Legislazione Novità Operative E Richiesta Documento Identità Shop Online

GioGio · 3 Mag 2021

@Fox70
Fondare il libero stato di Svapolandia!

@Ant@lf
Ottimi propositi e plauso ma temo che il sistema legislativo sia ormai talmente avvitato su se atesso da essersi completamente scollato dalla realtà e in preda a totali deliri di onnipotenza.

@Tosh @Sva3d @RexAnthony
Per il resto siamo all'assurdo; i negozi fisici pure hanno ormai perso la loro funzione... trovatemi qualcuno che sia disposto ad ascoltare le necessità del cliente. Ti sparano in faccia paroloni, si atteggiano a geni dello svapo, ma poi gira e gira solo quelle due/tre cose tengono e continuano a tenere... del tutto refrattari! È chiaro che non puoi competere con la vastità dell'online in questa maniera; la vera professionalità è mettersi a disposizione del cliente ed offrigli un luogo che sia un punto riferimento.

RexAnthony · 6 Mag 2021

Questa mattina ho scritto allo shop ODSE chiedendo informazioni su come conserveranno i dati, nella fattispecie l documenti scansionati;
vi riporto la loro risposta sempre nell'ottica di avere più informazioni possibili e un punto di partenza.

Salve Antonio,

Assolutamente, la informo che i dati forniti dai nostri clienti tramite gli appositi form del sito sono protetti con crittografia AES 256 e conservati nel pieno rispetto delle normative vigenti per il trattamento dei dati, i suoi dati sono al sicuro!

Ant@lf · 8 Mag 2021

Chiedo scusa per essere poco presente ma se nel poco tempo libero mi metto con lo smartphone in mano o davanti al pc finisco alla neuro (o al CTO and opera di mia moglie).

Non metto in dubbio che i negozianti online si stiano attrezzando (o siano attrezzati) per i protocolli sicurezza dei dati online; fatto sta che il direttore ADM, imponendo l'acquisizione dell'ID, ha commesso un atto irregolare (quando lo indica quale unico sistema di certificazione della identità e della maggiore età).

Chi me lo ha detto che è cosí?
Non indovinereste mai:
La stessa ADM!

Due giorni fa mi hanno bloccato in dogana a Milano un pacco dagli USA.
Mi chiedono di trasmettere i moduli appositi per la richiesta di sdoganamento (che sono delle DSAM: Dichiarazioni Sostitutive di Atto Notorio ) con allegati Carta di Identità e Codice Fiscale.

Io gli ho trasmesso via e-mail ordinaria (non usano PEC) i moduli firmati digitalmente indicando nel corpo della e-mail che la norma mi esentava (per il riconoscimento) di allegare ID e CF.

Il giorno dopo hanno sdoganato il pacco e mi è stato messo in consegna!

Quindi:
ADM costringe i venditori online ad acquisire l'ID ma, per accertare identità (e maggiore età) dei dichiaranti di istanze per pratiche doganali (procedure per cui, in caso di illeciti, è prevista sanzione penale), seguono la Norma dello Stato e "si accontentano" di Dichiarazioni firmate digitalmente in quanto rendono univoca e certa l'identità del dichiarante (acquirente).

Mi permetto di concludere, aggiornandomi a quando sarò riuscito a mandare le dovute segnalazioni a chi di competenza, che a mia opinione il settore svapo al momento non ha delle serie strutture di rappresentanza né degli utilizzatori né degli imprenditori.

Questa assurda situazione poteva essere chiarita facilmente (come pure quelle relative alle piú assurde norme di gestione dei depositi fiscali) con delle istanze amministrative da parte di organizzazioni rappresentative.
E pure un ricorso al TAR, con un avvocato tra i piú costosi, sarebbe venuto tra i 7 e i 12 mila euro (perché la questione è di una semplicità disarmante sotto il profilo normative).

Praticamente bastava una marchetta in meno a qualche "imprenditore" di YouTube (o altri social).

Detto in tutta onestà, a me non frega niente del settore in sé! Quello che mi importa molto è di godere di una libertà di svapare almeno pari a quella che avevo di fumare. Al momento, è piú facile andare dal tabaccaio dove trovi di tutto e allo stesso prezzo senza sbatterti tra decine di negozi fisici di svapo per (a volte) non trovare quello che cerchi.

GioGio · 7 Lug 2021

Comunico che l'ADM alla data 30 giugno 2021, in relazione alla Circolare numero 25 del 18 marzo 2021, ha comunicato che è ora possibile inviare quale documento di accertamento della maggiore età anche la Tessera Sanitaria così come recita testualmente la precisazione: "acquisire idoneo documento d’identità che comprovi la maggiore età dell’acquirente o, in alternativa, la tessera sanitaria nella quale, peraltro, è riportato anche il codice fiscale dell’utente, necessario ai fini della certificazione dei corrispettivi."
Il documento può essere consultato a questo link

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Vi prego di comunicarlo a tutti i negozi online che eventualmente non si sono ancora adeguati.

Ora probabilmente si potrebbe anche oscurare il numero della tessera sanitaria, in quanto dato non necessario all'identificazione della maggiore età, ed inviare così l'immagine fronte/retro. Vedremo!

SAD · 7 Lug 2021

Continuo a pensare sia giusto chiedere il documento d'identità se si vuole acquistare nicotina ma anche prodotti inerenti allo svapo. Il primo passo è evitare che persone che non fumano cominciano a svapare, ben venga qualsiasi deterrente.

Forse c'è gente che svapa da troppo poco tempo per ricordarsi il periodo dei tubi in mech e relativi dripperoni per fare i trick con i liquidi 100% vg dove lo svapo veniva visto come una pagliacciata dai più visto che non aveva nulla in comune con lo smettere di fumare, o quanta gente "cominciava" a svapare con un classico q16 per poi abbandonarlo e ritornare al fumo combusto ma allo stesso tempo si divertiva sempre con i dripperoni e liquidi americani al biscotto. La tpd del 2017 pure, tanto ingiusta sotto il punto di vista dei prezzi è stata una manna dal cielo per focalizzare le persone sullo svapo e sul perchè si svapa; prima scalare la nicotina era una semplice utopia, perchè scalare se costava una cifra irrisoria? Senza contare che c'erano i matti che svapavano ben sopra i 18mg di guancia, toglievi le sigarette per evitare le sostanze cancerogene per intossicarti con la nicotina.

Ingiusto o meno è un deterrente ed è un qualcosa che regola lo svapo, non si deve pensare che sia un "impiccio" da risolvere perchè non potete ordinare i carrelloni di prodotti che nemmeno vi servono, ma bisogna pensare da qui a 5 anni quanto lo svapo possa essere preso più sul serio. Se questo significa pagare di più i prodotti amen, l'obbiettivo è sempre smettere di fumare: 100 euro in più all'anno o meno non cambiano se si smette. Ad oggi dovrei aver superato le diecimila euro risparmiate in sigarette, poi fate vobis.

Raindog · 7 Lug 2021

SAD ha scritto:
Continuo a pensare sia giusto chiedere il documento d'identità...

Beh, se non altro, un punto di vista alternativo, quindi, interessante.
Concordo che sia giusto responsabilizzare sull'uso del prodotto, però francamente a me, leggi del genere, fanno sempre venire in mente un'ideologia da "Stato educatore" tanto caro ai regimi totalitari. Ad ogni modo, il fatto che prima si fosse sconsiderati con lo strumento e-cig e liquidi ed oggi molto meno, non lo vedo come una conseguenza diretta delle scelte del legislatore, sia perché sono arrivate (come al solito) tardivamente, ma soprattutto perché sembrano non fermarsi nel loro slancio proibizionista anche quando l'obiettivo principale, per cui sono inizialmente nate, sembra in gran parte raggiunto. Nel 3d, poi, si è detto molto riguardo alla opportunità di questa legge considerando le implicazioni in termini di privacy, oltre che, sull'esagerata rigidità della norma (l'utilizzo del codice fiscale non bastava?). Poi anche il discorso prezzo: se è vero che da un lato è marginale, dall'altro fa arrabbiare perché ricade sempre sulle teste dei consumatori che sono, nella maggioranza dei casi, già responsabili da soli.
Non so... a me continua a sembrare sbagliato il merito (almeno in parte) e molto più anche il metodo.

GioGio · 8 Lug 2021

@SAD @Raindog
Io sono in una posizione intermedia.
Concordo che è doveroso attestare la maggiore età per l'acquisto di prodotti che, non scordiamocelo mai, hanno comunque una nocività, anche se estremamente ed enormemente ridotta rispetto a quella del tabacco.
Ma qui io vedrei in campo una strategia di vera "Educazione" mentre quella attuale è più "Censorea" che educativa.
D’altro canto mi sembra che lasciare tutte le decisioni in mano ad un singolo funzionario, sappiamo bene chi è, che diventa il Reuccio della situazione è alquanto pericoloso in tutti i sensi. Il famoso direttoriale è infatti un guazzabuglio di cose estrapolate dalle norme relative al tabacco che spesso poco o niente centrano con il settore totalmente diverso dello svapo.

Per quanto riguarda invece il tema del riconoscimento della maggiore età pian piano ci siamo, o ci stiamo arrivando, in quanto con la precisazione di ADM che ho allegato due post sopra ora è possibile fornire la Tessera Sanitaria, che ricordo sostituisce in toto il vecchio Codice Fiscale, in quanto come tessera non più in vigore, e che è lo stesso documento richiesto per i distributori automatici di sigarette al quale io presumo si possa oscurare il numero identificativo, prima di inviarla al negozio online, in quanto dato non necessario al riconoscimento della maggiore età.
Vedremo.

GioGio · 10 Lug 2021

Per completezza d'informazione tengo a precisare che il parziale dietrofront di ADM rispetto alla richiesta del documento di accertamento della maggiore età, che ora include anche la Tessera Sanitaria, ed un'altra norma che riguarda i requisiti per la vendita di PLI è stato reso possibile grazie ad un ricorso congiunto, presso il TAR della regione Lazio, da parte di ANAFE (associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria), Smooke France, Puff e UniEcig. Ricorso che è stato accolto in toto senza bisogno si contraddittorio.

Questo è utile per capire che piccole cose, forse, pian paio stiamo iniziando a spuntarle; che non c'è un totale immobilismo da parte di chi assieme a noi, anche se su altro fronte, si occupa del settore del vaping. Certo sono piccolissime cose che non rivoluzionano la giurisprudenza attuale, e forse sono solo dei "contentini", speriamo di no, ma insomma qualcosa qualcosa si muove e questo è già, per quanto piccolo possa essere, un segno positivo.

Alby76 · 21 Ott 2021

Confermo che alcuni shop si sono adeguati alle nuove "disposizioni" ministeriali accettando la tessera sanitaria che è il documento più "comodo" da gestire per l'invio.
Diamo per scontato poi che i negozi online si siano attrezzati per una conservazione minimamente sicura.

Circolare 25 del 30/05/2021.

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Nel caso della tessera sanitaria se posso suggerire, sempre non sia già stato fatto, sarebbe bene modificare la scansione (non oltre i 250 dpi) al computer ed apporre una scritta semi coprente sopra al documento scansionato (tipo BOZZA o col nome del NEGOZIO) almeno non sarebbe valido anche se accidentalmente trafugato o riprodotto ed inoltre, sul retro, dovrebbero poi anche essere rimossi o "pixelati" sia il codice a barre che i numeri di identificazione istituzione e di tessera.