Non ho capito in che cosa le cose non sarebbero chiare. Siccome non l'ho capito rispiego tutto.
C'è il divieto di vendere liquidi online. Ora, quando c'è un divieto succede che qualcuno si chieda "cosa rischio?". La domanda è particolarmente sensata nel commercio perché se c'è una multina può valer la pena di metterla tra le spese e andare avanti lo stesso e si vede dalle cronache che alcuni soggetti hanno trovato preferibile pagare un milione di multa che rimuovere ad esempio una scorrettezza commerciale.
Contravvenendo al divieto di vendita online di liquidi senza nicotina si rischia nulla perché il legislatore, nella fretta di farla passare, s'è scordato di mettere la pena.
Questa legge non ha niente di male, non ha un errore formale per cui va mandata indietro, non è nulla e non ha bisogno di una qualche ratifica, va bene così però non fa niente. In gergo le chiamano norme imperfette perché di solito se non c'è una pena la gente se ne frega di rispettare la norma. Ad ogni modo il divieto è valido e chi non lo rispetta è un cattivo cittadino a cui non succede assolutamnte nulla perché la sanzione non l'hanno messa.
Per essere pignoli anche per i liquidi con nicotina converrebbe fregarsene perché la pena è l'oscuramento del sito, difatti molti shop si erano già attrezzati facendo un sito apposta per i liquidi, cosicché quando l'avessero chiuso quello che vende hardware sarebbe rimasto online.
Quello che invece non è chiaro a me è perché ci diamo tanto da fare per sapere se troveremo in vendita i liquidi con cinquecento euro al litro di tassa. Forse qualche shop li ha tolti perché ha capito che non riuscirebbe a venderli, non per il divieto.