Tabella Abbinamento Frutti - Le combinazioni aromatiche

Iv3shf · 2023-08-29T12:25:16+0200

GioGio ha scritto:
ma al contempo di un quid in più

@GioGio ha ragione e forse è vero, tante volte le combinazioni le sento, le vedo e vedo l'elemento mancante, o magari di troppo, ma questo chi mi conosce lo sà già, sa già come ragiono, sono prevedibile, per chi non mi conosce lo spiego (circa.)
L'idea va su carta, guardando quello che ho scritto, mi viene la genialata del momento, quello che io chiamo "Il mio tocco" che stravolge o migliora l'"attività sensoriale" , p.e. il basilico o il cetriolo o holiday spice nei tabacchi, lo facevo quando gli altri manco sapevano dell'esistenza delle spezie, provare per credere, intuito? Fose sì, ma guardo una ricetta e "vedo" non farei così, ma così, toglierei quello e aggiungerei quell'altro per poi arrivare a quell'altro ancora.

Giò ha ragione, veramente non so perchè o per come, succede, la conoscenza degli aromi aiuta molto, ma di fatto è il cervellino che parte per la tangente, rosmarino albicocca, oppure ananas cocco sciroppo d'acero lime gelato o panna e giuro che le ho pensate adesso mentre scrivo.. è così..

Quindi lasciate libero il cervello, quello fantasioso, ci pensa lui a sparare caxx... ate, ma è da lì che parte l'idea originale e diversa, la buttate su carta e poi la elaborate con l'altro lato del cervello, quello che studia, che si rivolge a tanti territori, dalla pasticceria al bartending alla Flavor Bible e pensa alla coesione,agli strati, alle percentuali, alla nota di testa, agli aromi ponte, e a come funziona quell'insieme creato secondo come immaginava la parte fantasiosa che dà l'approvazione.
Quella parte del cervello elabora l'idea originale per poi arrivare ad un primo test, che tante volte viene cambiato, e tante altre fai 5-10 test per poi difatto tornare al primo, che era già giusto, non è mai "a caso" (tante volte la becchi giusta, ma è frutto di un esperienza con "quel o quale" tipo di aroma) a il bello è divertirsi nel farlo.
Tutto questo si evolve con nuovi aromi, "nuovi" trucchi (p.e. acido citrico o mallico, che sono vecchi ma magari non acquisiti) nuove tecniche, lo studio è continuo come ha detto Fabrizio, vale per tutti, sopratutto per me, ci sono già tanti che sparano XXX a 0, io non posso permettermelo.

GioGio · 2023-08-29T14:47:02+0200

Brain Storming, chi ha dovuto affrontare nuovi progetti o ideare qualcosa da dati di partenza difficilmente elaborabili a priori conosce bene questa tecnica di approccio a un problema.
Certo però poi tra le mille ca***te sparate bisogna comunque saper capire quale, o quali, sono quelle che vanno affrontate seriamente. Da lì si prosegue vagliando il cosa e il come. Ma se questa selezione è errata non si arriverà comunque da nessuna parte, o comunque a risultati con meno potenziale realizzativo.
Questo è secondo me il "quid" di cui parlavo perché studiando tutto s'impara ma fare il passo successivo, quello non automatico, quello che richiede la fusione di conoscenza e creatività che viaggiano a braccetto, non è un dono che viene fornito a tutti.

Cult · 2023-08-29T18:39:04+0200

Iv3shf ha scritto:
Giò ha ragione, veramente non so perchè o per come, succede, la conoscenza degli aromi aiuta molto, ma di fatto è il cervellino che parte per la tangente, rosmarino albicocca, oppure ananas cocco sciroppo d'acero lime gelato o panna e giuro che le ho pensate adesso mentre scrivo.. è così..

sei un mago del mix :41:

quando ti leggo, dovresti vedere la mie espressione....

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Hakeretto · 2023-08-29T19:43:33+0200

Il mixing degli aromi è qualcosa che in parte si impara, in parte lo devi avere nel sangue...
Le basi sono ormai declamate e chiare, il "tocco" ce l'hai oppure...
Di solito è come quando si impara a cucinare: si prende un libro (noi abbiamo ELR), si sceglie una ricetta che dovrebbe piacere (una crema al limone, una torta alla frutta, etc), si ripete e si inizia a capire se gli abbinamenti sono nelle nostre corde e cosa manca oppure cosa è in più. Ci si concentra sulla realizzazione della ricetta di nostro gradimento e si va avanti. Si ruba con gli occhi, si sperimenta, si cerca di osare. Il lavandino sarà molto profumato ma non si demorde e si impara dagli errori. Confrontarsi con altri aiuta a intravedere quale filone percorrere con la consapevolezza che ognuno di noi ha una percezione degli aromi diversa e pertanto tutto va tarato sui propri gusti. Ascoltare un Maestro come Frank senza avere almeno provato a miscelare qualcosa, spesso, è disorientante: te ne dice talmente tante, tutte insieme, che alla fine la tua testa è piena zeppa di informazioni e ti ritrovi con le boccette di aromi davanti e non ti ricordi niente di quello che ti ha detto... Dopo qualche tempo e molte prove lo ascolti, associ, applichi e ti inizi a divertire davvero. Meno male che scrive, almeno è possibile rileggere più volte i concetti e quindi applicarli. Alcuni aromi che lui cita li può usare solo lui... Almeno io non ci provo neanche a utilizzare il rosmarino, a meno che non debba fare un arrosto! Ma questo non vuol dire che non ha ragione, vuol dire che io non sono ancor in grado di "vedere" in quale mia ricetta inserirlo... Ma non mi scoraggio, prima o poi riuscirò ad usarlo! Ci vuole costanza, non c'è niente da fare.

Probabilmente non diventerò mai un aromatiere, ma intanto sono quasi 3 anni che non compro un aroma miscelato commerciale e i liquidi me li faccio da solo... vuoi mettere?
L' effetto collaterale è che quando vedi un video sui social non sai di cosa stanno parlando, e tutto sommato è un bene, tutte le volte che arriva un pacco dal regno unito mia moglie mi guarda strano, mi ricorda che ho un cassetto pieno di boccette di aromi di tutti i tipi, legge le etichette dei nuovi aromi e mi chiede se intendo aprire una pasticceria... ::D