mjordan79
Utente SEF
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Ciao Renato per certi aspetti la tua analisi è molto lucida. Si è perso il senso di quella che doveva essere una pratica alternativa e meno nociva al fumo. Ripeto meno nociva, perchè qualche percentuale di rischio ci sarà sempre, in fin dei conti inaliamo sempre sostanze estranee al nostro corpo. Qualsiasi soluzione alternativa e meno nociva, alla velenosa combustione da tabacco va bene: che sia la iqos, che sia il nautilus, o il vaporizzatore di canapa al cbd. Bisogna solo saper riconoscere in che gradino si trovano nella scala della loro efficacia, e quale sia più idoneo al nostro scopo (smettere di fumare).
La spettacolarizzazione dello svapo che è avvenuta negli ultimi anni, ha portato questo settore alla deriva, con tutto quello che ne consegue. Sette evangelizzatrici dello svapo, adulti/bambini che fanno nuvoloni nei luoghi pubblici al chiuso (compresi i mezzi pubblici), discriminazioni tra chi usa cloni o originali, i teorici, i tecnici, gli ingegneri, i chimici, gli esteti, i santoni ecc...
Basta farsi un giro nei negozi fisici di svapo più blasonati, per vedere la fauna che popola questo mondo. Non conosco l'ambiente di Milano, ma posso riportare la mia esperienza romana.
Mi servo in uno dei negozi più grossi di Roma, di cui non faccio il nome per ovvi motivi. Ogni volta che ci entro mi sembra di vivere la Commedia Umana di Balzac.
Il ragazzino/adulto che vuole il tubo o la box meccanica BF solo perchè gli hanno detto che è il top (ma top per chi? studia, informati e capisci quali sono i tuoi reali bisogni, caprone).
Quelli che vogliono l'atom di polmone per svapare a 200w (e vagli a spiegare tutto il corollario dello svapo ad alti wattaggi).
Il tipo che si vanta di aver speso 300 euro per una box di plastica a lamelle e fa il gradasso con la persona che ha appena acquistato il suo primo Justofg da 20 euro.
Il tipo che sostiene che la gente che usa i cloni è il male della società.
I fanatici dei cloni che non accettano la differenza tra un originale e un clone (io vi assicuro che le differenze ci sono, ma non mi posso permettere un atom da 150 euro e di conseguenza mi accontento di un clone ben fatto o di un atom originale da 30 euro).
Quelli che svapano solo l'horny mango, quelli che svapano solo il latakia e il resto non conta.
Quelli che lo svapo è solo MTL, quelli che lo svapo è solo DL.
Ma chi gliele mette in testa tutte queste certezze assolute? Hanno mai provato a mettere in dubbio ciò che viene presentato come una verità?
Quelli che mi fanno ridere più di tutti però, sono le persone che appena entrate in negozio tirano fuori il loro PV e iniziano a svapare. Mi chiedo sempre: ma che cosa gli costa aspettare quei 5 minuti, il tempo che il commesso li serva, e poi andarsene per la loro strada, fuori, a fare nuvoloni? La loro non è astinenza da nicotina, forse è più un bisogno psicologico di attenzioni; si tratta di far vedere quanto sono grosse le nuvole di vapore che riescono a fare. E si impegnano, li vedi tirare dai loro atomizzatori, come se dovessero risucchiare l'anima dalle loro coil. Nel frattempo l'aria è diventata irrespirabile, non si vede a un palmo dal naso. Loro però continuano soddisfatti, cercando attorno qualche sguardo di approvazione. Ma vi rendete conto che state annusando le vostre stesse scoregge e ne andate fieri?
Possiamo parlare chiaramente ormai di un'industria dello svapo, che usa strategie di mercato pari a quelle dell'industria del tabacco. Creare nuovi bisogni, anche inutili, è quello che conta per fare soldi. Quando un bene o una pratica si diffondono nella cultura di massa, il rischio è anche questo. Ma la maleducazione e la negligenza, non sono una caratteristica peculiare del vaper o del fumatore, sono caratteri tipici dell'essere umano medio, a prescindere da quale sia il suo status.
Bravo cavolo, hai colpito nel segno quello che volevo dire, forse anche meglio. La sensazione in effetti è che i mezzi sono si differenti ma le strategie tutto sommato sono assimilabili a quelle dell'industria del tabacco. E in effetti ho notato anche io che è vietato svapare in luoghi pubblici come per le sigarette tranne che nel negozio di svapo. Li sono tutti autorizzati.
Quello che a me fa paura è che lo svapo ormai viene pubblicizzato come un qualcosa di estremamente fico. Lo stesso che fecero le industrie del tabacco introducendo personaggi anche nei film. Le leggi e le campagne anti tabacco hanno sempre cercato di contrastare questa figura costruita dai marketing forti delle multinazionali, in un certo senso riuscendoci. Ma questo bisogno di "figaggine" ora si sta spostando sullo svapo e credo che nel lungo termine sia deleterio per tutti. Oggi almeno nei cinema le pubblicità degli eLiquids sono possibili su quei film che hanno un target maggiorenne. Questo potrebbe avere effetti positivi in quel passa parola che porta un fumatore a iniziare a svapare. Ma se si dovesse osservare che invece l'effetto è piu' quello di far iniziare minori piuttosto che far smettere i fumatori, temo che verranno introdotti ulteriori proibizionismi