Siamo un po' fuori argomento, visto che questa è la discussione sull'Expromizer V2.1.
Ti rispondo comunque, cercando di chiarirti le cose.
Vado in ordine secondo la mia personale esperienza:
1) esistono due tipologie di coil; coil a spire spaziate e coil con spire a contatto, nello specifico spaced coil e contact coil. La differenza, con stesso valore in Ohm, è che la coil spaziata si riscalda più lentamente rispetto ad una contact coil.
A livello di resa non c'è un abisso tra le due quello che cambia è appunto il fatto che una contact coil, a parità di potenza erogata, si riscalda più velocemente e quindi la produzione di vapore sarà maggiore.
2) si dice che una resistenza più lontana dal foro sotto coil abbia un maggiore hit o colpo in gola, sinceramente non vale per tutti gli atomizzatori e per tutte le varie geometrie che possono avere i cieli delle campane. Spesso funziona, ma altre volte meno.
3) Un minor diametro della coil tende a restituire un vapore più secco, perché investita da una maggiore quantità d'aria, ma dipende sempre dal foro sotto coil e da come impatta l'aria sulla resistenza. Anche posizionare la resistenza perpendicolare alle torrette o in diagonale, quest'ultima permette di avere una resa più secca.
4) Ti sei risposto da solo. La giusta quantità di cotone nella resistenza è una delle cose tra le più difficili da padroneggiare. Ci vuole del tempo ma si arriva anche a gestire questo aspetto con una certa disinvoltura. Oltre che, guardando la coil, si capisce se sta alimentando male, sia troppo o troppo poco.