Nell’ottica di un costante miglioramento dell’offerta
Geekvape ha già da qualche tempo immesso sul mercato un nuovo nato della serie Zeus.
Zeus X Mesh RTA è la naturale
evoluzione del loro ultimo successo commerciale, opportunamente “upgradato” per far fronte alle attuali richieste di mercato.
Lo shop online
Sourcemore.com mi ha gentilmente inviato un sample di
Geekvape Zeus X Mesh RTA per alcuni test, queste opinioni ne sono il risultato.
Per eventuali imprecisioni che possano emergere durante la presente lettura a mia discolpa vorrei ricordare che questa è la prima volta che mi approccio ad rigenerabile a mesh per giunta pensato per lo svapo “di polmone” e chiedo, quindi, umilmente tutta la vostra comprensione.
Il campione ricevuto da
Sourcemore.com mi è stato recapitato nella sua bizzarra colorazione “green”, (obiettivamente più blue che green) nel
packaging sleeved box destinato alla vendita al pubblico.
Come ormai consuetudine per quasi tutta la gamma di tale tipologia di prodotti la totalità delle informazioni è comodamente stampata esclusivamente sull’astuccio cartonato, relegando la tradizionale scatolina in rigido cartone a mero contenitore “universale”.
Alle due superfici maggiori dello sleeve deputato il compito informativo del packaging. Impressi su una delle facce il logo del produttore
Geekvape, il nome e la grande riproduzione dell’atomizzatore
Zeus X Mesh RTA ivi contenuto.
All’opposto e sempre su fondo scuro impresso l’elenco delle principali caratteristiche del prodotto sotto forma di infografiche, l’elenco della dotazione a corredo della confezione, gli indirizzi di contatto elettronici e “più tradizionali” del produttore
ShenZhen Geekvape Technology Co. LTD. e gli immancabili codici a barre di tipo EAN indicanti l’Fc-ID ed il seriale del prodotto, lo “
Scratch&Check” per la verifica dell’originalità e le obbligatorie icone ad indicare il divieto di uso rivolto alle donne in stato di gravidanza, quello di vendita ai minori di età e tutte le varie certificazioni ottenute al fine di ottenere l’autorizzazione alla distribuzione ad alla vendita nei paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti.
Sulle restanti facce minori del cartonato ed in sfondo arancione, come a richiamare i “colori” del brand, indicati i contatti “social” di
Geekvape.
Come da tempo
Geekvape ci ha abituato, ricco il contenuto dei bonus a corredo di
Zeus X Mesh RTA. All’interno della confezione trovano posto:
● atomizzatore
Zeus X Mesh RTA con preinstallato
bubble tank con capacità di 4.5ml;
● vetro
pirex addizionale della capienza di
3.5ml;
● un basilare, troppo basilare,
manuale di istruzioni multilingua (italiano compreso);
● tagliando di garanzia e materiale pubblicitario vario all’interno di un semplice bustina;
● sacchetto delle spare parts contenente:
drip tip addizionale in ultem con passo 810, cacciavite multi-tool 3in1, adattatore per drip tip con passo 510. numerosi ‘o-rings di ricambio (alcuni colorati), grani per le “torrette” ed altre utili
parti di ricambio per il deck tra le quali, addirittura, un pin 510 placcato oro. Compreso nella confezione anche un utile
arnese per piegare correttamente la mesh.
Graditi, infine, i due sacchetti con tutto l’occorrente per mettere immediatamente all’opera
Zeus X mesh RTA: quattro
baffi di cotone pretagliato e
due coppie delle diverse tipologie di mesh proprietarie attualmente utilizzabili:
mesh 18mm * 6.2mm * 0.1mm in Kanthal A1 di
impedenza parie a 0.2Ω e mesh di identiche dimensioni in
Nichrome80 con impedenza di 0.17Ω.
Geekvape Zeus X Mesh RTA è un atomizzatore rigenerabile del diametro di
25mm alla base e di 28mm nel punto di maggiore ampiezza, con bubble tank installato, di altezza complessiva pari a 47,5mm con drip- tip e connettore con passo 510;
stesse identiche specifiche, quindi, dell’illustre predecessore Zeus X Dual Coil RTA dal quale oltre ad esse eredita, forte pregresso successo commerciale,
la struttura nella sua interezza compresi tutti gli elementi costituenti il device con la sola eccezione del deck, la vera novità, ora in versione modulare “meshed”.
Forte di tali considerazioni ho deciso di
dedicare più attenzione ad esso che ai restanti componenti, ormai ampiamente discussi e conosciuti, i quali saranno trattati con sufficiente rapidità.
Primo di questa veloce carrellata di componenti, partendo dall’apice del vaporizzatore, è l’insieme
drip-tip e top-cap, rapido da rimuove e riavvitare con una semplice rotazione di 90°. Esso può
ospitare la maggior parte dei drip-tip con innesto 810; alcuni di terze parti hanno mostrato poca aderenza alle pareti e troppo esigua resistenza alla casuale rimozione. Per tale motivo sono stato quasi costretto per le mie prove ad affidarmi ai due in dotazione,
preferendo a quello in delrin nero, installato di default, il tip in ultem leggermente più alto ed a mio giudizio più confortevole.
Al di sotto di esso
l’insieme camera di permeazione dell’aria e di refill per gli e-liquids. In un unico elemento concentrata quindi l’intera ossatura dell’atomizzatore.
Due le grandi asole superiori dalle quali percolare il proprio “succo” preferito,
adatte a tutte le tipologie di flaconi ad eccezione delle “twisted”, troppo grande il beccuccio e per nulla commisurato, ricavate perpendicolarmente ad esse, le
due grandi feritoie dell’airflow completamente parzializzabili grazie alla ghiera tenuta in sede e con ponderata resistenza da un buon anello siliconico. Le
regolazione dell’aria in ingresso è sempre risultata puntuale e precisa; ho notato, al mio palato,
un notevole miglioramento della resa aromatica con livelli di “areazione più parsimoniosa”. All’interno
dell’involucro cilindrico sottostante con principalmente funzione di intercapedine per il flusso di aria, dall’alto verso il basso, alla coil è libera di scorrere l’elemento campana/ camino removibile.
Come per i precedenti elementi
anche questo è direttamente traslato da Zeus X Dual Coil RTA.
Identica la lavorazione a “nido d’ape”, utile a convogliare i flussi di aria direttamente verso la zona di vaporizzazione per restituire, merito di questo artificio, un
tiro perfettamente equilibrato ed uniforme.
Il corpo riscaldante, inoltre, sarà così
costantemente ed uniformemente colpito dall’affluire di aria che successivamente indirizzato dalla camera di vaporizzazione arriverà carico di aroma al palato dell’utilizzatore.
Al
deck, obiettivamente unica vera novità di Zeus X Mesh RTA, l’incombenza di ospitare il materiale resistivo del vaporizzatore. Al posto dei tradizionali avvolgimenti per
Zeus X Mesh RTA (lo richiama anche il nome)
preferite le modaiole mesh, maglie di materiale resistivo capaci di attivarsi uniformemente e con relativa rapidità rispetto ai tradizionali fili metallici. Tale soluzione oltre a garantire maggiore vaporizzazione porta in dote
una intrinseca facilità di fruizione: l’intera mesh è tenuta i sede con 2 grandi elementi mobili, rapidi da posizionare e serrare; gli anglofoni lo chiamano spring loaded system.
Tra i due elementi di ritenzione
un piccolo inserto in ceramica, anch’esso “caricato a molla”, con l’unico scopo di mantenere ben compresso il cotone a contatto con la maggiore superficie riscaldante possibile, scongiurando pericolosi punti caldi causa di prematura “dipartita” della mesh stessa che di spiacevoli dry hits da errata irrorazione del materiale assorbente.
Essendo
il deck l’unica vera differenza con il precedente Zeus X Dual Coil RTA, il produttore Geekvape ha ben pensato di commercializzarlo anche singolarmente dando così possibilità ai suoi possessori di poter utilizzare con il nuovo sistema di vaporizzazione a maglie.
Che sia l’antipasto per future nuove tipologie di “deck modulari”?
Forse intenzione di Geekvape intraprendere la strada già imboccata da Stream Crave con i loro Aromamizer?
Solo il tempo darà o meno conferma di queste supposizioni.
Questo per me, merito
di Zeus X Mesh RTA, il primo incontro ravvicinato con mesh, maglie metalliche, rettangolini di materiale resistivo come dir si voglia, ho avuto non poche
difficoltà iniziali nel comprendere l’ideale quantità di cotone da utilizzare.
Venendo dal mondo MTL, dove la cotonatura è spesso giocata su labili quantità, oserei definire quella riservata a Zeus X Mesh RTA per me sconvolgente della sua enorme mole.
Per apprezzare eventuali differenze
ho voluto testare entrambe le tipologie di mesh fornite con il nuovo e-liquid estivo
Kalimba di Iron Vaper, in arte Stefano Porcelli, presentato ufficialmente proprio in questi giorni in un evento tenutosi presso uno degli store di zona al quale ho avuto l’onore di essere invitato armato di Goon 1.5, Druga e Kennedy 25 Trickster.
Risultato di numerosi tentativi una rigenerazione con
cotone molto abbondante,
il cui scorrere all’interno dell’arco costituito dalla mesh, piegata con l’ausilio del comodo cilindro in dotazione
, incontra non poca resistenza.
Dopo aver tagliato il cotone a
sporgere circa 1 centimetro dai bordi del deck e data una
forma a punta di lancia, ho provveduto ad applicare una
vigorosa sfoltita alle due estremità del materiale assorbente.
Procedere quindi ad
adagiare delicatamente ambo le “punte” nelle apposite asole alla base del deck avendo
l’accortezza di non comprimerne mai fibre, in tal caso la capillarità sarebbe irrimediabilmente compromessa.
Impregnare abbondantemente l’ingente quantità di cotone con l’e-liquid desiderato, ed
effettuare di tanto in tanto brevi attivazioni per metterne una corretta diffusione. Infine procedere con il posizionamento dell’elemento interno campana/camino avendo l’accortezza di
far combaciare le due incisioni ai bordi con di esso con le controparti sul deck.
Avvitare, concludendo, le restanti parti dell’atomizzare, effettuare il refill ed installato
Zeus X Mesh RTA sulla propria mod preferita, iniziare pure a produrre nuvoloni.
Ho vaporizzato lo stesso liquido con entrambe le mesh a corretto della fornitura iniziale ed
ho trovato la maglia in Nichrome80 generalmente più performante con le più disparate regolazioni dell’airflow a cui la ho sottoposta. Di contro quella in Kanthal A1, aromaticamente valida esclusivamente con regolazioni da restricted flavour, ha ottenuto migliori performances sul lungo periodo attestando maggiore longevità al sopraggiungere di un lieve calo nella fedeltà di restituzione aromatica.
Ho trovato
l’erogazione ottimale a 55W per entrambe le mesh con copiosa produzione di vapore, tiro assente da particolari turbolenze ma rumoroso alle mie orecchie, in ambo le situazioni una pecca non è mai scomparsa, mai e poi
mai sono riuscito ad ottenere un vapore alla benché tiepida temperatura.
Sempre intensamente zuccherino ed esclusivamente freddo, quasi glaciale nonostante abbia
invano tentato di applicare anche le più aggressive curve di erogazione permesse dalla mia SxMini G Class, mod scelta per la prova “su strada” , e
persino in occasione di alcuni dry hits a 75W causati proprio da questa vana ricerca di piacevole temperatura.
Altra nota dolente, a mio avviso,
da ricercarsi sulla autonomia di Zeus X Mesh RTA. Ora, non sono i grado di pronunciarmi sui “consumi” di tali dispositivi, ma
durante l’uso ho sempre percepito un veloce abbassamento del livello del liquido nel tank, motivo per il quale avrei preferito una maggiore capacità dei due serbatoi a corredo.
In questa situazione
quello tradizionalmente cilindrico da 3.5ml di capienza lo reputo totalmente inutile per uno svapo on the road.
Nonostante questi peccati, non posso che riaffermare la
complessiva buona impressione che Zeus X Mesh RTA mi ha trasmesso; merito della
non comune vaporosità e zuccherina restituzione aromatica, un utile compagno per la vicina estate da passare a colpi di ghiacciate svapate!
Come primo incontro con lo svapo a mesh
non posso che ritenermi più che soddisfatto!
Zeus X Mesh RTA è ormai da qualche tempo disponibile presso tutti gli store sia italiani che con sede all'estero ad una cifra più che ragionevole, e per gli amanti dello svapo "zuccheroso" di sicuro interesse. Tra l'ampia selezione cromatica non mancherà di certo quella che più si addice alla mod preferita.
Ringrazio s
ourcemore.com per avermi messo a disposizione l’oggetto della presente recensione,
sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori per lo spazio e visibilità concessami e non da meno ringraziare tutti
Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi critiche e/o consigli.
Grazie.