BPMods Hilt Mosfet Mod è da qualche tempo sul mercato e sin da subito mi incuriosì per la sua morbidezza e particolare modularità; purtroppo impossibilitato nel reperirla presso i fornitori nazionali dai quali sono solito fare acquisti ne ho sempre gioco forza rimandato l’acquisto nella speranza di futuri fortunosi approvvigionamenti.
Finalmente con il beneplacito plauso ed ausilio dello store asiatico
Sourcemore.com ho avuto la possibilità di mettere le grinfie su questo desiderato dispositivo fornito in versione “completa di accessorio”, di seguito felice di condividere con veloci e sintetiche personali impressioni il toccato con mano.
La confezione nella quale ho ricevuto
Hilt Mosfet Mod è lo stesso identico sobrio packaging con il quale proposto il già dal pubblico apprezzato atomizzatore
Pioneer RTA: uno spazioso cofanetto di color arancione impreziosito dal solo logo del modder
BPMods.
Attorno ad esso per le comunicazioni informative di rito avvolta una rigida fascetta in spesso cartoncino sulla quale, frontalmente con inchiostro dalla finitura metallizzata che ricorda il colore della scatolina, riproposto il precedente marchio.
Al contrario di quando solito adottato in differenti altrui produzioni a tutte le nozioni di rito comprensive di fedele riproduzione del dispositivo
Hilt Mosfet Mod, nomenclatura del prodotto, indicazione della colorazione ed elencazione del corredo in dote, dedicata la parte di lembo cartonato posteriore e con esse dichiarate le certificazioni di conformità ed gli obbligatori divieti mediante le ormai conosciutissime icone.
Presenti inoltre codice a barre di tipo EAN e
“Scratch&Check” per la verifica in due passaggi dell’originalità del prodotto ed a completarne l’ordinato layout l’indicazione, con relativo indirizzo di contatto, del
produttore Dovpo in compagnia di quella del modder
BPMod creatore di Hilt Mosfet Mod che risponde al nome o meglio presumo allo pseudonimo Bruce, simpaticamente ritratto con un barbuto smile dai tratti orientaleggianti.
Con identica pulizia che trae la forza dalla semplice linearità del packaging, all’interno del cartonato ordinatamente presentati il prodotto e sua dotazione in un gradevole colpo d’occhio:
● dispositivo
Hilt Mosfet Mod;
●
involucro decorativo esterno nella colorazione desiderata, colore nero quello in mio possesso;
●
anello estetico apicale per atomizzatori di
diametro 22mm;
●
anello estetico apicale per atomizzatori di
diametro 24mm;
● sacchetto di spare parts comprendenti alcuni ‘o-rings e viti;
● manuale di istruzioni in lingua inglese sottoforma di coppia di tagliandi di generose dimensioni.
Successivo a
Pioneer RTA, secondo risultato della collaborazione tra Bruce designer e cofondatore di
BP Mods, la nota mente dietro al conosciuto
Precisio RTA, ed il produttore hardware
Dovpo si concretizza in
Hilt Mosfet Mod:
“batteria semi-meccanica”, più correttamente inquadrabile come elettronicamente controllata da circuito clickfet dual-mosfet a voltaggio variabile alimentabile indistintamente con
accumulatori di formato 18650 e 18350, il cui innegabile punto di forza è da ricercarsi nella sua
estetica modularità ed indirizzata quasi esclusivamente ad una platea MTL oppure al massimo ad un pubblico solito svapare in più arioso restricted fl
avour.
Hilt Mosfet Mod è consegnata all’acquirente scomposta nei suoi macro elementi e ad esso lasciato il compito di assemblare il dispositivo,
corpo tubolare in solido pesante acciaio 316 con l’
involucro colorato decorativo esterno intercambiabile, outer shell lo chiamerebbero gli anglofoni, in alluminio zincato e beauty ring apicale di diametro 22mm oppure 24mm secondo propria preferenza dando vita ad
un composito dall’ergonomico profilo, morbido e gentilmente aggraziato che tanto ricorda lo stile di femminili suppellettili oppure, se mi si è concessa tale affermazione, alcuni tra i costosi “produits de beauté et maquillages” dei quali il gentil sesso è solito circondarsi.
Benchè, questa, veloce e sintetica produzione ispirata da
Hilt Mosfet Mod, obbligatorio almeno in parte accennare en passant, giustificato dalla non recentissima apparizione sui mercati, alle principali sue costituenti per un generale sguardo descrittivo ed esplicativo di insieme condito da minimo sindacale di personale analisi. Si prosegua quindi con succinto ordine.
Elemento principe ed in pratica
la vera Hilt Mosfet Mod è il corpo “interno tubolare”, nocciolo dalla particolare sporgente sommità e suddivisibile in due sezioni in caso di utilizzo di batterie del piccolo formato 18350 e sul quale serigrafate le obbligatorie icone normative ed una schematica rappresentazione con il fine di indicare il senso di inserimento degli accumulatori.
Al suo apice, in corrispondenza della particolare protrusione, l’
elementare cuore elettronico pilotato da semiconduttori di
Hilt Mosfet Mod e la sua interconnessione al mondo esterno, quella
tazza filettata 13mm con passo 510 e pin positivo non flottante placcato oro attorno alla quale connettere uno tra i 2
anelli estetici forniti per uniformarla visivamente ai due più comuni diametri di atomizzatori dedicati allo svapo di guancia,
Hilt Mosfet Mod è pensata proprio per lo MTL, oppure come massima concessione una finestra rappresentata da poco numerosi esempi di hardware indirizzato ai vapers amanti di minimamente ariose soluzioni.
Anche l’
unico pulsante in lucido acciaio di interazione con incastonato un piccolo led multicolor trova la sua collocazione alla sommità del cilindro metallico, più esattamente nel punto di maggiore sporgenza, immediatamente sotto la quasi impalpabile incisione che riporta il nome del device.
Con sue poche semplici pressioni possibile scegliere tra le
tre tensioni in uscita pari a 3.5V, 3.8V, 4.2V che il “dual-mosfet di ultima generazione” è capace di erogare su avvolgimenti resistivi di impedenza non inferiore a 0,45Ω, limite imposto dalla adottabilità di batterie formato 18350, e seguendo lo schema indicato in uno dei talloncini esplicativi inseriti nella confezione interpretare gli status della mod tra i quali il livello di carica residuo dell’accumulatore in uso, tensione rilasciata impostata e tutti gli eventuali errori o problematiche che l’elettronica abbia necessità di segnalare nel caso vengano attivate le più elementari routine di sicurezza che
Hilt Mosfet Mod è capace di assicurare.
Chiudendo un occhio sulle
prestazioni dell’elementare circuito di controllo, comunque il linea a quelle proposte da soluzioni similari come ad esempio
The Vape Atto Mod e
Cthulhu Tube Mod dove
avvertibile il calo di “spinta” già al 50% della carica residua della fonte di alimentazione, quello su cui vorrei porre l’attenzione è sulla
insolita feature di Hilt Mosfet
Mod che sin da subito ha attirato la mia attenzione: la sua flessibile adattabilità estetica che rendono il dispositivo BPMods esempio più unico che raro se raffrontato a devices di pari posizionamento merceologico.
Una trasformabilità capace di regalare ad Hilt Mosfet Mod secondo proprio desiderio differenti anime nella semplicità di un gesto, infilando e sfilando il corpo mod in una delle molteplici shells opzionali che trattenuto in loco da coriacei ‘o-rings regala alla vista percezione di unico completo blocco,
congiungendo in senso figurato il dispositivo all’occasione, al proprio stato d’animo: in agenda una importante giornata lavorativa da
giocarsi in un faccia a faccia con i “propri capi”? Il rivestimento 18650 full black è l’abito da adottare.
Quando sarà di nuovo permesso in programma uno spensierato pomeriggio all’aria aperta? Il color verde quanto di più adatto!
E cosa dire dell’argento satinato per eventi più mondani? Quali le occasioni per mostrare nuovi futuri promessi involucri in legno stabilizzato, resina epossidica oppure preziosi metalli damascati?
Solo Hilt Mosfet Mod offre tutto questo.
Un veloce “brunch”?
BPMods Hilt Mosfet Mod in configurazione 18350 abbinata ad uno dei piccoli rivestimenti opzionali,
una perfetta compatta stilosa high level pod mod!
Soprassedendo al non comune peso ed alla sufficiente gestione energetica, ma forte di una eccellente ergonomia e spiccata personalità estetica, BPMods Hilt Mosfet Mod è capace di letteralmente rapire.
Nel caso si fosse alla ricerca di un qualcosa di diverso, di un
device particolare e di elegante effetto non posso che consigliare di valutarne l’acquisto assieme ai suoi
molteplici outfits.
Se come me interessati alla ingegnosa soluzione sin qui presentata, segnalo che attualmente
DOVPO x BP Mods Hilt Mosfet Mod e le sue
DOVPO x BP Mods Hilt Mosfet 18350 Outer Shells sono attualmente in promozione sullo store
utilizzando rispettivamente i codici sconto:
Coupon code
HMM per
in una delle sue tre colorazioni
Coupon code
HMOS da utilizzarsi nel caso si voglia acquistare una tra le
attualmente a catalogo.
E qui concludo questa elementare rapida presentazione ringraziando
sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è cortesemente concessa e tutti
Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi preziose critiche e/o graditi consigli.
Grazie!