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roby771
Il deck 775 credo sia quello più hittoso tra i deck phenomenon che ho. Ed ha anche il tiro che preferisco.
Avendo giocato molto con atom che hanno uno sfocio sottocoil a 2 o 3 vie (tutti gli Ion, skyline, lite v2, zest 2*1 5p, et9 quelli che ho usato di più) ho constato che un aumento del numero di spire (rispetto alle canoniche 5~7 da 2) incide parecchio sul colpo in gola generato dalla vaporizzazione della nostra coil. Inoltre, una maggiore superficie di vaporizzazione mi consente una discreta diminuzione delle temperature raggiunte dalla coil (che generalmente comportano anche flussi di calore più bassi) che permettono un discreto di numeri di tiri in più prima che le spire della coil vengano attaccati dalle odiate incrostazioni.
Quando ritornato a tiro da ciucciacannucce (venivo da anni di flavour) tendevo ad utilizzare wattaggio molto più alti e flussi di calore che spesso sfioravano i 300mw/mm^2 obbligandomi ad un vaping molto riflessivo e ad atom che permettevano un abbondante alimentazione limitando a pochi esemplari quelli che riuscissero ad appagarmi con un buon hit.
Non ho mai capito quanto incida la lunghezza della coil sul colpo in gola:
generalmente tendo ad utilizzare una coil dalla lunghezza maggiore del diametro del foro sotto coil (o distanza tra fori esterni in caso di sfocio a due o tre vie) soprattutto se il deck obbliga ad una certa distanza tra foro/i e coil stessa... mentre mi mantengo più stretto se, per donare maggior contrasto al tiro (ed in questi casi gioco anche con diametro coil e cotone maggiormente compattato all’interno della stessa)e forza d’impatto air flow/coil, piazzando la coil quasi a ridosso dell’ AF.
Ma anche in questo caso, con sfocio multiplo tendo ad utilizzare coil più larghe per provare a concentrare il flusso sulle spire più centrali della nostra coil.
Ma tutti questi discorsi servono a ben poco per i deck dei nostri phenomenon perché ci obbligano ad un piazzamento della coil al di sopra delle viti!
La coil che uso più spesso e che mi dà maggiore soddisfazione è una 9 spire da 2mm di resistherm nife30 Dicodes (occhio che è dekicatucccio e se si tira troppo la coil per centrarla rispetto al flusso capita spreso di spezzare una leg) con una res da circa 0.4ohm che mando a 11-14 watt (temp protection a 205 gradi con temp che, durante il puff, si stabilizzano tra i 190-195 gradi celsius).
Spite separate ma piuttosto strette e coil a distanza di sucurezza (mezzo mm circa) dalla testa della vite del post più basso (non ricordo più se è il negativo o il positivo!).
Questo set up, con il ‘coso’ mi garantisce un hit piuttosto prepotente (2mg/ml) e riesco quasi sempre a finire il tank scongiurando sia scurimenti del liquido presente nel tank sia di non percepire alcun calo aromatico sino all’ultimo puff. Meglio peró non riempire il tank sono all’orlo (e magari ci si regola anche in base al liquido utilizzato).
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IlConteRosso al momento ho una marea di aromi da miscelare e sto diventando pigrissimo! Mi sono limitato ad usare Latakia lt, Kentucky lt, un tank di basma lt... tutti ottimi.
Anima nera vc invece mi ha deluso... ed al momento lo Spica Pro è l’unico atom in cui questao aroma è letteralmente esploso! @
Fox70 ti inizio a scrivere in privato per capire quando possiamo incontrarci. Voglio farti provare anche lo Ion v2 ma vedo che hai già letto il post che ho buttato giù ieri con le prime considerazioni a caldo dopo un paio di settimane d’uso relativamente intenso.