MTL.png
Ma quanto è bello lo svapo di guancia…

Come canta Ligabue in “happy hour”, “nasci da incendiario, , muori da pompiere”

Si prova di tutto, un po’ per curiosità un po’ perché “è fiKo” ma si ritorna sempre alle vecchie abitudini.

Si provano gli apparati sub ohm, si fanno tanti “fumosi” ma alla fine si torna sempre allo svapo di guancia, lo svapo che non stanca mai e che è adatto a tutte le stagioni.



Consumi di batteria bassi
Col mio atomizzatore con coil da 1,8 ohm a 5 volt muovo 2,8 A, con mio super TFVnonsochè con una coil da 0,15 ohm e 100 watt con dei modesti 4 volt si muovono quasi 27 ampere.
Che vuol dire consumi più che dieci volte superiori (dico “più di” perché 2,8 ohm sono un prelievo che una LG marrone regge fino al 10% di carica, 27 ampere sono una soglia che una Sony VTC fa fatica a sostenere già al 40% di carica richiedendo la sostituzione delle batterie con altre cariche.
Altro aspetto, con certi prelievi elettrici con una batteria 18650 basta quasi per un paio di giorni e una 18500 su un buon circuito (DNA20 o DNA60) ci si sbarca una giornata in ufficio, con configurazioni più basse di resistenza (anche solo a 50 watt) per non stare a cambiare sempre batteria ci vuole una box dual battery e almeno altre due batterie di ricambio, dovendo andare in ufficio con la borsa da lavoro e lo zaino per lo svapo.

Discrezione
Fossi giovane e in discoteca e sfidassi le macchine del vapore sarebbe perfetto, dovessi far divertire gli amici al bar ok, sarebbe splendido.
Ma purtroppo dovendo lavorare in ufficio in mezzo alla gente, in locali chiusi non grandissimi, con colleghi che sì sono tolleranti ma hanno poca voglia di lavorare in mezzo ad un nebbione stile pianura padana in una mattina d’inverno, circondato di sensori antincendio, quando non si è in ufficio a lavorare si è in posta a pagare bollette (circondato di vecchiette insofferenti e rompiscatole) o al supermercato a fare spesa (anche in questo caso vecchiette e sensori antincendio abbondano) e usare certi dispositivi può essere problematico, visto che salvo poche eccezioni lo svapo nei luoghi pubblici è ammesso mentre non lo è recare disturbo e perturbativa sul luogo di lavoro o in altri luoghi pubblici, rischiando sanzioni e contenziosi.

Lo svapo di guancia, meno evidente, meno invasivo e meno fastidioso è tollerato molto meglio: in un ufficio di discrete dimensioni ma con quattro postazioni di lavoro e con corridoi bassi con sensori antincendio sul soffitto col mio Kabuki non ho mai avuto contestazioni ne discussioni con nessuno non essendo un dispositivo fastidioso ne invadente come vaporizzazione.


I soldi
Un antico proverbio dice “se si ha una Ferrari si diventa amico di un sacco di ragazze ma anche di un sacco di benzinai”, e fare i vaporosi come i video su YouTube implica consumi di liquido disastrosi, quando ero meno “vincolato” dal lavoro e dalla gente con un tank da 5 ml riempito da appena sveglio si arrivava a malapena a ora “di merenda” e con un po’ di normale passione ci si consumava buoni 20 ml di liquido al giorno e nelle giornate più nervose e tese fino a 30 ml, mentre con un kabuki e tre riempimenti di tank (8 ml, li ho misurati) ci si passa tranquillamente la giornata.
E in periodi di super tasse sui liquidi e se piacciono liquidi pronti o magari ricercati, svapare a polmonazzo e consumare quanto una vecchia Alfetta a carburatori costa quanto un mutuo per comprarsi casa.
Con 8 ml al giorno e 40 ml nella settimana lavorativa lo svapo invece ha costi accettabili.

Svapo “terapeutico”
Una delle cose più divertenti che abbia mai visto fu un ragazzo che, con una Smok Alien e un TFV8 sosteneva che “gliela aveva consigliata un amico per smettere di fumare”.
I gusti sono gusti, ma se uno vuole smettere di fumare meglio (come surrogato) un qualcosa che abbia la stessa fumata di una sigaretta anziché quella di un narghilè (effetto Placebo) senza contare l’impatto della nicotina.
Svapare di polmone e inalare grosse quantità di vapore comporta un’assunzione di volumi di nicotina elevati e o si svapa a zero o con nicotine basse (non oltre i 3 mg/ml) o si rischiano sovradosaggi, con tachicardie e rischio di intossicazione.

Lo svapo di guancia invece, più moderato, permette l’uso controllato di valori di nicotina più elevati e più “di aiuto” per chi deve smettere di fumare, in sette anni di svapo di gente che abbia smesso di fumare drippando a 9 mg/ml di nicotina non ne ho mai visti (o almeno non in ospedale).

Comodità
Se devo svapare di polmone ci vuole minimo un tank da 5 ml di capienza se non si vuole passare il tempo a spompettare per riempire il tank vuoto, svapando di polmone i 3 ml di capienza di un Kabuki bastano per tutta la mattinata.
E se non si usano dispositivi dai consumi esasperati di batteria, una monobatteria compatta basta e avanza per fare dell’ottimo svapo, se si installa una batteria carica la mattina basta per arrivare a sera e in ufficio è sufficiente portarsi dietro un flaconcino da 10 ml di liquido di riserva, senza bisogno di portarsi dietro batterie e flaconi grandi di scorta.

Qualche sera mi capita ancora di fare il “giovane” svapando full vg ma ormai lo svapo di guancia occupa il 95% del mio hobby.

Comodo, economico, appagante e non di disturbo per la gente intorno a me.
Informazioni sull'autore
Albe-cig
Alberto

Informazioni Tutorial

Autore
Albe-cig
Tempo di lettura
Tempo di lettura 4 min.
Visite
10.213
Ultimo aggiornamento

Altro di Albe-cig

Condividi questo tutorial

Alto