Massive Attacks seminali.
Ma per me il trip hop (Bristol Sound) sono loro, i Portishead, duo più uno che arriva da, appunto, Portishead (a 30 minuti da Bristol, affacciato sull'oceano sulla costa opposta in fronte alle gallesi Newport e Cardiff) composto da una cantante strepitosa quanto esile e timida (che sognavo potesse diventare mia moglie), Beth Gibbons insieme al polistrumentista e apprezzato producer (micer, remixer e dj) Geoff Barrow a cui si aggiunge Adrian Utley, il più uno che diventa stabile.
Con due studio album nel '94 e '97 pongono la vera pietra angolare del trip-hop (più dei M.A. e di Tricky, considerabili capostipiti).
A Luglio del '97, in viaggio nel primo tour in USA, piazzano una delle più belle esibizioni del pianeta al Roseball Ballroom, NY, coadiuvati da un'orchestra numerosa.
Nel '98 questa performance esce su disco (Roseland NYC Live):
Qui addirittura tutto il vedeo del concerto, assolutamente da vedere e da godere:
Dopo dieci anni di silenzio nel 2008 escono con un terzo album in studio (Third) che è di livello pari, se non superiore ai precedenti, fedele alle sonorità e all'anima del gruppo, ma comunque evoluto al decennio successivo.
Pochi gruppi hanno ripubblicato un inedito a distanza di oltre un decennio che regga il loro apice e non suoni come un operazione nostalgia (ad esempio Sol Invictus dei Faith No More) o un totale cambio di rotta (quanto gruppi fanno la figura dei nonnetti che suonano le nuove mode dei nipoti?).
P.s.: per chi non conoscesse per nulla il trip-hop (bisogna essere nati ieri o vissuti su Marte) consiglio, oltre alla discografia completa dei Portishead (in ordine rigorosamente cronologico: Dummt, Portishead, Roseland NYC Live, Third), il trittico dei Massiv Attack composto da Blue Lines, Protection e Mezzanine, ed anche Tricky con Maxinquaye (validi, seppur inquietanti, anche i successivi Nearly God, Pre-Millennium Tension)