Opinioni su Aspire BP60 Pod Mod

[Motron]

Questo dispositivo non contiene tabacco, nicotina o altri liquidi.

Aspire BP60 MTL+DTL è la novità di Aspire nel segmento Pod Mod; gode di un sistema di regolazione dell'aria veramente molto efficace, la cartuccia può contenere fino a 5ml di liquido (2ml TPD).

Il Chipset si interfaccia a uno schermo a colori da 0,96".
Si può spingere la BP60 fino a 60W, comprese nel kit ci sono due opzioni per quanto riguarda le coil, in futuro si prospetta un basetta RBA opzionale.

Molto utile è la funzione Smart di riconoscimento automatico delle Coil inserite (AUTO) che suggerisce in modo automatico il wattaggio migliore evitando errori, la funzione è disattivabile passando alla funzione RBA (manuale).

Possiamo inoltre scegliere tre modalità di svapo: puff con pulsante fire, puff automatico e una combinazione di entrambi.

La BP60 è alimentata da una batteria interna da 1400 mAh, ricaricabile a una velocità massima di 2A tramite il connettore USB di tipo C.

Buona Lettura

La confezione della Aspire BP60 riporta all'anteriore: il logo di Aspire, un'immagine del nuovo dispositivo, la scritta BP 60 "Innovate the way you vape" e una indicazione sul colore (Golden Flame il mio).

Sul retro troviamo: indicazioni sul contenuto, warning, indirizzi social, luogo di produzione.

Sui rimanenti lati troviamo: loghi, marchi, numero di batch, ologramma e scratch/check per la sicurezza.

Il kit include:
1 Dispositivo Aspire BP60 (1400mAh)
1 BP60 Pod (5ml)
1 Coil BP 0,3Ω Mesh range 30-40W
1 Coil BP 0,6Ω Double range 15-25W
1 Cord String
1 Cavo USB tipo C
1 Manuale utente Inglese/Francese

Specifiche del kit standard:
Dimensioni: 99x38x23mm
Peso: 100g
Uscita: 1-60W
Gamma resistenze supportate: 0.2-3.5Ω
Batteria: 1400 mAh (interna)
Display: schermo a colori da 0,96 pollici
Capacità e-liquid: 5 ml (standard) 2 ml (TPD)
Ricarica USB tipo C 2A/5V
Cut Off: 7s
Puff: automatico o manuale tramite pulsante
Flusso aria regolabile

Opzioni di sicurezza:
Cut Off: 7s
Protezione corto circuito
Protezione bassa resistenza
Protezione basso voltaggio
Protezione overcharge
Protezione surriscaldamento

Sono cinque le combinazioni grafiche di scelta:

Come è fatta:
La BP60 ha il telaio in lega di alluminio, il pannello frontale raccoglie in alto il tasto fire, al centro il display Oled da 0.96" e i due tasti di selezione Up/Down.

Sul retro vediamo il pannello con decorazione "flame" (mio esemplare).

Sul primo dei due profili laterali c'è un robusto ancoraggio per un cordino avente il compito di trattenere il tappo igienico a protezione del bocchino, in basso troviamo la presa di ricarica di Tipo-C.

Sul secondo lato in alto troviamo l'efficace rotella di regolazione dell'aria.

L'alloggio della pod ospita quattro magneti di forma tonda, quattro viti torx e due pin di connessione placcati/oro.

La vera innovazione sono due speciali perni forati denominati "air-Switches" (indicati in foto) i quali convogliano una parte di aria tramite due percorsi supplementari ricavati nella pod direttamente alla bocca, questo sistema dovrebbe garantire secondo Aspire di scongiurare la formazione di condensa.

Il fondo della BP60 è forato per lo sfiato della batteria integrata, ospita due viti di fissaggio, riporta il logo di smaltimento e il marchio C E.

La Pod:
Interamente costruita in PCTG contiene fino a 5ml di liquido ed è trasparente a sufficienza per il controllo, il bocchino restituisce un buon feeling alle labbra, ha un foro interno di circa 5mm e un piccolo passaggio laterale "air-Switches"

Il Fondo della Pod ospita specularmente al vano, quattro magneti e due fori "air-Switches", il metodo d'inserimento delle coil è del tipo spingi e tira.

Il gommino in silicone sembra molto robusto, si trova in posizione laterale e copre un foro di riempimento avente generose dimensioni.

Le coil disponibili al momento attuale sono la: BP 0,3Ω Mesh con range 30-40W e la BP 0,6Ω Double con range 15-25W. Sembra sia in arrivo da Aspire una base RBA per il fai da te.

Particolare dell'air-flow:
La ruota zigrinata offre una buona presa, la regolazione è quanto di meglio io abbia visto su una pod, in posizione di massima chiusura il tiro è quasi ermetico rendendo le regolazioni molto precise e appaganti.

Qui sotto possiamo vedere il giro dell'aria e anche una immagine dei due speciali Air-Pin studiati da Aspire per evitare formazioni di condensa e per un miglior fissaggio della pod, indipendentemente dal verso d'inserimento.

Vista esploso Aspire BP60:

Come funziona la BP60:

• Cinque click sul tasto fire in rapida successione per accendere/spegnere il dispositivo
• Tre click sul tasto fire in rapida successione per bloccare/sbloccare il wattaggio
• Per selezionare le funzione smart "automode" o "manual" premere assieme Up/Down
• Per scegliere le opzioni di Puff automatico, con pulsante o entrambe, premere assieme Fire/Down
• Per cancellare il numero di puff premere assieme i pulsanti Up/Fire

Esempio di funzionamento dell' Automode (quando impostato) e della funzione normale manuale.

Conclusioni:
Che dire della nuova ed ennesima pod?

Questa volta direi un prodotto qualitativamente superiore alla media e assolutamente interessante sotto certi aspetti, quello che mi è piaciuto davvero tanto è il sistema di flusso dell'aria che è in grado realmente di assicurare un tiro in puro stile MTL.

Anche la funzione Smart è comoda soprattutto per i più distratti, con questa opzione attivata la coil da 0,6Ω Double con range 15-25W viene automaticamente impostata a 22W, mentre la Coil BP 0,3Ω Mesh range con 30-40W viene impostata a 35W e le bruciature precoci sono scongiurate.

La BP60 impiega circa 55 minuti per un intero ciclo di carica...un tempo molto buono, durante la ricarica per una questione di sicurezza; se si preme il tasto fire il processo si interrompe e questa è un'altra nota positiva.

Con la Mesh da 0,3Ω a 35w il rendimento è molto alto, il vapore è denso e cremoso, l'aroma esce delizioso, non so se è al livello di un RDA (come dichiara Aspire), ma è realmente appagante. Il problema maggiore è l'autonomia limitata della batteria da 1.400mAh, di media riesco a fare circa 170 Puff prima di dover ricaricare.

Con la coil double da 0,6Ω con range 15-25W il discorso autonomia cambia decisamente in meglio, sono riuscito a fare 390 puff a 15W, con questa configurazione mi piace svapare liquidi cremosi con air-flow molto chiuso, il rendimento è buono molto al di sopra della media delle pod presenti sul mercato.

Esteticamente il fattore di forma della BP60 è molto classico, la mod si tiene bene in mano e non pesa troppo, una cosa carina è il sistema per tenere sempre a portata di mano il cappuccio igienico. Tra le colorazioni disponibili ci sarà senza dubbio quella aggressiva o più sobria in grado di soddisfarvi.

Problemi non ne ho rilevati, la condensa è sotto controllo, probabilmente il sistema di Aspire "air-Switches" aiuta e funziona bene!

Le mie impressioni generali sul dispositivo sono assolutamente positive, vi lascio i miei Highlights.

Pro:

• Buoni materiali utilizzati
• Cappuccio igienico con fissaggio alla scocca.
• Pod PCTG sufficientemente trasparente.
• Ottimo fissaggio della Pod al telaio
• Nessuna perdita.
• Buona la dissipazione del calore.
• Air-Flow con regolazione molto efficace.
• Rendimento alto in DTL
• Rendimento alto in MTL
• Chipset intuitivo nelle regolazioni
• Puff automatico, Puff con pulsante, Puff con entrambe le modalità.
• Funzione AUTO con impostazione best wattage (selezionabile)
• Schermo a colori ricco d'informazioni
• Velocità di ricarica (Type-C)
• Prezzo

Contro:
Autonomia limitata a 35W


Ringrazio Aspire per avermi inviato questo Sample per la recensione:

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[patoloco]

Ciao, volevo chiederti un parere, sono un “guanciaiolo”, apprezzavo molto la Spod di Sikary finché non hanno cambiato le cartucce, da allora non ho più trovato una sigaretta elettronica completamente soddisfacente. Ne ho comprate tante, ma o erano troppo “deboli” o facevano tanto vapore ma insoddisfacente, oppure l’effetto “cannuccia“ era continuo... insomma nessuna ( quasi ) perfetta ! Pensi che questa potrebbe andar bene per me?
Cerco una e-cig che si avvicini molto al tiro della sigaretta ma che abbia una buona resa aromatica, che non mi faccia bere in continuazione e non mi allaghi le tasche...
Troppo ?
Grazie dei consigli

 

[Motron]

Ciao @patoloco

Durante l'uso la BP60 mi ha favorevolmente impressionato per regolarità di erogazione/vapore, non crea problemi di condensa o di sovralimentazioni che sono il vero problema di questi dispositivi nemmeno con la coil da Flavor.
Parte del merito credo sia del sistema dell'aria air-Switches, quindi soddisferebbe in parte la tua richiesta...

Per il fattore MTL è vero che è difficilissimo trovarne una che assomigli a una sigaretta tradizionale, queste ultime me le ricorda abbastanza la Aspire Minican da 10 euro ben spesi!
Tornando alla BP60 è vero che ha un sistema di regolazione aria eccellente (arriva ad essere ermetico o quasi) ma temo che il suo limite per arrivare a emulare una sigaretta combusta con efficacia sia proprio la coil definita da MTL da 0,6Ω con range 15-25W ..per me va benissimo anche cosi perchè dopo un po che uso dispositivi troppo soffocati mi stanco e devo aprire aria e alzare i watt.

Vedremo se in futuro Aspire farà uscire una coil più indicata per MTL, questa è per tiro MTL aperto (come piace a me).
Spero di esserti stato utile, grazie per il tuo intervento.

 

[patoloco]

Grazie ? !!!

 

[iRcKenny]

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Aspire BP60 è figlia della fortunata linea Breeze della quale, in un pot-pourri di solide certezze strutturali ereditate dalle passate generazioni e gradite funzionali novità, si candida quale evoluzione ultima della specie e con le nuove coils sub-ohm “Push Fit” Aspire BP60 si propone inoltre come dispositivo AIO definitivo per flavour chasing non tralasciando il tradizionale MTL che così tanto ha decretato innegabilmente il successo commerciale di Aspire.

Aspire ShenZhen Eigate Technology Co. LTD me ne ha cortesemente messo a disposizione un esemplare per scriverne pregi e criticità a fini recensivi. Questo il risultato.



Il sample di Aspire BP60 ricevuto in esame mi è stato inviato completo del suo packaging sliding sleeve box pronto per la immissione sul mercato.

Sul solido astuccio di colore bianco stampata centralmente una immagine a riproduzione del prodotto contenuto con il logo del produttore Aspire al vertice sinistro, la sua denominazione BP60 ed il motto ormai “classico” e da tempo sempre presente “Innovate the way you vape” a completare il layout della faccia “da esposizione”, sulla quale applicato infine un adesivo indicatore della colorazione scelta per la All-In-One.


Sulla faccia opposta, tradizionalmente utilizzata per comunicazioni accessorie, presenti l’elenco del contenuto del pacchetto, la mai scontata serie degli obbligatori divieti, avvertenze e consigli per un corretto uso e sicura conservazione del prodotto e l’indirizzo di contatto, social compresi, di ShenZhen Eigate Technology Co. LTD. holding proprietaria del marchio Aspire.

Per le icone attestanti il conseguimento delle necessitare certificazioni normative per l’autorizzazione del prodotto alla vendita con i divieti di uso ai minori di età e “Scratch&Check” olografico, codice a barre di tipo EAN, indicazione del lotto di produzione e della colorazione sfruttate le superfici minori del cartonato.

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Mentre ordinatamente disposti all’interno dell’astuccio ed frapposti da un elemento in poliuretano espanso:

● device Aspire BP60 comprensivo di serbatoio e-liquid da 5,0ml di capienza (2ml per versione TPD);
● BP Parallel Kathal A1 Coil con impedenza di 0,6Ω e range di potenza erogabile consigliata tra 15W e 25W;
● BP Mesh Kathal AF Coil con impedenza di 0,3Ω e potenza erogabile compresa tra 30W e 40W;
● cavo con connettore µUSB di tipo C per la ricarica del dispositivo, nessuna possibiltà di aggiornamti formware lato utente;
● completo manuale di istruzioni in lingua inglese e francese;
● cord string

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Aspire BP60 è una mod AIO color regulated, la prima attualmente di Aspire con tale caratteristica, dalle regolari forme sobrie smussate agli angoli ed ispirate chiaramente alla passata Breeze 2 con talvolta altri richiami alle precedenti produzioni più o meno evidenti che cercherò di evidenziare in caso di dovuta necessità.

L’involucro di leggera lega di alluminio racchiude in soli 95 grammi circa una batteria Litio-Polimero non sostituibile della capacità di 1400mAh, un nuovo microcontroller proprietario della serie ASP con pieno supporto ai display oLED a colori e potenza massima in uscita di 60W, air switches pneumatici indipendenti per l’attivazione dell’erogazione “al tiro”, air flow control totalmente regolabile e circuito di ricarica accumulatore di standard QC1.0, il tutto concentrato in 93mm di altezza e 38mm*23mm di larghezza e profondità.


Con il serbatoio e-liquid della capacità di 5ml per la versione “standard” e di 2ml per quella commercializzata nei territori TPD dall’inconfondibile fido “tappino” a protezione del driptip, non sostituibile, di forma oblunga gradevolmente confortevole tra le labbra, innegabile la sua diretta genealogia.

PCTG estruso color fumèe scelto come materiale per il tank che garantisce un buona leggibilità in trasparenza del livello del liquido presente anche in condizione di limitata luminosità ambientale. Alla base quattro magneti incastonati agli angoli lo tengono ben saldo al corpo mod; centralmente il grande alloggiamento per le BP head-coils dal diametro inusuale se raffrontato alle presenti nel catalogo Aspire.

Per accesso al volume interno in fase di refill realizzata sul fianco una generosa apertura nella quale inserire la maggior parte dei beccucci delle boccette in PET dei formati più comuni e perfino alcune teste di contagocce, possibilità di certo gradita ai possessori di igienici contenitori galenici in vetro, chiusa ermeticamente da un lembo siliconico che avrei desiderato trovare almeno nel numero di uno tra le spare parts, perché come noto tali soluzioni tendono a logorasi durante l’uso e nella sventurata evenienza, nel caso di BP60, si sarà obbligati all’acquisto di un nuovo intero serbatoio.

Infine evidenti anche all’occhio meno attento le due protrusioni cilindriche, di cui una “cieca”, punto di accesso al condotto interno al tank la cui sommità perfettamente integrata e quasi impercettibile, oserei aggiungere, nella geometria più sporgente del drip-tip è soluzione per l’attivazione del meccanismo di erogazione automatica che per depressurizzazione in fase di suzione attiverà uno dei due “air switches” dal funzionamento indipendente l’uno dall’altro, che Aspire ha deciso con furbizia e lungimiranza di predisporre al punto più elevato della cavità superiore del corpo di BP60 al riparo da fisiologica condensa e malaugurate inondazioni di e-liquid; questa la reputo innegabilmente soluzione di sicura maggiore durevolezza rispetto al sistema adottato sulla precedente Breeze NXT afflitta da numerosi casi di danneggiamento e conseguenti episodi di “autofire” causati da queste rare evenienze proprio a carico di tale sezione del dispositivo.

A consolidare il tentativo di scongiurare malfunzionamenti legati a percolazioni pensata all’interno del vano superiore nel quale andrà innestato il serbatoio una particolare disposizione piramidale in cui su diversi “piani” installato il necessario al funzionamento di Aspire BP60.

Al vertice di tale morfologia i precedenti air-switches indipendenti, così ipoteticamente completamente isolati, ed a seguire la “zona circolare” destinata alla parte sporgente della testina dal serbatoio.

Tale il luogo in cui unici elementi presenti i due contatti a pin flottante placcato oro per la conduzione dei segnali elettrici alla testina e dove l’aria in ingresso sarà direzionata giungendo equamente distribuita con moto angolare alle aperture sotto coil, proveniente dal basso e regolata a piacimento dalla asola parzializzabile retaggio di Breeze NXT ed in parte scoperta e sporgente verso l’esterno dal corpo mod, ultimo e più “basso” piano della ipotetica piramide e conseguente unico punto dal quale per semplice gravità eventuale percolato può essere facilmente “espulso”, evitando per la salute del device pericolose non gradite stagnazioni.

Se senza ombra di dubbio una buone dose di accortezze strutturali è stata dedicata “all’interno” di Aspire BP60 non meno impegno è stato profuso per le componenti esterne, il manipolato visibile dalle linee decise sempre a contatto con l’utente che relativamente alla estetica mi sento, gusto personale, di non essere pienamente in totale accordo.

Avrei preferito delle linee più morbide agli angoli, sempre troppo “presenti” quelli di BP60 quando stretta tra le mani, esagerando le avrei chieste ad immagine e somiglianza di Breeze NXT così sinuosa e morbidamente arrotondata, forse la più bella Breeze mai prodotta, ma evidentemente “non si può aver tutto”. Dall’altro canto, però, ineccepibili le tolleranze, la perfetta anodizzazione della lega di alluminio “esterna”, come intelligenti le scelte “stilistiche” che hanno completamente separato il canale di accesso aria e possibile sventuato scolo di e-liquid dagli altri “elementi sensibili” riservando alla precisa ed efficacie ghiera di regolazione air flow una intera faccia minore del quasi parallelepipedo.

Al lato posso alloggiata la porta micro-USB di tipo C per la ricarica veloce, con tensione e corrente in ingresso fino a 5V/2A, di circa 55 minuti dell’accumulatore LiPo integrato di 1400mAh con tanto di countdown visualizzato sul display informativo e “gancetto” nel quale far passare il piccolo cordino da legare al tappino protettivo del drip-tip così fin troppo removibile ed evitando così molte rovinose cadute come quelle occorse al campione del sottoscritto quando proprio sollevata per il precarico elemento plastico.

Mentre sul fondo del fin troppo lineare corpo batteria ricavate a raggiera le aperture per lo scambio termico con l’esterno e canali di sfiato dei gas in caso di sfortunati e non augurabili fenomeni di venting del pacco batteria non sostituibile.

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Sulle 2 facce maggiori come inserti ornamentali applicati due grandi pannelli in non specificato materiale plastico. Il primo, discriminante per la verniciatura della scocca e “decorazione vera e propria” trasferita con il metodo della idrografia in cui motivi tra i quali scegliere spaziano dalla tramatura in stile fibra di carbonio a scenografiche fiamme auree; il secondo, privo di qualsiasi elemento di abbellimento, utilizzato come location nella quale integrare l’interfaccia utente comprensiva del display oLED a colori di 0,96” di diagonale orientato orizzontalmente per facilitarne la lettura e posizionato tra il grande pulsante superiore adibito alla attivazione/erogazione ed i due minori ad utilizzarsi per la navigazione dei menù e regolazione della potenza da trasferire verso la coil.

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Lecito aspettarsi di vedere in uso anche su Aspire BP60, ancora una volta il microcontroller proprietario ASP, del resto perché cercare altrove quando in casa si ha già una buona base di partenza sulla quale sviluppare una idonea piattaforma?

Oltre alle scontate protezioni a salvaguardia di utente ed hardware la nuova incarnazione sembra essere cucita a misura per uno specifico utilizzo sulla recente “Breeze Evolved”, merito delle particolari routines il nuovo “ASP” regala a BP60 molteplici tipologie di attivazione, una sufficiente longevità energetica e doppia regolazione della potenza; oltre alla tradizione regolazione manuale dell’erogazione qui chiamata RBA perché prevista per l’uso con tale futuro accessorio, per la prima volta su un dispositivo Aspire introdotta la regolazione “intelligente” della potenza applicata alle head-coils che oltre a garantirne una ottimale costante alimentazione elettrica, ne previene più o meno involontarie elevate variazioni impedendone picchi eccessivi. Usufruire di tale feature è per nulla complicato, anzi elementare e quasi scontato oserei: semplicemente connettere il tank con una delle testine pre-made compatibili installata e BP60 automaticamente si imposterà al valore più consono lasciando all’utente un piccolo spazio di manovra ma sempre nel range ottimale di funzionamento. Tutto qui!

Non meno semplice la scelta tra le 3 modalità di attivazione che Aspire BP60 è capace di esprimere. Alla simultanea pressione del pulsante inferiore e del grande, il firmware proporrà sequenzialmente la scelta tra: attivazione automatica dal semplice funzionamento al “tiro” ed indicata dalla lettera A, attivazione manuale in cui necessaria è la pressione del pulsante di erogazione riconoscibile dalla lettera B, ed AB ossia la somma delle precedenti possibilità dove la pod-mod inizierà a vaporizzare indistintamente alla pressione del bottone oppure in caso di inalazione diretta; tra esse con un pizzico di pigrizia ho preferito lasciar sempre selezionata per il maggior tempo l’ultima combinazione delle tre: comoda, scattante e davvero ben calibrata la attivazione pneumatica tanto da non dimostrare cali prestazionali rispetto alla manuale, ma istintivamente ho sempre premuto il bottone tanta è ormai la memoria muscolare appresa e solo in rare volte scavalcata a patto di “forzarmi”.

Mi sembra che grosso modo non vi sia più nulla da riferire riguardo a features e caratteristiche, ho già scritto forse troppo e numerose sono le testimonianze disponibili sul nuovo dispositivo AIO Aspire BP60, quindi perché non passare all’esperienza d’uso personale?

Dunque…

Ho provato Aspire BP60 per un arco di “tempo” complessivo di circa 60ml suddiviso in due e-liquids di differenti viscosità, vaporizzati utilizzando entrambe le BP Coils fornite con la dotazione iniziale e dedicando ad esse le attenzioni necessarie fino al limite percettivo del “primo calo aromatico” cercando in tal misura di scovarne anche una presunta “lifespan”.

Prima tra le due head-coils fornite ad essere messa alla prova, è stata la BP Parallel Coil in Kanthal A1 di impedenza 0,60Ω range di funzionamento compreso tra 15W e 25W e wattaggio automaticamente applicato di 22W, presentata da Aspire come capace di flavour al pari di un RDA.

Ho vaporizzato con essa un mix&vape tabaccoso Train To Heaven della linea Tobacco di Steam Train preparato in proporzione 50VG/50PG e generalmente descritto come un “superbo blend di 6 tabacchi che regalano un gusto complesso”, mai sinceramente apprezzato su altri sistemi a coil pre-made e pertanto lasciato e in disparte da qualche tempo in attesa di trovare una sua collocazione. Lo ho sempre trovato stucchevole dopo qualche tiro ovunque abbia tentato di vaporizzarlo, comprese le Triton Mini Clapton Coils che sono solito utilizzare e reputo riferimento in termini di restituzione aromatica e produzione di vapore in sistemi pensati per lo svapo MTL. La BP Parallel Coil è riuscita in un certo modo a farmelo apprezzare nascondendo od almeno in parte attenuando le note acidule di sconosciuto tabacco sintetico sempre prepotentemente predominanti. Nei 25ml vaporizzati prima di percepire un primo calo aromatico e iniziale raro sentore di “bruciaticcio”, la head-coil in uso è stata capace di restituire ben amalgamata la sua “particolare complessità” con corposa produzione di vapore al pari del suddette Triton Mini Clapton, se coadiuvata da generosa infusione di aria, mentre in situazioni di estrema parzializzazione alla ricerca di un “tiro MTL” ho notato un certo affaticamento e la tendenza a soffrire turbolenze e strozzature tali da pregiudicare l’equilibrio tra temperatura di esercizio, vaporosità e distribuzione uniforme delle note aromatiche. Complessivamente una buona testina per uso in restricted flavour e limitatamente ad un arioso MTL che energeticamente ha permesso con la mia calma e mai compulsiva svapata di completare una giornata senza mai ricorrere all’uso del caricabatteria.

Alla BP Mesh Kanthal AF Coil con impedenza di 0,30Ω, range di utilizzo compreso da 30W a 40W e best power consigliato di 35W, ho riservato una squisita crema al cioccolato bianco e banane nella proporzione 70VG/30PG scelta dal catalogo Iron Vaper con il cremoso Dominus Split e sempre pronta a disposizione caricata in CloudFlask ed Odan Tank; per tale motivo presi a paragone.

Nei 35ml vaporizzati prima di iniziali sentori di cedimento della coil, gli e-liquid Iron Vaper non sono particolarmente docili con le testine ed in linea approssimativamente con la “durata” di quelle per Odan Tank e CloudFlask, sono sempre riuscito ad apprezzare appieno la ricetta aromatica anche con “aria spalancata” ed alimentando BP Mesh Coil al massimo della potenza consentita, notizia di certo gradita agli appassionati di flavour chasing. Mentre, personale sensibilità, ho raggiunto il massimo della godibilità regolando la ghiera dell’airflow a metà corsa ed impostando il wattaggio erogato a 34W.

Ho ottenuto così per le mie papille perfettamente identificabili e sullo stesso piano tutte le sfumature che il cremoso Dominus Split promette di rilasciare e che ricerco durante l’uso dei devices presi a metro di paragone. La BP Mesh Coil è ingorda di e-liquid ed energia, almeno un ulteriore ciclo di ricarica dell’accumulatore integrato per poter coprire l’intero arco della giornata, ma capace adattandosi a tale sacrificio di “addomesticare” anche l’utente più pignolo dallo stile innegabilmente arioso alla ricerca della pura e sempre minuscola impercettibile sfumatura aromatica.

Oltre a citati pregi e difetti di BP60 non ho potuto fare a meno di notare poche ulteriori criticità che per correttezza nei confronti di papabili utenti e di Aspire vorrei esporre nella speranza che tali imperfezioni vengano risolte in una eventuale futura revisione hardware.

Una di esse o meglio un personale auspicio, la cui risoluzione rientra esclusivamente nella volontà del produttore, è sopperire alla mancanza di una terza BP Coil pensata, questa, unicamente per lo svapo MTL con impedenza prossima all’ohm e che non soffra di cali prestazionali quando utilizzata con “poca aria”; di certo per realizzare tale desiderio più che criticità, idee e know how in casa Aspire non mancano.

Le altre ad interessare l’interfaccia utente e per l’esattezza a carico del “comparto display” che presumo facilmente risolvibili con elementari aggiornamenti firmware.

Necessario dotare l’utente della possibilità di regolarne la luminosità oppure solamente accentuarne l’emissione perchè in talune condizioni di particolare intenso chiarore ambientale è impossibile leggerne le impostazione ed i valori, sulla stessa falsa riga mi permetto di suggerire una miglioria all’indicatore della carica residua, ora veramente arduo decifrarne anche una approssimativa informazione; un semplice cambio di colore dal verde al bianco dei segmenti che ne simulano lo status otterrebbe di certo il gradito risultato auspicato.

Nel computo totale, soprassedendo a veniali peccatucci, ad Aspire BP60 non manca proprio nulla: è dotata di funzionalità “intelligenti”, è impeccabile nella personalizzazione dell’aria in ingresso, si ricarica in tempi sufficientemente brevi, ha un corredo di ottime head-coils con il plus di un prossimo venturo deck RBA. Ha praticamente tutto ciò che si richiede oggi ad un dispositivo AIO, certo non brilla in autonomia e così squadrata non è il device più comodo da stringere perennemente tra la mani, ma è compatto e quando in tasca è come non averlo. A me va bene così.

Quindi se come me si è accaniti seguaci del brand, instancabili collezionisti, necessitanti di un dispositivo compatto funzionale e prestante, oppure semplicemente amanti delle pod-mod, la nuova “Breeze Evolved” BP60 di Aspire è l’oggetto da possedere!

E nel caso propensi all’acquisto, preciso che al momento di questa stesura “Breeze Evolved” BP60 non è ancora acquistabile in territorio italiano, ma lo è presso lo webstore ufficiale Aspire disponibile nelle 5 combinazioni cromatico-decorative al prezzo proposto di $34,99 che equivalgono a circa €30,00.

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Rimando per eventuali ulteriori notizie ed approfondimenti alla landing page ufficiale del prodotto:

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Ringrazio il dipartimento marketing di Aspire - Shenzhen Eigate Technology CO. LTD ed in particolare le Sig.re Tina Qing e Fansha Meng per avermi messo a disposizione il sample di Aspire BP60 quale argomento per questa stesura, non scordando rivolto a Ms. Tina Qing di rinnovare gli auguri per il nuovo ruolo da poco ricoperto in azienda.

E come buona educazione impone, ringrazio non da meno sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è cortesemente concessa e tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi preziose critiche e/o graditi consigli.

Grazie!

 

[Fox70]

Un grazie anche te Corrado per le tue belle rec.