabagismo, stravolgendo di fatto quello che invece il vaping ha fatto nel corso di questi anni (diminuire drasticamente il consumo di tabacco a livello mondiale).
Stante il fatto che tutto quello che è contenuto in un liquido per sigaretta elettronica (nicotina compresa) ha un utilizzo anche in altri ambiti che nulla c'entrano con l'inalazione di vapore, il legislatore ha dovuto in entrambi i casi precisare sempre l'importanza della destinazione d'uso di tutto quanto è stato oggetto di tassazioni e regolamentazioni. Va da sé dunque che quanto non ha lo scopo di essere svapato non può ritenersi coinvolto nelle manovre sopra citate.
Ecco dunque che oggi è possibile, al fine di farsi delle caramelle o dei dolci particolari, comprarsi in farmacia un litro di glicerina vegetale e un litro di glicole propilenico per meno di 15 euro l'uno, miscelarli in parti più o meno variabili e ottenere un prodotto che, se acquistato già miscelato, verrebbe a costare circa un migliaio di euro, purché senza permettersi di svaparselo, ma limitandosi a farci quelle meravigliose caramelle il cui consumo, prevedo, aumenterà drasticamente nei mesi a venire.
Allo stesso modo ad oggi è possibile acquistare una sorta di antiparassitari a base di nicotina che non hanno nulla a che vedere con lo svapo: sentii infatti di una ditta che vende delle fialette da 5 ml di nicotina diluita in acqua a concentrazioni elevatissime (e quindi pericolosissime), che raggiungono anche i 150 mg/ml. Queste micro dosi, in quanto appunto diluite in acqua a concentrazioni così elevate, non sono e non possono essere considerate dei prodotti per lo svapo, e pertanto non sono momentaneamente soggette a nessuna regolamentazione, né di sicurezza né fiscale.
Una volta acquistate due di queste fialette da 5 ml di acqua con concentrazione di nicotina di 150 mg/ml (per totali 1500 mg di nicotina) per la cura delle vostre piante (spendendo circa 12 euro), 250 ml di glicerolo vegetale e 250 mg di glicole propilenico per farvi le vostre buonissime caramelle (spendendo circa 5 euro), potrebbe infelicemente capitare, per incomprensibile sbadataggine del tutto ingiustificata e ingiustificabile, che tutto questo finisca all'interno di uno stesso contenitore, ottenendo quello che, se comprato un paio di anni fa, avrebbe potuto essere definito "mezzo litro di base 50/50 a nicotina 3", avendo speso circa 17-18 euro. E anche qui prevedo un aumento del numero di sbadati veramente incontrollato.
Va da sé che questi shots di nicotina, a prescindere dall'utilizzo che se ne farà, sono dei veri propri veleni, letali sia a contatto con la pelle, sia semplicemente se respirati. Basta ingurgitare mezzo ml per rimanerci secchi. Se per sbaglio mentre lo si maneggia (con mascherine, guanti protettivi e soprattutto all'aperto), si scivola un attimo e la fialetta finisce sulle gambe il rischio è catastrofico. Pensate se vostro figlio in qualche modo riuscisse ad aprirsela, o semplicemente a respirarla perché state operando in un ambiente chiuso visto che fuori piove. Pensate nei grandi numeri, se la cosa prendesse veramente piede e considerando l'inesperienza generale della massa, a quanti incidenti, anche mortali, tutto ciò potrebbe portare (altro che tubi meccanici con resistenza da 0,1). E allora sì che succederebbe il putiferio, a mio avviso giustamente, e tutto il settore ne risentirebbe: mi immagino già, ripeto, giustamente, titoli come "La sigaretta elettronica uccide".
Questo è dove ci sta portando il legislatore: con lo scopo di cercare di mettere un freno ad un settore che comincia a rovinare i piani di chi gestisce altri settori molto più redditizi, sta portando tante persone, per evitare di farsi del male con il tabacco, a rischiare di farsi ancora più male in altri modi. E questo è sconvolgente.
Voi che ne pensate?
Sostanzialmente, tra le altre cose, è stata inizialmente posta una regolamentazione, a mio avviso pienamente condivisibile, sui prodotto da inalazione contenenti nicotina, in quanto sostanza potenzialmente pericolosa, se non utilizzata nelle dosi e nei modi corretti, e in seguito una tassazione, questa volta tutt'altro che condivisibile, anche su prodotti da inalazione che la nicotina invece non la contengono, giustificando il fatto sostenendo che anche il prodotto non contenente nicotina potrebbe iniziare le persone al tabagismo, stravolgendo di fatto quello che invece il vaping ha fatto nel corso di questi anni (diminuire drasticamente il consumo di tabacco a livello mondiale).
Stante il fatto che tutto quello che è contenuto in un liquido per sigaretta elettronica (nicotina compresa) ha un utilizzo anche in altri ambiti che nulla c'entrano con l'inalazione di vapore, il legislatore ha dovuto in entrambi i casi precisare sempre l'importanza della destinazione d'uso di tutto quanto è stato oggetto di tassazioni e regolamentazioni. Va da sé dunque che quanto non ha lo scopo di essere svapato non può ritenersi coinvolto nelle manovre sopra citate.
Ecco dunque che oggi è possibile, al fine di farsi delle caramelle o dei dolci particolari, comprarsi in farmacia un litro di glicerina vegetale e un litro di glicole propilenico per meno di 15 euro l'uno, miscelarli in parti più o meno variabili e ottenere un prodotto che, se acquistato già miscelato, verrebbe a costare circa un migliaio di euro, purché senza permettersi di svaparselo, ma limitandosi a farci quelle meravigliose caramelle il cui consumo, prevedo, aumenterà drasticamente nei mesi a venire.
Allo stesso modo ad oggi è possibile acquistare una sorta di antiparassitari a base di nicotina che non hanno nulla a che vedere con lo svapo: sentii infatti di una ditta che vende delle fialette da 5 ml di nicotina diluita in acqua a concentrazioni elevatissime (e quindi pericolosissime), che raggiungono anche i 150 mg/ml. Queste micro dosi, in quanto appunto diluite in acqua a concentrazioni così elevate, non sono e non possono essere considerate dei prodotti per lo svapo, e pertanto non sono momentaneamente soggette a nessuna regolamentazione, né di sicurezza né fiscale.
Una volta acquistate due di queste fialette da 5 ml di acqua con concentrazione di nicotina di 150 mg/ml (per totali 1500 mg di nicotina) per la cura delle vostre piante (spendendo circa 12 euro), 250 ml di glicerolo vegetale e 250 mg di glicole propilenico per farvi le vostre buonissime caramelle (spendendo circa 5 euro), potrebbe infelicemente capitare, per incomprensibile sbadataggine del tutto ingiustificata e ingiustificabile, che tutto questo finisca all'interno di uno stesso contenitore, ottenendo quello che, se comprato un paio di anni fa, avrebbe potuto essere definito "mezzo litro di base 50/50 a nicotina 3", avendo speso circa 17-18 euro. E anche qui prevedo un aumento del numero di sbadati veramente incontrollato.
Va da sé che questi shots di nicotina, a prescindere dall'utilizzo che se ne farà, sono dei veri propri veleni, letali sia a contatto con la pelle, sia semplicemente se respirati. Basta ingurgitare mezzo ml per rimanerci secchi. Se per sbaglio mentre lo si maneggia (con mascherine, guanti protettivi e soprattutto all'aperto), si scivola un attimo e la fialetta finisce sulle gambe il rischio è catastrofico. Pensate se vostro figlio in qualche modo riuscisse ad aprirsela, o semplicemente a respirarla perché state operando in un ambiente chiuso visto che fuori piove. Pensate nei grandi numeri, se la cosa prendesse veramente piede e considerando l'inesperienza generale della massa, a quanti incidenti, anche mortali, tutto ciò potrebbe portare (altro che tubi meccanici con resistenza da 0,1). E allora sì che succederebbe il putiferio, a mio avviso giustamente, e tutto il settore ne risentirebbe: mi immagino già, ripeto, giustamente, titoli come "La sigaretta elettronica uccide".
Questo è dove ci sta portando il legislatore: con lo scopo di cercare di mettere un freno ad un settore che comincia a rovinare i piani di chi gestisce altri settori molto più redditizi, sta portando tante persone, per evitare di farsi del male con il tabacco, a rischiare di farsi ancora più male in altri modi. E questo è sconvolgente.
Voi che ne pensate?