L'elettrolitico e l'induttore servono, in questa versione del circuito, quando la tensione ai capi delle celle (2 in serie) si avvicina ai 5.5 volt durante l'erogazione, cosa che succede intorno ai 20/25 A (100/120 W) di prelievo. Servono per permettere ad un chip di fornire il riferimento costante a 5V necessario all ADC (convertiotre Analogico digitale usato per misurare con precisione la corrente).
Non avevo previsto che la tensione scendesse così drasticamente e quindi ho dovuto aggiungerli in corso d'opera. Problema superabile banalmente, usando un riferimento di tensione a 2.5V o 3.0 V ( e cambiando di conseguenza i resistori divisori di tensione).
Nella prossima versione non ci saranno proprio (ci sarà solo un piccolo condensatore ceramico).
Anche lo shunt verrà sostituito cn un SMD da 2mm che stò sperimentando proprio adesso, combinato con un ADC alternativo (INA219) che permetterebbe di risparmiare spazio eliminando sia partitori di tensione che i diodi schottky di protezione degli ingressi di Arduino.
Ho una ragionevole certezza di poter montare tutti i componenti su una basetta 17x30 mm, Arduino escluso. Siccome non sono così bravo da poter gestire direttamente il chip di Arduino, nella prossima versione userò Arduino Nano, stesse funzionalità ma veramente molto più piccolo, come puoi vedere nella foto che segue ( a sinistra Arduino uno, a destra il nano ed in alto una 18650 come riferimento dimensionale)