”Sulla sigaretta elettronica, il governo rema contro”. E’ l’opinione del professor Umberto Veronesi, secondo cui invece le svapo rappresenterebbero per molte persone una possibilita’ per smettere di fumare o per lo meno ridurre il numero delle sigarette con tabacco, che rappresentano la prima causa del carcinoma polmonare.
”Ho incontrato il ministro Lorenzin, entusiasta della e-cig, qualche giorno fa – ha detto oggi Veronesi a margine di un incontro all’ Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) in cui sono stati presentati i risultati di uno studio pilota sulla sigaretta elettronica – e le ho chiesto di impegnarsi a diffondere questa sigaretta”.
”Lunedi’ – ha continuato – la incontrero’ di nuovo e gliene riparlero”’, anche alla luce dei dati diffusi oggi. ”La moda della e-cig – ha osservato l’oncologo, rispondendo a una domanda – si e’ ultimamente sgonfiata, molti negozi hanno chiuso, perche’ il governo ‘rema contro’ e, avendo introdotto una tassazione del 58%, ha fatto sparire molti produttori. Certo, lo Stato ci guadagna di piu’ con le sigarette tradizionali, senza pensare che ogni anno spende tre miliardi di euro per curare i 50 mila tumori che si sviluppano in Italia a causa del fumo”. Invece, secondo Veronesi, bisognerebbe diffondere fra i fumatori una e-cig, certamente super controllata nei suoi parametri principali, al punto da ipotizzare distributori automatici di ‘tabacco-free-cigarette’.
”Ho incontrato il ministro Lorenzin, entusiasta della e-cig, qualche giorno fa – ha detto oggi Veronesi a margine di un incontro all’ Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) in cui sono stati presentati i risultati di uno studio pilota sulla sigaretta elettronica – e le ho chiesto di impegnarsi a diffondere questa sigaretta”.
”Lunedi’ – ha continuato – la incontrero’ di nuovo e gliene riparlero”’, anche alla luce dei dati diffusi oggi. ”La moda della e-cig – ha osservato l’oncologo, rispondendo a una domanda – si e’ ultimamente sgonfiata, molti negozi hanno chiuso, perche’ il governo ‘rema contro’ e, avendo introdotto una tassazione del 58%, ha fatto sparire molti produttori. Certo, lo Stato ci guadagna di piu’ con le sigarette tradizionali, senza pensare che ogni anno spende tre miliardi di euro per curare i 50 mila tumori che si sviluppano in Italia a causa del fumo”. Invece, secondo Veronesi, bisognerebbe diffondere fra i fumatori una e-cig, certamente super controllata nei suoi parametri principali, al punto da ipotizzare distributori automatici di ‘tabacco-free-cigarette’.