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Si potrebbe scrivere un trattato in meritoPotresti elaborare questa affermazione?
Volevo dire che hai una possibilità infinita di rigenerare un atomizzatore dripper da polmone. Con un dispositivo con resistenze pre-assemblate dal produttore, se non ti soddisfa la resa non ci puoi fare nulla pur variando potenza erogata o aprendo e chiudendo l'asola dell'aria che arriva da sotto.
Nella maggior parte dei dripper, l'aria, colpisce la coil frontalmente, da una distanza di pochi millimetri, prendendo e trasportando l'aroma quasi in maniera istantanea, non essendoci di fatto un camino ma un drip tip 810, sopra la camera (campana) di vaporizzazione. Dripper con aria dal basso, stile Kennedy, hanno anche il giro aria che fa un tratto brevissimo prima di essere aspirato il vapore generato. Il Kennedy, all'epoca, era il top per cremosi.
La mia frase "si deve ragionare un po'" è collegata al fatto che, in un dripper (es. da 24 mm), hai spazio per fare diversi tipi di rigenerazioni, sia in singola coil, doppia coil, uso di fili complessi etc. etc., questo permette di creare il sistema di vaporizzazione più adatto al tipo di liquido che andremo a caricarci sopra. Ma ci vuole tanta pratica ed esperienza perché il tutto sia perfetto, ma ci si arriva, fidati.
Infine un flusso d'aria maggiore, raffredda prima le coil, quindi possono essere usate potenze maggiori, avere più vapore ma alla giusta temperatura per, ad esempio, un fruttato che mal digerisce alte temperature. Più il tank si riscalda e più con un fruttato esce la parte dolce che azzera le note di testa, nel caso dell'amico proprio il limone.
Con un iTank quello è e quello ti deve piacere, non ci puoi fare molto. Certo è che se uno non ha alcuna voglia di sporcarsi le mani e studiare, tali device vanno benissimo, basta saperlo.
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