E' finita che mi son tenuto l'atom perchè il rimborso per me era economicamente non conveniente.
Infatti hanno preteso ( per motivi contabili dicono) la restituzione a mie spese del Melampous prima effettuare un rimborso e capite bene che la spedizione più economica tracciata con le poste mi sarebbe costata 9 euro ( pacco posta 3 ).
Altrimenti me lo avrebbero fatto ritirare loro da GLS a fronte di un nuovo ordine che avrei dovuto fare e pagare ( quindi altre spese per me , ed ero costretto comunque ad acquistare qualcosa. ). Solo dopo il ritiro da parte di GLS avrebbero fatto un rimborso.
La prossima volta pago con paypal e apro un contenzioso e vediamo che succede.
Perchè prima si era parlato genericamente di un rimborso, i dettagli me li hanno comunicato dopo.
Qua non si tratta di diritto di recesso per vendita di corrispondenza, ma di merce acquistata difforme da quella messa in vendita per corrispondenza.
Il cliente avrebbe dovuto essere messo nelle condizione di non dover subire ulteriori disagi e spese oltre quelli già subiti.
Ho come l'impressione che di acquisti su tisvapo non ne farò più.
Venerdì Amazon mi ha consegnato delle cialde di caffè difformi da quelle che avevo ordinato ( può succedere ).. E' bastata una semplice telefonata e conversazione con il loro centro assistenza che lo stesso giorno mi venissero spedite le nuove cialde che il sabato successivo sono state consegnate. Il giorno dopo. Le capsule che mi sono state consegnate errate mi han detto che me li potevo tenere: le usi se può, le distrugga o le dia in beneficienza ( cosa che ho fatto ).
Allora non capisco quale artifizio contabile ha dovuto fare Amazon ( per esperienza gi americani sono fiscalissimi sull'aspetto contabile, al limite della pignoleria estrema ) per sostiturmi le capsule senza che io non pagassi nulla. Sono bastate appena 18 ore per fare tutto semplicemente, considerando che le cialde dovevano essere consegnate in una sperduta frazione di 300 abitanti nelle prealpi orobie a 1000 mt di altezza e 50 km da Bergamo.
Per le vendite per corrispondenza l'attenzione al cliente è una cosa basilare.
Per un errore del venditore ( errore che fra l'altro hanno riconosciuto e che gli ha permesso di modificare le descrione dell'atom nel loro sito ( solo per questo mi avrebbero dovuto ringraziare, altro che farmi pagare le spese di spedizione per la restituzione ) e che quindi non era ripensamento nell'acquisto ) non si può chiedere al cliente di rispedire a proprie spese la merce o di pagare un nuovo ordine per ritirare quello errato
Ho voluto raccontare questa cosa a futura memoria.
Ovviamente ho tutto documentato dalle mail.
Per concludere, diciamo che mi è rimasto un pò di amaro in bocca da questa vicenda, ma una cosa è certa: come diciamo noi meridionali: chissu u mi viri chiù! ( tradotto in italiano: Tisvapo con me ha chiuso e non è l'unico perchè ce n'è un'altro che mi sta facendo innervosire ).