Il costo da molti viene percepito come alto perché quando inizi devi per forza sopportare un inziale esborso che è bem più alto del pacco, o dei due pacchi, giornalieri di "catramine" e questo psicologicamente impatta sulla scelta di passare allo svapo soprattutto se questa non è convinta ma percepita, e capita per molti, come "tentativo".
È chiaro che quell'esborso sarebbe da considerare come un investimento per il futuro, almeno riguardo all'hardware, ma questo andrebbe spiegato chiaramente ed in maniera efficace; questo soprattutto a favore di chi ha la volontà di approcciarsi a questo mondo nel modo corretto. Una delle grandi bufale che scontiamo è proprio quella che in molti casi il PV venga spacciato come mezzo miracoloso, che immediatamente e senza alcuno sforzo, sopratutto da certi venditori senza scrupoli, ti farà smettere di fumare.
Se da un lato, e riprendo o precedenti post, il costo dell'hardware medio si è abbassato notevolmente, dall'altro i liquidi pronti, che poi sono la porta d'ingresso per tutti i neo svapatori, non risultano più così alletanti, e questo lo stato lo sa bene e infatti proprio lì è andato a colpire, e non possiamo illuderci che molti nuovi utenti, magari, come detto prima, poco motivati, possano fare il salto, almeno nel breve termine al DIY.
@Lorenzo 72 giustamente tu citi gli aromi e gli scomposti, ma dobbiamo anche essere realistici, che percentuale di utenti diventa indipendente? Dopo quanto tempo?
Insomma il risparmio c'è ed è innegabile, e molto anche, oltre alla grande riduzione del danno, ma il problema che verte sul "costo" è ben più ampio e complesso di quello che possa sembrare.
Scusate se, come al solito, vi ho ammorbato!