@the_falco vedo che giustamente stai tenendo un diario pressorio e che quanto prima ti rivolgerai ad un buon cardiologo; sicuramente la migliore decisione che tu possa prendere. Non sono medico e quindi non posso dare un a diagnosi, né tanto meno una terapia, ma per esperienza personale, anche di persone a me molto molto vicine ti posso assicurare che problemi cardiaci che sembravano anche gravi a volte, ribadisco a volte, possono essere transitori e derivanti da stress o da situazioni di vita circostanziate ad un certo periodo o dall'interazione di farmaci a volte anche quasi imperscrutabili, da questo punto di vista ad esempio molti colliri che regolano la pressione degli occhi impattano in maniera molto forte sulla pressione cardiaca e la semplice sospensione, o meglio, modifica del collirio può far rientrare il problema completamente. Tutto questo, ripeto e ribadisco, non per entrare in merito della tua patologia, cosa di cui non mi permetterei mai non avendone specifiche competenze, e del resto non conoscendone né la tipologia né tanto meno la gravità, ma giusto per porre una sorta di linea di demarcazione fra la demonizzazione assoluta di una sostanza e tanti altri fattori che invece potrebbero incidere più o meno negativamente e a beneficio eventualmente di altri utenti che leggeranno questa discussione.
Detto questo permettimi di scrivere due righe riguardo alle ricerche scientifiche.
Innanzitutto il Coehar (centro di ricerca multidisciplinare che studia soluzioni scientifiche innovative per la riduzione del danno da fumo) ha confutato di recente ben ventiquattro studi scientifici tra i più citati ed utilizzati dai detrattori, soprattutto a livello pubblico, dei PV evidenziando come questi non siano stati condotti in maniera appropriata e come i risultati siano stati estrapolati per arrivare ad un risultato già predeterminato alla partenza. Questo già ci permette di capire come purtroppo ci siano delle grosse discrepanze tra quello che è il metodo scientifico assoluto e quello invece che deve calarsi nell'applicazione della scienza a favore di un risultato compatibile con la sua applicazione; quello delle cosiddette "scienze applicate" come appunto la medicina. Come esempio recente di questa follia scientifica ti faccio notare uno studio da poco pubblicato dalla Pacific Northwest National Laboratory (PNNL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti che ha fatto molto scalpore perché ha lanciato un grosso allarme di nocività (invecchiamento dell'apparato respiratorio precoce) riscontrata sui ratti quando questi poveretti sono stati chiusi in una teca senza ricambio d'aria e bombardati con il vapore di PV per quello che sarebbe stato l'equivalente di 30 anni di vita umana ininterrotta, che trasformato in un utilizzo medio di tali dispositivi corrisponderebbe a 40.000 anni... t'immagini vivere quarantamila anni... che pa**e!
Tornando invece alle ricerche scientifiche elaborate da istituti di ricerca indipendenti e del tutto avulsi dalle logiche utilitaristiche dell'economia e dai dipartimenti di quegli Stati lungimiranti, come ad esempio l'UK, che non ha problemi a ridere in faccia alle lobby del tabacco e farmaceutiche, ci sono invece sempre maggiori evidenze che lo svapo ha un impatto positivo proprio nel diminuire il danno a livello cardiovascolare e cardiaco se confrontato, ovviamente, all'utilizzo delle sigarette tradizionali.
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E-cigarette Use and Risk of Cardiovascular Disease: A Longitudinal Analysis of the Path Study, 2013-2019” coordinato da Andrew C. Stokes (Boston University) ha indagato sui dati raccolti dal 2013 al 2019 dalla Population Assessment of Tobacco and Health (Path) e ha coinvolto 24.027 partecipanti con più di 18 anni arrivando al risultato che "
I partecipanti che utilizzavano esclusivamente sigarette elettroniche avevano un rischio di sviluppare qualsiasi condizione di malattia cardiovascolare che non differiva dai non utilizzatori” e anche che “
rispetto al fumo, l’uso di sigarette elettroniche era associato a un rischio di malattie cardiovascolari inferiore dal 30% al 40%". Sebbene le analisi fossero limitate ad un numero limitato di eventi cardiovascolari certo si può capire come i PV non siamo questo demonio che viene spesso dipinto.
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Comparative assessment of electronic nicotine delivery systems aerosol and cigarette smoke on endothelial cell migration: the Replica Project” è una ricerca coordinata di quattro laboratori indipendenti: il Coehar, la Temple University di Philadelphia (Usa), l’Università di Patrasso (Grecia) e l’Università di Kragujevac (Serbia) ed è firmato da diciotto ricercatori, fra cui Riccardo Polosa, Giovanni Li Volti, Massimo Caruso e Konstantinos Poulas. La conclusione, per non addentrarci, ma sarebbe anche utile visto che che il fumo di sigaretta convenzionale provoca gravi danni al sistema endoteliale e può diventare una causa diretta dell’ipertensione e dell’arteriosclerosi, è che a parità di quantità di nicotina: “
il danno prodotto dalle sigarette elettroniche è significativamente inferiore rispetto a quello prodotto dalle sigarette convenzionali" e ancora "
la scoperta interessante è che passare a prodotti senza combustione riduce i danni vascolari e previene la possibilità di insorgenza di malattie fumo correlate come l’arteriosclerosi e l’ipertensione”.
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Medium- and longer-term cardiovascular effects of e-cigarettes in adults making a stop-smoking attempt: a randomized controlled trial” della Sheffield Hallam University e Leonie Brose del King’s College London (UK) ha evidenziato come già dopo tre e sei mesi gli utilizzatori di PV, che andavano a sostituire le combuste, hanno avuto benefici cardiovascolari questo indipendentemente dal fatto che stessero utilizzando un dispositivo contenete nicotina o privo di essa.
Fabio Lugoboni (responsabile di Medicina delle dipendenze dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona) afferma che "
Se noi pensiamo alla sigaretta elettronica come uno strumento per smettere di fumare alla stregua delle gomme alla nicotina, cioè la prendo, la uso per mese e poi smetto con tutto non è lo strumento più idoneo. Questo è un punto importante. La persona deve passare a un mantenimento con la sigaretta elettronica." e concorda anche sul fatto che "
se il danno della sigaretta tradizionale è parificato a 100, quello della sigaretta elettronica è parificata a 4, perciò la metà della metà della metà della metà della metà."
Come vedi tutta la comunità scientifica comunque è sempre concorde, e qui su SEF lo diciamo da sempre, che i PV devo essere intesi come un mezzo per la "
riduzione del danno".
Lo stesso Dr. Farsalinos, il video è nella discussione che
@Fox70 ti ha suggerito precedentemente, e che comunque aggiungo anche qui, è cardiologo ed ha avviato una serie di studi e ricerche scientifiche multidisciplinari iniziate nel 2012 e tuttora in corso e che coinvolgono specialisti di moltissime brache della medicina e della salute.
L’intervista è a cura del nostro celeberrimo
@Iv3shf
un piccolo estratto riguardo la nicotina "
penso sia ironico, cercare di scoraggiare i fumatori dall'usare le sigarette elettroniche a causa della potenziale dipendenza delle sigarette o perché perpetua la dipendenza dalla nicotina, perché sono sciocchezze, stai parlando con persone che non sono in grado di smettere di fumare, non ha senso discutere di questa dipendenza, e non discutere dei danni, devi impostare le priorità, la priorità è ridurre il danno, il danno alla salute non è causato dall'inalazione di nicotina, non è causato dalla dipendenza della nicotina, il danno è causato dalla dipendenza dal fumo, dall'utilizzo della nicotina in forma combusta, di un prodotto della combustione, è questo che dobbiamo smettere immediatamente, il più presto possibile"
Attribuire al nostro Forum una mancanza di di trasparenza e consapevolezza mi sembra un assunto assurdo soprattutto, e ancor di più, se estrapolato da un contesto così avulso dal plenum di quello che scriviamo e facciamo per supportare chi ne ha bisogno o condividere, con chi è già navigato, quello che con tanta fatica anche noi man mano andiamo ad apprendere. Uno dei consigli da sempre inderogabili e univoci, almeno da parte dello Staff, ai nuovi utenti che non sono fumatori e che chiedono lumi riguardo allo svapo è quello di non iniziare. Ma anche in tanto altro ci spendiamo e se a volte qualche cosa sfugge, o si dimentica di pubblicarla, o ha bisogno di qualche piccola revisione, a causa delle mutate condizioni e nozioni del progresso di una scienza che è costantemente in itinere, ti faccio presente che qui nessuno di noi percepisce alcun compenso, che non siamo asserviti a nessun produttore, che giornalmente ci dedichiamo a sostenere questa causa erodendo, il già esiguo, tempo libero (che potremmo dedicare alla famiglia, agli amici, ai fatti nostri... e chi più ne ha più ne metta) perché ci crediamo. E se a volte potesse capitare un piccolo errore, qui non ci sono censure, basta segnalarlo, e se ne discuterà come persone civili perché qui siamo tutti inclini al massimo spirito di collaborazione; errare umanum est!