ConteRosso

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@Nicolasan non so che dirti, ho l'extreme V3 e la box Mini (60 e 80 watt). Il Resistherm l'ho usato poche volte, perché prediligo il Kanthal ( meno tribolazioni). Di regola faccio 6 spire di 26 o 28 ga, su punta da 2.5 o da 3 mm, per un'impedenza attorno all'Ohm, mentre il wattaggio lo imposto tra 10 e 12. Eppure i consumi sono quelli che ti ho detto, con batterie VTC 6 vicine ai 100 cicli di ricarica. Devo però precisare che le cambio non appena scendono a 3,5 volt.


Ecco, ti sei risposto da solo. Io imposto il cut off a 2.5 - alle batterie non fa nulla, @Igiit docet - e durano molto di più
 

Fox70

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Fox70

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@Nicolasan volevo chiederti un consiglio, fuori OT. Sto usando il Nife48 da 26awg 5 spire su punta da 2,5 sul FeV da 4,5 e mi sembrano un po' pochine. Che ne pensi?
 

Nicolasan

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@Fox70

il 4.5 avrei voluto utilizzarlo con doppio airflow contrapposto e coil centrale. Nel mio YFTK ho 2 air screw da 2.1, una da 1.4 ed una da 1.1 oltre a quello pieno.
Le prime prove son state deludenti (ma c’è da dire che facendolo alimentare con dei rotoloni di mesh tendevo a farli o troppo stretti o troppo larghi!).
Con questo atom ho svoltato solo quando un collega di altro forum mi ha regalato i pirulini!
A mio gusto, la configurazione migliore l’ho trovata con il foro da 1.4mm con coil leggermente spostata verso il foro dell’aria.
Tiro pulito, morbido, bilanciato e tra i più silenziosi che abbia provato (ma ho cambiato il tip utilizzando uno shot di EVL in titanio.
Come il tiro, anche la resa è morbida e delicata. Sin troppo per le note dolci che risultano troppo impastate e poco delineate.
Con gli aromatizzati alla frutta, invece, credo sia diventato il mio tank di riferimento.
L’unico che mi ha reso piacevole il carribean (ma con il tabacco che latitava comunque per i miei gusti).
Atom che non ama troppo il calore (per me), ragion per cui, a patto che tu non stia utilizzando le configurazioni più ariose, trovo che l’awg26 sia un po’ ‘troppo’... tenderei a preferire fili leggermente più sottili come lo 0.35 o lo 0.32 con potenze tra i 20 ed i 30 watt.
Riguardo al numero di spire... ne faccio di solito 7.5 con spaced poco spaziate o addirittura una contact.
Per la cotonatura, oltre ad accettarmi che i baffi siano a contatto con i pirulini, preferisco lasciarli lunghi adagiandoli prima sulle viti dei due post per poi coricarli nella parte di deck opposta a quella del foro aria.
 

Dirty Harry

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Ecco, ti sei risposto da solo. Io imposto il cut off a 2.5 - alle batterie non fa nulla, @Igiit docet - e durano molto di più

Sai bene che ci sono differenti opinioni in merito. Io sono di quelli prudenti che non tirano il collo alle batterie. Pensa che ho ancora le AW del 2012 perfettamente funzionanti. In ogni caso, il circuito Dicodes assorbe più energia degli altri, probabilmente perché di maggiore complessità. Comunque, può essere che mi sbagli e faccia male i conti.
 

Nicolasan

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@Dirty Harry
100 cicli di ricarica le batterie iniziano a perdere inevitabilmente qualche colpo (alcuni modelli più di altri).
Staccare una cella a 3.5 invece dei canonici 3.1~3.2 potrebbe essere anche controproducente IMHO per la vita della cella perché, alla lunga, significa doverla sottoporre ad un maggior numero di cicli di ricarica che, insieme allo stress a cui le sottoponiamo usandole a wattaggi elevati, sono i fattori che s mio avviso incidono maggiormente sulla lengevità della nostra cella.
Credo che dal 2013 ad oggi, io abbia accumulato almeno una trentina di celle.
Di queste, quelle ‘andate’ un paio di efest 18500 e la Samsung rosa che davano in dotazione con la prima evic!
4 25R comprate nel 2014 ed usate a rotazione tutti i giorni sino ad un anno fa, le ho tolte delle mie rotazioni abitudinali l’estate scorsa relegandole ad un tab. Le coppie di vtc5a, vtc6, 30q e delle lg da 20A (non ricordo il modello) che utilizzo da due anni nelle mie rotazioni, solo da qualche mese iniziano a dare qualche cenno di cedimento (in media ne uso un paio al giorno)... mentre quelle comprate nella stessa data ma usate in coppia nelle dual battere (le utilizzo molto di meno) e le vtc5a destinate ai dispositivi meccanici (lì uso raramente) sono ancora in perfetta salute.

Detto questo, ho quasi finito un tank di zest con bell cap (non ho misurato la capienza ma credo che 4ml ci stian tutti) utilizzando una Samsung 25S carica (avrà una decina di cicli di ricarica) quando avevo riempito il tank.
Con la Dani v2 (80 watt) ed una coil da 0.24 ohm in nife30 (zivipf) awg29 a 16 watt la cella è a 3.8V (->3.7 durante l’attivazione) senza mai spegnere la box e dimenticando di estrarla come faccio di solito prima di andare a dormire.
 

Dirty Harry

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@Nicolasan

io mi comporto forse con troppa prudenza, ma il problema non è la ricarica perché le mie batterie si ricaricano in meno tempo. Rimane ancora poco chiaro lo stress a cui è sottoposta una cella quando la si continua ad utilizzare al di sotto di certi voltaggi e mi pare che nessuno sappia quale sia il voltaggio minimo fino al quale poter scendere senza problemi. Nel tutorial di @Igiit L' ABC Delle Batterie 18650 - Sigaretta Elettronica Forum si legge: "...
Appena caricata una batteria LiIon ha una tensione di 4.2V, che decresce mentre la si scarica. La tensione alla quale la cella si considera convenzionalmente scarica si chiama tensione di cutoff.
La tensione nominale di 3.6 (o 3.7) V è la tensione media in un processo di scarica continua a corrente molto bassa, tipicamente 0.5A, fino alla tensione di cutoff.
I produttori fissano la tensione di cutoff della cella intorno ai 2/2.5 V e scaricarla sotto tale valore significa danneggiarla.
OMISSIS

Le sigarette elettroniche dotate di un circuito di controllo usano una tensione di cutoff superiore, solitamente compresa tra i 3 ed i 3.3V il che significa che quando danno l’avviso di batteria scarica la batteria contiene in realtà ancora una quantità più o meno grande di energia.
Tensioni di cutoff così alte rispetto al minimo consigliato dai produttori contribuiscono ad aumentare la vita utile della batteria ma impediscono l’uso di tutta l’energia contenuta richiedendo ricariche più frequenti.
I costruttori di circuiti non usano tensioni di cutoff così elevate per aumentare la vita delle celle, ma semplicemente perchè i loro circuiti non funzionerebbero sotto tali tensioni."
 

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