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Realizzando e sperimentando il circuito di test delle batterie agli ioni di litio ho scoperto l'importanza che ha la qualità di realizzazione dei contatti dei portabatteria compresi quelli all'interno di ogni box.
Un contatto elettrico volante ( senza saldatura o senza morsetti) ha una resistenza dell'ordine delle decine di milliOhm che dipende dalla superficie dei contatti, dai materiali utilizzati, dallo stato di pulizia e di ossidazione, e dalla pressione ovvero dalla forza esercitata dalla molla sia essa una molla elicoidale che una semplice linguetta piegata.
Per ogni 10 milliOhm di resistenza dei contatti, con una corrente di 20A la caduta di tensione è di 200 mV e ciò significa che il circuito della box sentirà 0.2V in meno sulla batteria. Sembrano pochi ma sono tanti e sono molto determinanti per quanto riguarda l'autonomia di vaping con correnti elevate. Una cella seria come ad esempio una Sony VTC6 sotto carico di 20A presenta ai suoi capi una caduta di tensione di circa 0.4V e se a questi aggiungiamo la caduta di 0.2V dei contatti, la caduta complessiva è di 0.6V.
In questo caso, se la box ha il cutoff a 3.2V vi darà il low battery quando la cella sarà in realtà ancora a 3.4V impedendovi di utilizzare una notevole quantità di energia ancora immagazzinata nella cella: in altri termini l'autonomia di vaping potrebbe essere del 20-50% inferiore a quanto potenzialmente possibile.
Naturalmente il problema diventa serio solo quando le correnti in gioco sono alte.
E non crediate che 10 mOhm di resistenza dei contatti siano un'esagerazione, tutt'altro: una coppia di contatti nuovi di zecca e ben realizzati potrebbe anche avere resistenza inferiore, ma dopo qualche mese di utilizzo la resistenza sarà molto probabilmente superiore.
Un contatto elettrico volante ( senza saldatura o senza morsetti) ha una resistenza dell'ordine delle decine di milliOhm che dipende dalla superficie dei contatti, dai materiali utilizzati, dallo stato di pulizia e di ossidazione, e dalla pressione ovvero dalla forza esercitata dalla molla sia essa una molla elicoidale che una semplice linguetta piegata.
Per ogni 10 milliOhm di resistenza dei contatti, con una corrente di 20A la caduta di tensione è di 200 mV e ciò significa che il circuito della box sentirà 0.2V in meno sulla batteria. Sembrano pochi ma sono tanti e sono molto determinanti per quanto riguarda l'autonomia di vaping con correnti elevate. Una cella seria come ad esempio una Sony VTC6 sotto carico di 20A presenta ai suoi capi una caduta di tensione di circa 0.4V e se a questi aggiungiamo la caduta di 0.2V dei contatti, la caduta complessiva è di 0.6V.
In questo caso, se la box ha il cutoff a 3.2V vi darà il low battery quando la cella sarà in realtà ancora a 3.4V impedendovi di utilizzare una notevole quantità di energia ancora immagazzinata nella cella: in altri termini l'autonomia di vaping potrebbe essere del 20-50% inferiore a quanto potenzialmente possibile.
Naturalmente il problema diventa serio solo quando le correnti in gioco sono alte.
E non crediate che 10 mOhm di resistenza dei contatti siano un'esagerazione, tutt'altro: una coppia di contatti nuovi di zecca e ben realizzati potrebbe anche avere resistenza inferiore, ma dopo qualche mese di utilizzo la resistenza sarà molto probabilmente superiore.
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