- Registrato
- 18 Set 2015
- Messaggi
- 2.789
- Gradimento
- 1.207
- Punti
- 218
- Località
- Udine
- Nome
- Igi
- Dispositivi in uso
- SXmini M class, SXmini G-class, IPV5-200, Vt133-DNA200, DNA75, Alien 220W. ...
- Atomizzatori in uso
- ByKa v7, Ataman v2 se, KFL+
Tuttavia, non è l'entità dell'aumento della FC e della PAO che conta, quanto il fatto che un nicotino-dipendente ha questi valori "costantemente" elevati nella giornata. Possiamo fare un parallelo con la classica goccia che, cadendo per secoli, buca la roccia.
Gli studi a cui ti riferisci nel mio ambiente li abbiamo considerati, ma sono molto deboli (infatti il valore "p" che misura la forza dello studio lo testimonia), perché dànno un'immagine fotografica di una condizione cronica che va considerata sul lungo tempo.
Quando vedo studi di questo tipo mi sorgono i dubbi e molto spesso scopro che vengono finanziati in circostante dubbie, col probabile obiettivo di mitigare timori che allo stato attuale non possono essere mitigati. In alcuni casi il finanziatore è il maggior produttore mondiale di tabacco.
In sintesi, questi studi mettono in risalto il fatto che la nicotina aumenta la FC, ipotizziamo, solo del 10%... ma tacciono l'effetto di decenni di questa condizione!
Ok, potresti gentilmente indicarmi i riferimenti bibliografici sugli effetti a lungo termine dell'assunzione di nicotina (non associata al fumo di tabacco), dai quali hai evidentemente tratto queste conclusioni?