GiorgioBrera
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Qualche giorno fa ho avuto il piacere di venire in possesso di un clone del Velocity V2. Me l'ha passato una persona che conosco per lavoro e che che mi tampinava da un po' perché me lo voleva far provare. Lui è passato ad altri dripper BF e questo gli avanzava. Mi ha detto "provalo un po' di giorni, se ti piace mi dai 10€". Io ho pensato che forse su fasticchio avrei potuto trovarlo a meno, ma alla fine gli ho dato i 10€ perché mi sembrava tempo perso fare altrimenti.
Il clone che ho preso non so esattamente quale sia tra i millemila esistenti (ce n'è di grandi, piccoli e medi), ma il tipo che me l'ha venduto dice di averlo preso in negozio e sembra essere molto simile all'originale.
Devo dire che all'inizio ero un po' scettico. Non possiedo nessuna box per squonkare, non possiedo box potenti, non ho mai usato un polmonare e mai fatto una dual coil. Però mi son detto... proviamo, e ho provato.
Il Velocity V2 è uno dei re degli atomizzatori cloud chasing. Da quanto ho capito è americano e l'originale viene una ottantina di dollari. E' pensato e fatto per fare nuvoloni, ma leggiucchiando in giro è parecchio versatile e si trovano build per tutti i gusti, dual coil, coil verticali, coil storte, dritte, grandi, piccole, da usare con cannoniere pluri-battery ma anche con roba più contenuta. E' anche famoso, credo, perché ha dato il nome alla tipologia di torrette di cui è dotato, cioè le "torrette in stile Velocity"
Io ho usato la configurazione consigliata da @Tabac in questo post Consiglio Su Velocity V2, avendo avuto la fortuna incrociarla subito: due coil da 8,5 spire su punta da 2,5 di Kanthal A1, resistenza di circa 1,5ohm per coil e un totale di 0,75-0,80ohm, pravate con varie cotonature Kendo e Muji con 30-40W di potenza per un heat flux in un intorno di 200 mW/mm2.
Ho usato il Velocity V2 su una eVic VTwo Mini con vari liquidi, dal classico Booms 50/50 a 3 di nico, Booms full VG, Absolum a 4 di nico e il nuovissimo (per me) dolcetto Lemon Tart di Dinner Lady (un 70/30), un po' di tabaccosi organici. Ho cambiato un sacco di volte il cotone e sto ancora cercando la quadra con la quantità da usare, soprattutto per permettere al cotone dentro la coil di ricevere bene il liquido (mi è capitato di avere la base inzuppata e il cotone a contatto col filo secco). In tutti i casi non ho avuto inconvenienti di sorta. Ok, è difficile che resti tutto asciutto perché l'atom è pieno zeppo di fori, è "a giorno", non è un atom da portare in giro senza quache precauzione per lo stesso motivo, se sta dritto è meglio, ma a parte questo è davvero un bell'oggetto.
Fa una quantità di fumo smodata, consuma come una F1, ma davvero non avrei potuto trovare modo migliore per avvicinarmi al polmonare e al dripping. Salvo che coi tabaccosi (purtroppo non ne ho molti di pronti con poca nicotina) la resa in termini di aroma e hit è incredibile. Il tortino al limone, provato prima sul Nautilus 2 di guancia aperto, buono ma senza carattere, assume i connotati che probabilmente erano quelli "di progetto". In aspirazione si sente bene la base dolce della torta e della crema. Espirando si avverte la nota biscottosa/croccante, poi ti rimane il gusto di limone e si avverte nella parte posteriore della lingua la nota acida del limone. Il vapore è denso e cremoso, quasi liquido, spettacolare con qualunque configurazione delle prese d'aria. Il tutto con un bel raffreddore da fieno, non oso immaginare quando passerà l'allergia...
Per fare un confronto si pensi alla configurazione tipica di un atom da guancia (quella ad esempio che uso sul Doggystyle), cioè 6 spire su punta da 2,5 di K A1 28ga, resistenza circa 1ohm da spingere a 13W, cioè un intorno di 3,6A, per avere un heat flux di 230. Con la configurazione che ho usato sul Velocity le spire totali sono il triplo con lo stesso filo quindi il triplo di superficie scaldante. Spingendo a 40W si fa circolare la stessa corrente (circa 3,6A) sulle due bobine, ma, appunto, su una lunghezza tripla di filo. Detta in parole povere, con tutte le differenze del caso, il triplo del liquido vaporizzato nell'unità di tempo. Tutto poi si gioca sul flusso dell'aria di mandata. Il Velocity spinge l'aria sulla coil dai lati e dal basso (con le due larghe feritoie inferiori), ma poi è possibile diluire e raffreddare coi fori superiori che investono il vapore già prodotto.
L'ho usato prevalentemente con i drip tip di serie, che è una caverna tanto è grande, ma ha una strozzatura alla base che aumenta la velocità del vapore in modo quasi geniale. L'ho provato anche con l'adattatore 510 e con vari dt (tra i pochi che possiedo) e sono riuscito a rendere utile quello metallico fornito col clone SXK del Doggystyle. Così si riesce, a 30W, a tirare anche un po' di guancia con i tabaccosi, con l'aria super strozzata, ma probabilmente bisogna inventarsi una build diversa. Paradossalmente una single coil classica andrebbe bene, ma è chiaro che l'atom non è fatto per questo.
In ogni caso non è stato facile poi ricominciare a svapare col Nautilus...
In conclusione penso proprio che il prossimo passo sarà uno squonker circuitato perché l'atom lo merita. In più diventerò un molesto cloud chaser e mi appassionerò dei dolcetti di @Bluefin e @Iv3shf Mi sto avvicinando pericolosamente al livello di svapatore "Gorilla di montagna" del bestiario scimmiesco...
Il clone che ho preso non so esattamente quale sia tra i millemila esistenti (ce n'è di grandi, piccoli e medi), ma il tipo che me l'ha venduto dice di averlo preso in negozio e sembra essere molto simile all'originale.
Devo dire che all'inizio ero un po' scettico. Non possiedo nessuna box per squonkare, non possiedo box potenti, non ho mai usato un polmonare e mai fatto una dual coil. Però mi son detto... proviamo, e ho provato.
Il Velocity V2 è uno dei re degli atomizzatori cloud chasing. Da quanto ho capito è americano e l'originale viene una ottantina di dollari. E' pensato e fatto per fare nuvoloni, ma leggiucchiando in giro è parecchio versatile e si trovano build per tutti i gusti, dual coil, coil verticali, coil storte, dritte, grandi, piccole, da usare con cannoniere pluri-battery ma anche con roba più contenuta. E' anche famoso, credo, perché ha dato il nome alla tipologia di torrette di cui è dotato, cioè le "torrette in stile Velocity"
Io ho usato la configurazione consigliata da @Tabac in questo post Consiglio Su Velocity V2, avendo avuto la fortuna incrociarla subito: due coil da 8,5 spire su punta da 2,5 di Kanthal A1, resistenza di circa 1,5ohm per coil e un totale di 0,75-0,80ohm, pravate con varie cotonature Kendo e Muji con 30-40W di potenza per un heat flux in un intorno di 200 mW/mm2.
Ho usato il Velocity V2 su una eVic VTwo Mini con vari liquidi, dal classico Booms 50/50 a 3 di nico, Booms full VG, Absolum a 4 di nico e il nuovissimo (per me) dolcetto Lemon Tart di Dinner Lady (un 70/30), un po' di tabaccosi organici. Ho cambiato un sacco di volte il cotone e sto ancora cercando la quadra con la quantità da usare, soprattutto per permettere al cotone dentro la coil di ricevere bene il liquido (mi è capitato di avere la base inzuppata e il cotone a contatto col filo secco). In tutti i casi non ho avuto inconvenienti di sorta. Ok, è difficile che resti tutto asciutto perché l'atom è pieno zeppo di fori, è "a giorno", non è un atom da portare in giro senza quache precauzione per lo stesso motivo, se sta dritto è meglio, ma a parte questo è davvero un bell'oggetto.
Fa una quantità di fumo smodata, consuma come una F1, ma davvero non avrei potuto trovare modo migliore per avvicinarmi al polmonare e al dripping. Salvo che coi tabaccosi (purtroppo non ne ho molti di pronti con poca nicotina) la resa in termini di aroma e hit è incredibile. Il tortino al limone, provato prima sul Nautilus 2 di guancia aperto, buono ma senza carattere, assume i connotati che probabilmente erano quelli "di progetto". In aspirazione si sente bene la base dolce della torta e della crema. Espirando si avverte la nota biscottosa/croccante, poi ti rimane il gusto di limone e si avverte nella parte posteriore della lingua la nota acida del limone. Il vapore è denso e cremoso, quasi liquido, spettacolare con qualunque configurazione delle prese d'aria. Il tutto con un bel raffreddore da fieno, non oso immaginare quando passerà l'allergia...
Per fare un confronto si pensi alla configurazione tipica di un atom da guancia (quella ad esempio che uso sul Doggystyle), cioè 6 spire su punta da 2,5 di K A1 28ga, resistenza circa 1ohm da spingere a 13W, cioè un intorno di 3,6A, per avere un heat flux di 230. Con la configurazione che ho usato sul Velocity le spire totali sono il triplo con lo stesso filo quindi il triplo di superficie scaldante. Spingendo a 40W si fa circolare la stessa corrente (circa 3,6A) sulle due bobine, ma, appunto, su una lunghezza tripla di filo. Detta in parole povere, con tutte le differenze del caso, il triplo del liquido vaporizzato nell'unità di tempo. Tutto poi si gioca sul flusso dell'aria di mandata. Il Velocity spinge l'aria sulla coil dai lati e dal basso (con le due larghe feritoie inferiori), ma poi è possibile diluire e raffreddare coi fori superiori che investono il vapore già prodotto.
L'ho usato prevalentemente con i drip tip di serie, che è una caverna tanto è grande, ma ha una strozzatura alla base che aumenta la velocità del vapore in modo quasi geniale. L'ho provato anche con l'adattatore 510 e con vari dt (tra i pochi che possiedo) e sono riuscito a rendere utile quello metallico fornito col clone SXK del Doggystyle. Così si riesce, a 30W, a tirare anche un po' di guancia con i tabaccosi, con l'aria super strozzata, ma probabilmente bisogna inventarsi una build diversa. Paradossalmente una single coil classica andrebbe bene, ma è chiaro che l'atom non è fatto per questo.
In ogni caso non è stato facile poi ricominciare a svapare col Nautilus...
In conclusione penso proprio che il prossimo passo sarà uno squonker circuitato perché l'atom lo merita. In più diventerò un molesto cloud chaser e mi appassionerò dei dolcetti di @Bluefin e @Iv3shf Mi sto avvicinando pericolosamente al livello di svapatore "Gorilla di montagna" del bestiario scimmiesco...