Riccioli
Utente SEF
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- Concetta
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- Zelos3, Gtx one
- Atomizzatori in uso
- Nautilus 3 e GT, Siren v2, Ares 2
Ciao a tutti, sono Concetta e scrivo dalla provincia di Catania, ho 53 anni.
Vi seguo da un po’ e oggi, finalmente, ho deciso di scrivere e condividere con voi la mia esperienza.
Sono stata una blanda fumatrice quando ero studentessa universitaria, quindi ormai una trentina di anni fa. Fumavo non più di 5-8 sigarette light al giorno, spesso meno che più, per un periodo complessivo di 3-4 anni; ho smesso quando mi sono sposata, anche in vista delle gravidanze (adesso ho due splendidi ragazzi). Tra i miei ricordi, l’utilizzo molto moderato di sigarette a base di tabacco virginia, molto aromatiche e oggi non più in produzione.
Dieci anni fa ho cambiato lavoro e ho assunto un ruolo di estrema responsabilità e oltremodo stressante. Orari di lavoro interminabili, ferie impossibili e stress a mai finire… Lavoro appagante, con belle soddisfazioni ma purtroppo estremamente faticoso dal punto di vista emotivo e mentale.
Più volte, tornando a casa la sera, ho avuto la voglia matta di acquistare un pacchetto di sigarette per allentare l’ansia e lo stress. Sono arrivata anche a parcheggiare davanti al tabaccaio, ma contando fino a 100 e con un grande sforzo di volontà sono riuscita a rimettere in moto e non acquistare nulla. Queste “soste senza acquisto” si sono ripetute diverse volte… Sognavo di fumare, addirittura di odorare un pacchetto di sigarette appena aperto.
Qualche anno fa un collega forte fumatore cominciò a svapare (era l’epoca delle Ego c4…), smettendo del tutto con le sigarette. La cosa incuriosì anche me e così, anziché tormentarmi con la voglia di ritornare a fumare e avere un pacchetto di sigarette in borsa o in macchina, acquistai un kit Ego+c4 con un liquido a nicotina 4.
Da allora posso dire di essere diventata una moderata svapatrice: oggi utilizzo liquidi a nicotina 2,2-2,5 mg/ml (già 3 mi dà fastidio), faccio mediamente un centinaio di puff al giorno (e spesso nemmeno quelli), per un totale di circa 1,5 ml - anche se in realtà non li ho mai contati con precisione, svapo in MTL.
In questa mia “anomala” carriera da svapatrice, mi sono appassionata agli aromi. Sono sempre stata una persona molto olfattiva, ricordo odori e profumi della mia infanzia e li associo alle persone. Questa mia caratteristica mi ha portato ad esplorare il mondo degli e-liquids: gli organici distillati di Azhad (tabacchi puri e aromatizzati) e de La Tabaccheria sono stati una piacevole scoperta, trovo che permettano di assaporare i tabacchi quasi in purezza senza il sapore di bruciato e senza il contorno di sostanze cancerogene.
Apprezzo anche qualche fruttato, come i frutti di bosco con una puntina-ina-ina di menta, e i liquidi al rhum. Detesto i liquidi ice che mi provocano una forte irritazione alle mucose.
Proprio per questa mia passione per gli aromi, ho imparato a rigenerare - a livello basic, ci tengo a precisare - il mio Siren v2 e il mio Ares 2. Tuttavia sono rimasta sorpresa dalla resa aromatica del Nautilus 3, in particolare con le coil a mesh da 1 ohm.
Insomma: questo mondo mi ha coinvolto inaspettatamente e oggi, senza mai eccedere né affannarmi all’inseguimento dell’atom ultimo modello o del “liquido perfetto”, posso dire di svapare pressoché per diletto, contrastando il desiderio del pacchetto di sigarette e assecondando il mio acuto senso olfattivo.
Qualcuno di voi potrebbe chiedere, a questo punto, perché utilizzi liquidi con nicotina.
Ho verificato, in questi anni, che una punta di nicotina arricchisce il sapore dei liquidi tabaccosi e ha (almeno su di me e nelle modiche quantità da me utilizzate) una funzione di stimolo nell’attenzione e nella concentrazione. Fortunatamente è il mio corpo a dirmi di non eccedere: quando i tiri per me diventano troppi (oltre 150 complessivi nella giornata) sento arrivare un po’ di tachicardia, e allora mi basta allontanarmi dalla ecig per un giorno per ritornare alla normalità.
Vi chiedo scusa per questa presentazione-fiume, ma ho voluto condividere con voi la mia esperienza, sicuramente atipica rispetto a tanti altri ex fumatori del forum.
Si decide di svapare per abbandonare il tabacco combusto, certamente.
Ma, almeno nel mio caso, si decide di svapare per non riprendere a fumare, anche tanti anni dopo aver smesso.
Concetta
P.S. Vorrei ringraziare i bravissimi moderatori ed esperti di questo forum, per l’attento lavoro che fanno e per la competenza, la pazienza e l’interesse che mostrano nei confronti dei vari iscritti. Questo forum è davvero un punto di riferimento in rete: tale risultato non è casuale e lo si deve alla passione di tanti di voi!
Vi seguo da un po’ e oggi, finalmente, ho deciso di scrivere e condividere con voi la mia esperienza.
Sono stata una blanda fumatrice quando ero studentessa universitaria, quindi ormai una trentina di anni fa. Fumavo non più di 5-8 sigarette light al giorno, spesso meno che più, per un periodo complessivo di 3-4 anni; ho smesso quando mi sono sposata, anche in vista delle gravidanze (adesso ho due splendidi ragazzi). Tra i miei ricordi, l’utilizzo molto moderato di sigarette a base di tabacco virginia, molto aromatiche e oggi non più in produzione.
Dieci anni fa ho cambiato lavoro e ho assunto un ruolo di estrema responsabilità e oltremodo stressante. Orari di lavoro interminabili, ferie impossibili e stress a mai finire… Lavoro appagante, con belle soddisfazioni ma purtroppo estremamente faticoso dal punto di vista emotivo e mentale.
Più volte, tornando a casa la sera, ho avuto la voglia matta di acquistare un pacchetto di sigarette per allentare l’ansia e lo stress. Sono arrivata anche a parcheggiare davanti al tabaccaio, ma contando fino a 100 e con un grande sforzo di volontà sono riuscita a rimettere in moto e non acquistare nulla. Queste “soste senza acquisto” si sono ripetute diverse volte… Sognavo di fumare, addirittura di odorare un pacchetto di sigarette appena aperto.
Qualche anno fa un collega forte fumatore cominciò a svapare (era l’epoca delle Ego c4…), smettendo del tutto con le sigarette. La cosa incuriosì anche me e così, anziché tormentarmi con la voglia di ritornare a fumare e avere un pacchetto di sigarette in borsa o in macchina, acquistai un kit Ego+c4 con un liquido a nicotina 4.
Da allora posso dire di essere diventata una moderata svapatrice: oggi utilizzo liquidi a nicotina 2,2-2,5 mg/ml (già 3 mi dà fastidio), faccio mediamente un centinaio di puff al giorno (e spesso nemmeno quelli), per un totale di circa 1,5 ml - anche se in realtà non li ho mai contati con precisione, svapo in MTL.
In questa mia “anomala” carriera da svapatrice, mi sono appassionata agli aromi. Sono sempre stata una persona molto olfattiva, ricordo odori e profumi della mia infanzia e li associo alle persone. Questa mia caratteristica mi ha portato ad esplorare il mondo degli e-liquids: gli organici distillati di Azhad (tabacchi puri e aromatizzati) e de La Tabaccheria sono stati una piacevole scoperta, trovo che permettano di assaporare i tabacchi quasi in purezza senza il sapore di bruciato e senza il contorno di sostanze cancerogene.
Apprezzo anche qualche fruttato, come i frutti di bosco con una puntina-ina-ina di menta, e i liquidi al rhum. Detesto i liquidi ice che mi provocano una forte irritazione alle mucose.
Proprio per questa mia passione per gli aromi, ho imparato a rigenerare - a livello basic, ci tengo a precisare - il mio Siren v2 e il mio Ares 2. Tuttavia sono rimasta sorpresa dalla resa aromatica del Nautilus 3, in particolare con le coil a mesh da 1 ohm.
Insomma: questo mondo mi ha coinvolto inaspettatamente e oggi, senza mai eccedere né affannarmi all’inseguimento dell’atom ultimo modello o del “liquido perfetto”, posso dire di svapare pressoché per diletto, contrastando il desiderio del pacchetto di sigarette e assecondando il mio acuto senso olfattivo.
Qualcuno di voi potrebbe chiedere, a questo punto, perché utilizzi liquidi con nicotina.
Ho verificato, in questi anni, che una punta di nicotina arricchisce il sapore dei liquidi tabaccosi e ha (almeno su di me e nelle modiche quantità da me utilizzate) una funzione di stimolo nell’attenzione e nella concentrazione. Fortunatamente è il mio corpo a dirmi di non eccedere: quando i tiri per me diventano troppi (oltre 150 complessivi nella giornata) sento arrivare un po’ di tachicardia, e allora mi basta allontanarmi dalla ecig per un giorno per ritornare alla normalità.
Vi chiedo scusa per questa presentazione-fiume, ma ho voluto condividere con voi la mia esperienza, sicuramente atipica rispetto a tanti altri ex fumatori del forum.
Si decide di svapare per abbandonare il tabacco combusto, certamente.
Ma, almeno nel mio caso, si decide di svapare per non riprendere a fumare, anche tanti anni dopo aver smesso.
Concetta
P.S. Vorrei ringraziare i bravissimi moderatori ed esperti di questo forum, per l’attento lavoro che fanno e per la competenza, la pazienza e l’interesse che mostrano nei confronti dei vari iscritti. Questo forum è davvero un punto di riferimento in rete: tale risultato non è casuale e lo si deve alla passione di tanti di voi!