Zaiko
Utente SEF
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“Buongiorno, mi consiglia un liquido?“. “Prenda a caso, uno vale l’altro“. Non è una scena campata in aria, è quello che potrebbe accadere tra non meno di un anno se passasse la linea monopolistica che in questi giorni sta prendendo pericolosamente forma tra la Camera e il Senato e che vorrebbe consegnare il settore del vaping in mano all’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In queste ore gli uffici legislativi dei vari gruppi parlamentari stanno avendo pressioni al fine di far inserire alcune richieste di revisione del settore del vaping. Richieste che, se portate avanti e soprattutto se approvate in fase di votazione della legge di bilancio, stravolgerebbero l’intero settore e l’intera filiera. Tutto nasce da un emendamento presentato Partito Democratico che, se approvato, consegnerà “la vendita dei prodotti contenenti nicotina in via esclusiva” ai tabaccai. Mentre le modalità di approvvigionamento (ovvero a quale grossista rivolgersi per gli ordini, ndr) dei negozi indipendenti o specializzati in sigarette elettroniche saranno stabilite “con decreto dell’Agenzia delle dogane da emanarsi entro il 31 marzo 2018“.
Inoltre, lo stesso emendamento prevede di cancellare la parola “transfrontalieri” dall’articolo della legge di recepimento della Tpd che disciplina la vendita online. Cosa significano questi due piccoli ma fondamentali accorgimenti? Da un lato che i negozi specializzati in vaping non potranno più vendere i liquidi contenenti nicotina ma fare affidamento soltanto sugli aromi, le basi neutre e l’hardware. E che, essendo vietata la vendita online, nazionale ed estera, saranno costretti a fare riferimento ad un unico distributore esclusivo per l’Italia, lo stesso che sarà indicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Addio libertà di scelta, addio libera imprenditoria, addio grossisti francesi, sloveni, polacchi, inglesi, ma anche italiani, visto che tutti operano esclusivamente on line. L’acquisto potrà essere fatto soltanto alla vecchia maniera, ovvero attraverso l’ordinazione tramite un agente di zona. E l’unica struttura ad oggi in grado di reggere una tale capillarità operativa è l’azienda Logista, già distributore per i tabaccai, di proprietà di Imperial Brands, la multinazionale del tabacco che con Fontem Ventures sta cavalcando anche il mercato delle sigarette elettroniche.
Ma non si era detto che il vapore non è fumo?
A quanto pare questa legge entrerà il vigore al 75%. Inoltre qualcuno dice che sarà vietata anche la vendita di Hardwere online..........cioè praticamente vogliono ammazzare il settore. Cosa ne pensate? Io personalmente sto vivendo questa notizia come un TRAUMA.