Nicolasan

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Ma voi come li miscelate i componenti?
Io ho quasi sempre usato un frullino per qualche minuto. Poi tappato e messo in mensola aspettando almeno 2-3 mesi.
Da quando ho rotto il frullino, procedendo solo agitando e mescolando con una spatola, ho la sensazione che i componenti non si mescolano alla perfezione. Avete mai notato cose simili?
Inoltre, andando leggermente OT, avete mai notato differenze prelevando un tot di ml da una base premiscelata (50/50 avoria nel mio caso) senza agitarla prima e facendolo dopo?
Ho notato che preparando un liquido con la medesima composizione (generalmente 50/40/10 nel mio caso) ottengo 2 liquidi con densità lievemente differente. Uno dei due (quello senza agitare mi pare) sembra leggermente meno denso ed anche le temp di vaporizzazione variano di una decina di gradi. Possibile questa cosa?
Giusto o sbagliato agitare il composto ogni volta che lo si utilizza?
E nel caso in cui prelevassi solo una parte del contenuto della boccetta di aroma (tipo una boccetta da 30ml di aroma prendendo solo 10ml per ottenere 100ml al 10%), è importante agitare prima del prelievo o è indifferente.
Grazie
 

Sva3d

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Per quanto riguarda il mio modo di preparare un liquido, siano essi tabacchi organici, sintetici o cremosi e fruttati, sono sempre partito dagli elementi separati. Non ho mai usato basi e l'acqua solo un paio di volte, con il Baffometto e con i Wiener, ma il risultato non mi ha convinto perché, se pur un 10% di acqua, avverto la presenza e la perdita di intensità aromatica e corposità del vapore.
Quindi inserisco prima l'aroma, poi il PG ed agito facendo roteare la boccetta e non sbattendo, questo non fa entrare aria (come accennava @Iv3shf in una live e mi sembra lo abbia anche scritto sul Forum). Poi inserisco la nicotina e ripeto il processo. Adesso arriva il VG, l'elemento più denso. Con pazienza, dopo aver chiuso la boccetta, ruoto la boccetta finché non raggiungo un buon grado di amalgama. Prendo e conservo al buio ed al fresco. Ripeto il processo senza mai sbattere con vigore nei giorni successivi.
Riguardo al separarsi dei componenti, ad occhio, non ho mai notato alcun tipo di separazione o colorazione differente, anche con boccette ferme da molto tempo. Addirittura, liquidi pre tpd, quindi completi di tutto, ne ho visti tanti ed in nessuno si notava alcun tipo di separazione o differenza cromatica indice di diversa densità.
Per quanto riguarda la nicotina prima o dopo, tempo addietro, feci un esperimento con un aroma Azhad. Sei mesi di steeping con e senza nicotina. Quello senza nicotina e poi messa la nicotina successivamente, era più dolce rispetto a quello che si era fatto lo steeping di sei mesi con nicotina.
Non notando tutta questa differenza ho abbandonato l'idea.
Le basi e la nicotina che uso sono state sempre di qualità, penso che sia il minimo, come se pretendessi di preparare un buon piatto ma usassi alimenti provenienti da colture o allevamenti intensivi o prodotti coltivati in serra.
Comunque spesso dopo le prime agitate non ne faccio più e non agito prima di fare il refill dell'atomizzatore. Mi son trovato benissimo sempre.
Anzi, agitando introduciamo aria e le poche note volatili, se pur rimaste, vanno sempre più degradandosi.
 

Netfinity

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Entrando in merito ai VC:
non sono un amante del " dolcino ", ed i VC in quanto macerati tendono ad esserlo anche dopo lunghe maturazioni.
Di conseguenza uso solo una marca tra le basi di cui ho scritto nel post precedente; quella che in base alle mie personali sensazioni trovo più secca; per lo stesso motivo come composizione uso una 45/50/5 VG/PG/AC, la nicotina ( tendo ad usare la stessa marca anche di questa perchè ne aggiungo 25 ml ), la aggiungo al termine della maturazione.
Utilizzando quanto sopra descritto, non ho mai trovato alterazioni sul prodotto finito o sentito sfumature o sapori differenti cosa invece che mi è capitata con qualche LT; ma qui probabilmente entrano in campo anche altre cose: l' assuefazione probabilmente ( io ho veramente abusato di Oriental e AB LT ); ma potrebbe essere anche batch differenti di tabacco ( lo dico con estrema ignoranza in materia ) ma non credo che le foglie utilizzate per fare gli estratti del 2015 siano le stesse utilizzate ora; qualche differenza ci dovrà pur essere.
 
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SAD

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Visto che nello svapo nemmeno i produttori sanno come funzionano i loro aromi o danno informazioni che rispecchiano molto poco la realtà e molto il marketing ho capito che meno si stressa l'aroma, meglio è. Niente frullini, riscaldatori e quant'altro: serve solo tempo, pazienza, buon senso e un minimo di ricerca. Niente aromi agitati a morte o conservati in roba di plastica non idonea.

Dopo anni e anni di vasetti di pomodori prima di usare una boccia di vetro la faccio bollire in acqua prima di usarla, mentre le parti in plastica le lavo con del semplice bicarbonato, che dovrebbe essere una delle cose più soft ma allo stesso tempo efficaci. Dopo aver preparato il liquido finale rimuovo il contagocce e tappo la boccia con della carta stagnola per alimenti per isolare il liquido dal tappo in plastica, dopodichè chiudo con il suo tappo che si avvita tranquillamente se fate un solo strato di alluminio. Sull'agitare: poco alla volta e in più volte, se anche il liquido ci mette 2 o 3 giorni a mischiarsi decentemente non fa nulla, chiunque ha litri e litri di liquidi pronti. Dopo che comincio ad utilizzare l'aroma rimuovo il foglio di alluminio visto che difficilmente plastica e liquido finiranno a toccarsi.

Più che per igiene lo faccio perchè non mi fido tantissimo della plastica, anche acquistare le boccette in farmacia non significa acquistare oggetti di chissà quale qualità, basta fare un confronto con quelle che vendono nei negozi cinesi che spesso hanno il cosino in gomma molto meno poroso di quelle prese in farmacia e che quindi dovrebbero contaminare e assorbire molto meno, ma che ovviamente non mi fido ad usare. Ad ogni modo ho la fortuna di apprezzare quasi tutti atom con asole generose, che spesso refillo senza contagocce.

Sulla preparazione in se non faccio nulla di strano o diverso dagli altri post, uso pg e vg pure perchè sono secche e rispetto alle blendfeel costano meno e ovviamente travaso anche loro in vetro.
 

Iv3shf

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Oddio, da dove comincio.. ringraziate @Sva3d per la menzione (andavate così bene... ) ma mi fate scrivere una delle mie solite pizze non richieste!

Qua ci sono una marea di argomenti! So che il mio pensiero non cambierà la metodologia e il pensiero di ognuno di voi, ormai è diventato un processo, ma magari approfondisco alcuni concetti.
Basi prefatte: Parto da un presupposto, non uso basi prefatte, non condanno chi le fà, anche se lo ritengo fondamentalmente sbagliato, perchè gli aromi sono "principalmente" in PG quindi quello che ne viene fuori non è sicuramente un mix con le proporzioni giuste, anche se il furbo di turno si mette a fare i conti e mi dice che le percentuali in gioco sono minime.
Io lo faccio per una scelta personale da sempre, perchè mi sono dedicato al mixing, allo studio e alla ricerca con profili aromatici diversi tra loro, e vanno (io penso) pensate combinazioni di PG/VG (H2O) diversi, per avere un risultato, più o meno denso, più o meno fluido, o con PG più alto (vedi mix per POD) più acre, bilanciato, dolce, cambio rapporto PG/VG spesso, questo anche per dire, le ho provate tutte..
PG/VG diversi: In questo momento ho 4 tipi di PG diversi, il polacco l'inglese l'italiano e il tedesco, così non faccio nomi, tanto l'avete capito tutti di chi stiamo parlando sapete che hanno gusti tutti diversi, e cambiano completamente il mix?
Vi dò un aneddoto, un'azienda tedesca, e faccio anche il nome, la Tom Klarke (forse qualcuno la conosce) sapete cosa fa? Da una singola ricetta, cambiando solamente il PG, ha un risultato talmente diverso che gli cambia anche il nome, al liquido! Valutate, e anche bene, le vostre scelte, correggerle con acqua o correttori di dolcezza, vi servirà a poco!
H2O nei mix: questione molto dibattuta, ECF-ELR e Reddit ne sono pieni, io vi elenco pro e contro a caso: serve ad abbassare la temperatura di evaporazione, rendere il mix più fluido, è un becero trucco per abbassare le incrostazioni della coil, non adora la VG e si miscela malissimo, ammorbidisce il colpo in gola, "annacqua" il mix finale e le percentuali dell'aroma vanno alzate, non è un "portatore" di aromi, allunga i tempi di steeping, qualcuno è arrivato a dire che lo vuole sostituire al PG, una mia amica mixer allergica al PG, la usa dall'8%, con max VG e il PG degli aromi. personalmente non la uso.
Scaldare VG/ il mix: altro argomento dibattuto da faide opposte, io sto in mezzo, Si' allo scaldare la VG,la rende più fluida in modo da poterla miscelare meglio. NO allo scaldare il mix, il calore aumenta la velocità delle molecole, che tenderanno ad andare verso la superficie, le più leggere si faranno strada verso la superficie più velocemente, il calore le trasformerà in gas e bam... andate, perse!
Attrezzatura: No a frullini, sì, mixano e amalgamano il mix, ma il costo è alto, introducono ossigeno che aumenta l'ossidazione, aumenta la perdite delle volatili. No ad agitatori magnetici, men che meno con piastre scaldanti, sono solo controproducenti, per le ragione di cui sopra,possiamo dibattere all'infinito se l'ossidazione o l'introduzione di ossigeno è una cosa positiva o no. volete sapere cosa ne penso? Anche no dai.. lo sapete già:


Processo: Nessun processo filosofico al chiaro di Luna. La mia idea è di miscelare fluidi con densità simili per primi, poi aggiungere i fluidi con densità maggiore dopo, ri miscelare, aggiungere la nicotina per ultimo prima di svapare, se la miscelazione non è fatta bene e non è omogenea e instabile è proprio l'acqua che tenderà a separarla, si dividerà.
Tempi e metodi di infusione: Oggi ho cambiato filosofia e non parlo più di tempi di infusione/maturazione/steeping/invecchiamento, ma di uniformità e conglobamento delle molecole e di estrazione in cavitazione meccanica, leggete il post sopra su cosa sono/siamo riusciti a combinare, senza Fabiano, le belle idee sarebbero rimaste solo su carta.
Non credo an liquidi lasciati a invecchiare per decenni, è matematicamente certo che perderanno sapore, cambieranno? Certo, de gustibus, ma poco da fare, perderanno le proprie caratteristiche,magari ne acquisiranno altre, ma provate a pensare alle vaniglie, partono da zero, in salita per i primi 15 giorni, picco dai 15 ai 30 e dopo, calo, e pian piano ci saluta e se ne và.. quindi stiamo tirando la monetina in aria su quale sarà il primo a salutarci.
L'unica soluzione che abbiamo testato, è usare il processo di omogeneizzazzione (rubato all'industria alimentare e adattato per noi) dove l'emulsione diventa stabile nel tempo, le molecole si sono uniformate e la situazione viene fotografata e bloccata, qualsiasi altra cosa è lasciare al caso: quanto tempo,quanta luce,quanta miscelazione, maturazione a stadi, cosa si è conglobato con chi, perdita di aroma, ossigeno.
Non sempre voglio una "maturazione" rapida, l'esempio classico è il Latakia, se vi piace incensato lo dovete svapare "non maturato" perchè quando è pronto, il Latakia è dolce, ha sviluppato gli zuccheri (proprio quello che succede quando si usa l'omogeneizzatore, diventa dolce, a conferma che è infuso perfettamente) e qua non centrano recettori più o meno sensibili è il suo processo naturale.

Ok mi fermo qua, se no faccio mattina ed è già l'una di notte, non ho la supponenza di insegnare niente a nessuno, ognuno fa quel che crede, gli studi e il confronto a livello mondiale con altri mixers mi (ci) hanno portato a questi ragionamenti che ho condiviso con voi.
 
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Netfinity

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grazie @Iv3shf , come sempre..... illuminante.

Continua con la tua supponenza a non insegnare, io continuerò con la mia a voler imparare :)
 
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Sva3d

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Grazie Frank @Iv3shf dei tuoi contributi, come sempre.
Per quanto mi riguarda, non c'è alcun problema nei dettagli e nella lunghezza (se così vogliamo definirla) dei tuoi contributi, non lo vedo come un aspetto negativo, anzi...
Se dobbiamo approfondire il discorso/argomento e che tale risulti chiaro, il numero di parole poco importa.
L'importante è dipanare dubbi, perplessità che ci fanno dire: "beh, tanto per me va bene, chiudo gli occhi e vado avanti".
Se di migliorabile c'è qualcosa, nei nostri processi e modi di preparare un liquido, perché non discuterne in maniera approfondita?
Rimane sempre la mia convinzione che usare materia prima di qualità sia il primo passo per fare le cose nel migliore dei modi.
Come poi trasformarla in un composto/liquido corretto fa parte del resto.
PG/VG diversi: In questo momento ho 4 tipi di PG diversi, il polacco l'inglese l'italiano e il tedesco, così non faccio nomi, tanto l'avete capito tutti di chi stiamo parlando sapete che hanno gusti tutti diversi, e cambiano completamente il mix?
Vi dò un aneddoto, un'azienda tedesca, e faccio anche il nome, la Tom Klarke (forse qualcuno la conosce) sapete cosa fa? Da una singola ricetta, cambiando solamente il PG, ha un risultato talmente diverso che gli cambia anche il nome, al liquido! Valutate, e anche bene, le vostre scelte, correggerle con acqua o correttori di dolcezza, vi servirà a poco!
Cito questo estratto, dal tuo post, per dire che sono al 100% concorde con te. Non sono un pazzo nell'aver aperto questa discussione (su richiesta anche di altri utenti del Forum):
sulle differenze tra basi neutre.
Personalmente, non ho trovato una base identica ad un'altra. Le ho assaggiate e non svapate! ::D
Anche svapate, si intende, ma chi afferma che differenze non ve ne sono ed una base vale come un'altra, non mi trova tanto d'accordo.
Quindi l'argomento è vastissimo, ma qui ci stiamo focalizzando su quale sia non il miglior metodo ma il corretto modo di preparare un liquido.
In assenza di acqua altamente depurata, ripeto, non ho mai notato una non perfetta omogeneizzazione dei "milioni" di liquidi fatti fino ad adesso.
Altre caratteristiche sì, ma non la separazione. Quindi dopo averli preparati difficilmente gli agito nuovamente, appunto per non far entrare aria nel composto, più di quella che normalmente entra per natura. ;)
 

Nicolasan

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Grazie a tutti e spero in tanti altri interventi giusto per confondersi ancora un po’ le idee :)

Intanto provo a buttar giù qualche altro rigo:

Non credo di esser intollerante al VG ma qualche fastidio me lo procura!
Sará abitudine a basi con poco vg?
Il vapore ha iniziato ad accompagnarmi poco più di dieci anni fa (su 25 totali da dipendente da nicotina) e prima della ‘simpatica’ tpd ero affezionato cliente dei ‘tedeschi’ dove acquistavo la mia bella base pronta 55/35/10 a 6mg/ml a cui aggiungevo le 10-15 fatidiche gocce di aroma per ogni 10ml.
Nel solo klp saranno sgorgati almeno un paio di litri di quel composto!
Giá all’epoca, per me, miscelare i componenti per preparare la mia ‘droga’ era una gran rottura! Anche perché non avevo tempo (e spazio... dividevo con colei che sarebbe poi diventata mia moglie un duplex di 40mq!) e farlo significava necessariamente rinunciare a qualche ora di sonno!
Gli aromi per me son sempre stati il più grosso ‘problema’ per abbandonare le analogiche! Mi facevano praticamente schifo tutti! Per smettere fu una continua scelta del meno peggio!
Per poco tempo qualcosa della linea tab di fa (7 foglie ecc ecc)... poi qualche dekang.
Il ruyan: non mi pare fosse il 4... lo prendevo il Olanda o in Irlanda e credo avesse proprio questo denominazione poi mutata in dk.
La svolta... gli aromi di Luciano (elp)... il regular il cui primo assaggio fu in una serata di dicembre (2013 credo) con un kanger t3 (qualche mese più tardi passai ai rigenerabili).
Dopo quella cavolo di tpd iniziai ad esser costretto a miscelare più componenti ed a provare sempre più nuovi prodotti con il regular (difficilissimo da trovare tra le altre cose) che iniziava a non piacermi più!
Probabilmente anche a causa di cambio di pg/vg!

Convinto che la tpd fosse un preludio per la fine del vaping come lo conoscevano noi, iniziai a togliere il freno dalla voglia di provare nuovi dispositivi ed incominciai ad accumulare atom di tutti i tipi, spaziare con gli aromi provare, quantomeno, ad abbracciare il vaping a 360 gradi.
Ma torniamo in tema...

Dai primi esperimenti in cloud mi sono accorto di fastidì per basi con troppo vg (e vapore) ed ho anche sempre avuto la sensazione attenuasse un po’ troppo il gusto degli aromi (anche con liquidi di un anno). Per questa ragione con i liquidi da cloud incominciai ad optare per un 60/40 (vg/pg) ed in Mtl e flavour iniziai a sperimentare spingendomi anche con composizioni 60/30/10 (pg/vg/ac).

Vedo che da queste parti l’acqua è presa poco in considerazione e mi sorprende constatare che sia un cattivo veicolatore di aroma. Nelle mie (errate) convinzioni pensavo il vg fosse anche peggio.
Ed ecco spuntare il primo motivo per cui l’acqua per me è indispensabile: ridurre il vg. Dopo varie prove mi sono assestato su composizioni 50/40/10.
Altro motivo per cui l’acqua è per me importante: il tc. Con quel tipo di composizione riesco a giocare molto di più con la cotonatura permettendomi un range di wattaggio (e di conseguente temp che raggiunge la coil durante la vaporizzazione) molto più ampio. Questo mi permette sia di trovare più agevolmente il mio ‘sweet point’ sia di ritardare le incrostazioni (soprattutto con gli estratti ed i macerati). Conseguentemente riesco a fare i miei canonici 3-4 ml anche con i liquidi più aggressivi senza avere alterazioni di sapore e con un cotone privo di annerimenti. Un tempo, soprattutto con sintetici, se vaporizzavo con una coil lievemente incrostata non percepivo alcuna alterazione aromatica.
Oggi, invece, mi bastano anche un paio di spire da percepire subito una alterazione che tollero molto poco spingendomi a cambiare tutto.
Eppure mi ritrovo ad utilizzare la stessa coil anche per 3-4 giorni (lavando, spazzolando e ricotonando ogni 3-4 ml) con wire che sembra quasi nuovo anche quando decido di sostituirlo.
Infine... da amante dei gus... trovo che basi con un 10% di acqua hanno una marcia in più!

Quindi, ricapitolando (parlo solo di liquidi preparati partendo da aromi... gli scomposti mi rifiuto di prenderli in considerazione):

-Se c’è acqua si parte da quella cercando di contaminarla il meno possibile
-Poi aroma disciolto in pg
-Vg (siamo tutti d’accordo che sia meglio usare i componenti separati)
-basetta di nico (meglio se della stessa marca di pg e vg... soprattutto se il numero di basette inizia ad essere importante... io ne uso sempre e solo una da 20mg/ml per 100~130 ml).

Se ho ben interpretato quanto letto sino ad ora:

-meglio preparare il composto direttamente nella boccetta (preferibilmente se di vetro) evitando inutili travasi

-no all’uso di frullino ed agitatori magnetici che t andavano di moda 4-5 anni fa.

-non agitare/shakerare energicamente il composto ma mescolarlo con un movimento circolare da ripetere anche durante i primi giorni dedicati all’invecchiamento del composto.

-Evitabile (la shakerata) prima di un refill di un atom con un liquido pronto all’uso.

-contropriducente scaldare il composto.

-tappare ermeticamente e, se possibile, evitare il più possibile di aprire durante lo steeping.

-Conservare i liquidi ed i componenti in un luogo fresco ed al buio.

-strapazzare il composto il meno possibile evitando che prenda aria se non strettamente necessario.

-Una volta stappato, meglio consumarlo nel minor tempo possibile.

Siamo tutti d’accordo?

Riguardo le basi:
Ne ho provate veramente tante. Alla fine per un fatto storico ero legato alle avoria (sono le prime basi che ho iniziato a comprare dopo una breve parentesi Fa risalente al 2011) ma ultimamente le pure stanno monopolizzando sempre più i miei composti. Ho appena finito l’ultimo litro di premiscelata 50/50 avoria (mai più una premiscelata per tutta una serie di inconvenienti che ho notato ultimamente) che avevo ed ora mi restano 2-3 litri di pg e vg pure.
Non sono in grado di capire se siano o meno basi di qualità nemmeno se potessi farle analizzare (non avrei gli strumenti per interpretare i dati... anzi non saprei nemmeno cosa far analizzare).
Di basette ne ho una cinquantina (sempre pure... anche se molte avevano una etichettatura molto approssimativa... alcune avevano addirittura doppia etichetta attaccata una sull’altra. Mi son preso la briga di staccarle per verificare fossero le stesse etichette. Ed era così. Ma qualche dubbio lo suscitano).
Finite queste incomincerò probabilmente a non utilizzarle più.
Più che alla nico, ho sempre avuto un forte bisogno di hit. Quest’ultimo inizia ad essere sempre meno indispensabile e colgo la palla al balzo per questo ulteriore passo.
 
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Sva3d

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-meglio preparare il composto direttamente nella boccetta (preferibilmente se di vetro) evitando inutili travasi
Esatto, il vetro è il miglior contenitore per i nostri liquidi.
Aggiungo che io ormai non uso boccette graduate, siringhe e siringhette ::D. Era davvero uno stress, per me ogni volta, lava, rilava, asciuga isomma.
Una bilancia con precisione pari a 0.01 ha risolto tutto. Ti puoi fare tutte le diluizioni che vuoi, aromatizzazioni e grado di nicotina in funzione del liquido totale che vuoi svapare. Comodissima perché non preparo più i 100 ml, solo per quei liquidi che hanno uno steeping lungo, altrimenti 20/30 ml mi durano due settimane se non di più. Ottimizzo alla grande la qualità di quello che svapo, specie con i La Tabaccheria.
-no all’uso di frullino ed agitatori magnetici che t andavano di moda 4-5 anni fa.
Assolutamente inutile, per me.

-non agitare/shakerare energicamente il composto ma mescolarlo con un movimento circolare da ripetere anche durante i primi giorni dedicati all’invecchiamento del composto.
Giusto, un movimento tipo centrifuga è meglio. Ecco non mi veniva il termine, prima. :geek:

-Evitabile (la shakerata) prima di un refill di un atom con un liquido pronto all’uso.
Mai fatto e quando l'ho fatto non è cambiato nulla, anzi peggiori le cose. Come già scritto si introduce aria che accelera l'ossidazione della nicotina e fa perdere ancora di più le poche volatili rimaste.

-contropriducente scaldare il composto.
Mai scaldati. Fatto alcune volte o meglio, prima una agitata vigorosa tanto che il liquido era torbidissimo e poi passaggio in lavatrice ad ultrasuoni, con acqua a 36/40 °C. Logicamente l'azione degli ultrasuoni fa sparire completamente tutto il torbido, ma a livello di resa non ho notato nessuna differenza.

-tappare ermeticamente e, se possibile, evitare il più possibile di aprire durante lo steeping.
Concordo.

-Conservare i liquidi ed i componenti in un luogo fresco ed al buio.
Giusto.

-strapazzare il composto il meno possibile evitando che prenda aria se non strettamente necessario.
Giusto, ma ripeto fatto pochissime volte senza notare alcun giovamento o peggioramento.

-Una volta stappato, meglio consumarlo nel minor tempo possibile.
Non necessariamente, perché? Lo apri, prendi quello che serve e lo richiudi. Ne ho uno fermo da oltre due anni, un Latakia Siriano doc. Ne sono rimasto una 30/40 ml in una boccia in vetro che ne contiene 200 ml. Adesso dovrebbe essere una schifezza pura? Troppa aria nella boccia rispetto al liquido...
Appena lo riprovo, scrivo due righe. ?

Siamo tutti d’accordo?
A questo punto, io sì! ?
 

Sva3d

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Vorrei conoscere il parere di @ilaz e sarei curioso di cosa ne pensa di ciò che abbiamo scritto in questa discussione.
Ho molto apprezzato il suo intervento in questa discussione:
e gli sarei grato se esponesse la sua esperienza da vaper a riguardo. :)
 

Nicolasan

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Non necessariamente, perché? Lo apri, prendi quello che serve e lo richiudi. Ne ho uno fermo da oltre due anni, un Latakia Siriano doc. Ne sono rimasto una 30/40 ml in una boccia in vetro che ne contiene 200 ml. Adesso dovrebbe essere una schifezza pura? Troppa aria nella boccia rispetto al liquido...
Appena lo riprovo, scrivo due righe. ?
Perché essendo in vetro, ogni volta che apriamo siamo costretti a contaminare il liquido utilizzando contagocce e pipette (a meno che l’atom non abbia asole enormi come i fev dove puoi travasare direttamente da boccetta a tank).

Perché a furia di aprire e chiudere entra aria che bene al liquido non fa finendo solo per peggiorare il risultato finale.
Ovvio che parlo di condizioni ideali e cercare di perdere il minor numero possibile di note aromatiche.
Ciò non toglie che un litro di Kentucky macerato consumato in un anno attingendo continuamente con una pipetta dalla bottiglia da 1lt resti comunque buono. Ma una volta aperto non ha più senso parlare di ulteriore steeping.
Potrebbe però capitare che un liquido in fase di ‘degradazione’ (consentitemi il termine... non è proprio così ma spero rendi l’idea) possa iniziare a piacerci di più perché diventa più morbido e perde magari qualche nota che ci infastidiva.
Vero, inoltre, che certi aromi finiscono per esser più delicati e colpiti di altri.
Inizio però ad avere una convinzione... quando spesso leggo affermazioni del tipo ‘ho un liquido preparato 3 anni fa che è diventato uno spettacolo (ecc.. ecc)’ :
la mia interpretazione è che quel liquido fondamentalmente non piace così come è . Inizia a piacere di più dopo solo perché perde e non guadagna qualcosa!
 

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Un saluto a tutti ed inizio subito postandovi un video di come si è sempre lavorato un pad di Muji o cotoni organici similari: Bene! Forse per il cloud di un tempo poteva andare anche bene come regola. Sta di fatto che se ne spreca un po' e si perde anche un bel po' di tempo a stare, con...
Touch
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Ciao a tutti, stavo leggendo qua e la vari post nel forum, ad un tratto mi hanno colpito alcune righe dove si nominava la qualità dell'acciaio usata per gli ATOM. Ho scambiato qualche parola con @Sva3d e mi son convinto a darvi qualche nozione su questo materiale. Allora per iniziare non farò...
Iv3shf
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Una delle cose di cui parlo spesso sono le combinazioni aromatiche, l'articolo precedente ha ormai qualche annetto e andrebbe aggiornato e probabilmente lo farò, per chi non l'avesse letto, ecco il rimando...
Sva3d
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Come promesso, eccomi a descrivere quale tipo di rigenerazione, in particolare sul cotone, ho testato in questi dieci giorni e più, sperimentando tutti i cotoni più noti (Cloud9, Bacon V2, Bacon Prime, Titanium Fumytech, Titanium Fiber Cotton, Miracle UD, Native Wicks Platinum Plus, Fiber...
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