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Bene, questa versione replica del Dvarw Mtl CL, è stata realizzata con molta cura tanto da risultare una copia perfetta.
Questa di Yftk non ha il riduttore di camera, per me inutile... Dicono che renda più secca la resa, per come la vedo io taglia quello che di buono e differente ha questa versione con campana e volumi ridisegnati... Basta veramente poco per avere rese differenti e questo lo imparo ogni giorno da quasi sei anni a questa parte.
Ottime le filettature e finalmente delle viti a brugola con "scasso" della testa profondo e che non si sfiletta alla prima stretta, davvero sembrano solide.
Per chi fosse interessato, il riduttore di camera, è in produzione, ma tisvapo non mi ha saputo dare una data certa solo che è in produzione.
Nonostante non stia al 100% ho comunque fatto un confronto tra le 3 versioni (tutte repliche) di questo Dvarw.
Eccoli caricati con del Kentucky USA LT e tutti e tre rigenerati alla stessa maniera con del Kanthal A1 0.32 mm, 5 spire su punta da 2.5 mm, air pin da 1.2 mm (mio preferito è il 3 x 0.6 mm, ma comunque non lo avevo per il Dvarw V1 e non sono neanche sicuro esista o sia stato prodotto), cotone Cloud9.
Da sinistra, Dvarw V1, FL, CL.
Tutti e tre hanno la loro resa, ai miei occhi diversa. Mi piacciono tutte e tre, ma per un amante della resa analogica, che esalta resa secca, legnosità e fondo di stallatico, il Dvarw prima versione vince sugli altri due.
Per chi ama la resa secca, mezza tacca inferiore al V1, ma che tiri fuori il dolce del tabacco che quasi oscura del tutto stallatico, affumicatura e legnosità allora il Dvarw FL è il suo atomizzatore.
Per chi invece vuole una resa secca di una tacca inferiore (ma presente ed avvertibile), rispetto ai primi due, che esalti l'affumicatura come nota dominante e corposità e pienezza nella restituzione aromatica, allora scelga il Dvarw CL.
Sì, per me, questo CL ha uno spettro aromatico più ampio, meno secco anche se lo è, ma piacevole e non da bocca tipo deserto alla decima svapata.
Provato anche il Leonardo di Officine Svapo, Kentucky e mandorla, un chiaro/distillato ed è uscito molto bene dove si avverte la presenza di un Kentucky beneventano aromatizzato alla mandorla.
Provato, infine, anche l'Halfzware Shag di Tabacchificio 3.0, non tra i miei preferiti, ma finalmente ho sentito il Kentucky che ho riconosciuto simile al Re Ferdinando sempre di Tabacchificio 3.0. Quest'ultima prova mi ha permesso di posizionarlo sul podio come il Dvarw con più apertura aromatica, grazie anche ad una campana che ha, in altezza, un volume maggiore rispetto alle altre due.
Queste le mie prime impressioni, più in là prenderò il set di air pin che se pur compatibili con quelli del Dvarw FL, questi ultimi non sono centrati alla perfezione di pochissimo. Altra nota, il/i tank da 5/3.5/2 ml dello FL non montano su questa replica Yftk. La replica dello FL è della Wejotech.
Questa di Yftk non ha il riduttore di camera, per me inutile... Dicono che renda più secca la resa, per come la vedo io taglia quello che di buono e differente ha questa versione con campana e volumi ridisegnati... Basta veramente poco per avere rese differenti e questo lo imparo ogni giorno da quasi sei anni a questa parte.
Ottime le filettature e finalmente delle viti a brugola con "scasso" della testa profondo e che non si sfiletta alla prima stretta, davvero sembrano solide.
Per chi fosse interessato, il riduttore di camera, è in produzione, ma tisvapo non mi ha saputo dare una data certa solo che è in produzione.
Nonostante non stia al 100% ho comunque fatto un confronto tra le 3 versioni (tutte repliche) di questo Dvarw.
Eccoli caricati con del Kentucky USA LT e tutti e tre rigenerati alla stessa maniera con del Kanthal A1 0.32 mm, 5 spire su punta da 2.5 mm, air pin da 1.2 mm (mio preferito è il 3 x 0.6 mm, ma comunque non lo avevo per il Dvarw V1 e non sono neanche sicuro esista o sia stato prodotto), cotone Cloud9.
Da sinistra, Dvarw V1, FL, CL.
Tutti e tre hanno la loro resa, ai miei occhi diversa. Mi piacciono tutte e tre, ma per un amante della resa analogica, che esalta resa secca, legnosità e fondo di stallatico, il Dvarw prima versione vince sugli altri due.
Per chi ama la resa secca, mezza tacca inferiore al V1, ma che tiri fuori il dolce del tabacco che quasi oscura del tutto stallatico, affumicatura e legnosità allora il Dvarw FL è il suo atomizzatore.
Per chi invece vuole una resa secca di una tacca inferiore (ma presente ed avvertibile), rispetto ai primi due, che esalti l'affumicatura come nota dominante e corposità e pienezza nella restituzione aromatica, allora scelga il Dvarw CL.
Sì, per me, questo CL ha uno spettro aromatico più ampio, meno secco anche se lo è, ma piacevole e non da bocca tipo deserto alla decima svapata.
Provato anche il Leonardo di Officine Svapo, Kentucky e mandorla, un chiaro/distillato ed è uscito molto bene dove si avverte la presenza di un Kentucky beneventano aromatizzato alla mandorla.
Provato, infine, anche l'Halfzware Shag di Tabacchificio 3.0, non tra i miei preferiti, ma finalmente ho sentito il Kentucky che ho riconosciuto simile al Re Ferdinando sempre di Tabacchificio 3.0. Quest'ultima prova mi ha permesso di posizionarlo sul podio come il Dvarw con più apertura aromatica, grazie anche ad una campana che ha, in altezza, un volume maggiore rispetto alle altre due.
Queste le mie prime impressioni, più in là prenderò il set di air pin che se pur compatibili con quelli del Dvarw FL, questi ultimi non sono centrati alla perfezione di pochissimo. Altra nota, il/i tank da 5/3.5/2 ml dello FL non montano su questa replica Yftk. La replica dello FL è della Wejotech.