Analisi del contenuto di metalli

Il contenuto del fumo e del vapore catturati è stato analizzato con un sofisticato apparato (un analizzatore di spettro al plasma induttivo) che ci ha consentito di riconoscere e quantificare tutti i metalli pesanti e gli elementi dannosi all’interno.


Le quantità di ciascuna sostanza sono state confrontate con i limiti di esposizione lavorativi della norma internazionale tossicologica ACGIH, che corrispondono alle quantità in milligrammi/metro cubo che una persona può inalare senza eccessivi rischi per 40 ore settimanali. Non si tratta di un limite di legge per il contenuto delle sigarette, ma è una buona indicazione tossicologica di un limite soglia oltre cui, sarebbe meglio non eccedere.


Le sostanze più pericolose, la che rientrano nella cosiddetta classe 1 di pericolosità, non hanno mostrato sorprese. Il fumo di entrambe le sigarette tradizionali contiene queste sostanze (arsenico, cadmio, piombo e mercurio) in quantità prossime, e in alcuni casi superiori, ai limiti di esposizione.


Per entrambe, la quantità di arsenico, elemento dalla spiccata attività carcinogena oltre che neuro tossicità, è risultata superiore alla soglia di allarme (3 e 2 volte maggiore rispettivamente). La prima sigaretta tradizionale ha anche mostrato quantità di piombo, superiori alla soglia, mentre la seconda è risultata contenere una quantità pari alla soglia di Cadmio. Una sigaretta tradizionale ha mostrato valori sopra il limite anche per il rame.


Tutte le sigarette elettroniche, ed i sistemi di riscaldamento del tabacco, sono risultate​


sotto la soglia di rischio per questi 4 elementi.​


Nessuna delle sigarette elettroniche, riscaldanti o tradizionali ha mostrato valori sopra i limiti per i rimanenti metalli (nichel, vanadio, platino, selenio, cromo, cobalto, molibdeno e litio). Resta da segnalare che questi sono i risultati ottenuti da una sigaretta elettronica ben mantenuta con un atomizzatore nuovo.

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Riassunto del contenuto di metalli pesanti ed elementi dannosi trovati nel fumo e nel vapore. I valori in rosso sono sopra la soglia di rischio riportata nella prima colonna, i valori in grassetto sono vicini alla stessa soglia.


Finora, i risultati sono prossimi alle attese e non permettono di dimostrare differenze critiche tra sigarette elettroniche e sistemi di riscaldamento. Andiamo a vedere però quanto questi prodotti siano tossici per le cellule dei nostri polmoni.
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