Nicolasan
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@toniotre
Premetto che pur avendo lo sputnik da settembre, ci ho giocato poco perché è un atom che al momento non mi ha entusiasmato.
Ho le 3 campane (versione standard) ed al momento ho provato Kentucky lt, Kentucky usa lt, American Blend lt, oriental lt e Latakia lt (8-9% tutti tranne il Latakia al 5% 50/40/10).
Alla prima prova con una awg28 da 2 (ss316l) anche a me aveva colpito il calore del vapore (ma l’atom non scaldava) e tendevo a stare piuttosto basso con il wattaggio.
In verità venivo da diversi mesi di utilizzo esclusivo dei due fev... probabilmente mi ero abituato ad un vapore più freddo.
Dopo aver ripreso a ruotare un buon numero di atom (una ventina) mi son reso conto che regge tranquillamente coil da 2.5 girate con awg27 a 17-18 watt anche usando l’air pin da 0.6*3 (dopo varie prove ho scelto di lasciare questo).
A mio gusto tende ad addolcire... non eccessivamente ma lo fa in maniera piuttosto evidente. Un pelo in più con la piatta rispetto alla campana a scalini (quella tonda non l’ho ancora provata... anche per pigrizia dato che ho 2 tank con le due campane fisse). Lievi differenze tra le due con qualche lieve taglio di sfumature con l’ultima citata.
Quando provato con Kentucky ho usato awg 29 da 2 o 2.25 con max 7 spire a wattaggi molto moderati (10/11 watt). Tutto sommato il risultato finale non era malvagio ma mai convincente sino in fondo. Anonimo con kent usa, ab e oriental mentre ho iniziato a trovare un perché a questo atom utilizzandolo con il Latakia. Provato solo con la piatta ed awg28 7 spire da 2.5 awg28 ss316l ad una quindicina di watt. Il suo drip tip non è male ma preferisco quelli metallici e l’ho sostituito con, il per me onnipresente, mr hat v2.1.
Inizielmente il deck mi aveva spiazzato un po’. Tutt’oggi non trovo molto senso a vaschette di questo tipo. Ho provato vari tipi di cotonatura valutando che questa sia la migliore:
cerca di fare in modo che il cotone stia bene nelle vaschette onde evitare che del liquido finisca nel foro sotto coil rendendo il tiro estremamente turbolento.
Per lo stesso motivo meglio evitare tendenza alla sovralimentazione con cotonature tendenti più allo stretto.
Preferisco riempire completamente anche le vaschette più profonde per evitare che il liquido nel tank venga contaminato da eventuali residui di vaporizzazione provocando uno scurimento del liquido dal punto di vista visivo ed un decadimento aromatico.
Al momento non gli ho ancora trovato un aroma che gli calzi come un vestito fatto su misura.
Messo a confronto con altri atom, con gli aromi da me provati al momento, entra difficilmente nella top 5.
Ha comunque un suo perché ed è carino, leggero e piuttosto semplice da gestire.
In tc mi ha dato qualche grattacapo che credo di aver risolto:
scegli un airdisk ed evita di cambiarlo aprendo e chiudendo il fondello. Per l’inserimento del disk meglio inserirlo direttamente nel fondello. Verifica che i fori non capitano in corrispondenza della vite (del negativo credo), inserisci il fondello con l’air disk sotto al deck e stringi con molta forza.
A questo punto spingi bene il pin in su assicurandoti che il disk arrivi a fine corsa.
Ora... dimenticati della possibilità di smontarlo!
Se le letture sembrano sballate (tende a sovrastimarle) prova a stringere un po’ (senza esagerare perché ho letto di isolatori frantumati dalla troppa pressione) la vite sotto al deck (quella su cui poggia il disk.
Seguendo queste istruzioni ho iniziato ad avere letture più precise ed il raggiungimento di temp più veritiere ed in linea con quelle raggiunte con altri atom.
Premetto che pur avendo lo sputnik da settembre, ci ho giocato poco perché è un atom che al momento non mi ha entusiasmato.
Ho le 3 campane (versione standard) ed al momento ho provato Kentucky lt, Kentucky usa lt, American Blend lt, oriental lt e Latakia lt (8-9% tutti tranne il Latakia al 5% 50/40/10).
Alla prima prova con una awg28 da 2 (ss316l) anche a me aveva colpito il calore del vapore (ma l’atom non scaldava) e tendevo a stare piuttosto basso con il wattaggio.
In verità venivo da diversi mesi di utilizzo esclusivo dei due fev... probabilmente mi ero abituato ad un vapore più freddo.
Dopo aver ripreso a ruotare un buon numero di atom (una ventina) mi son reso conto che regge tranquillamente coil da 2.5 girate con awg27 a 17-18 watt anche usando l’air pin da 0.6*3 (dopo varie prove ho scelto di lasciare questo).
A mio gusto tende ad addolcire... non eccessivamente ma lo fa in maniera piuttosto evidente. Un pelo in più con la piatta rispetto alla campana a scalini (quella tonda non l’ho ancora provata... anche per pigrizia dato che ho 2 tank con le due campane fisse). Lievi differenze tra le due con qualche lieve taglio di sfumature con l’ultima citata.
Quando provato con Kentucky ho usato awg 29 da 2 o 2.25 con max 7 spire a wattaggi molto moderati (10/11 watt). Tutto sommato il risultato finale non era malvagio ma mai convincente sino in fondo. Anonimo con kent usa, ab e oriental mentre ho iniziato a trovare un perché a questo atom utilizzandolo con il Latakia. Provato solo con la piatta ed awg28 7 spire da 2.5 awg28 ss316l ad una quindicina di watt. Il suo drip tip non è male ma preferisco quelli metallici e l’ho sostituito con, il per me onnipresente, mr hat v2.1.
Inizielmente il deck mi aveva spiazzato un po’. Tutt’oggi non trovo molto senso a vaschette di questo tipo. Ho provato vari tipi di cotonatura valutando che questa sia la migliore:
cerca di fare in modo che il cotone stia bene nelle vaschette onde evitare che del liquido finisca nel foro sotto coil rendendo il tiro estremamente turbolento.
Per lo stesso motivo meglio evitare tendenza alla sovralimentazione con cotonature tendenti più allo stretto.
Preferisco riempire completamente anche le vaschette più profonde per evitare che il liquido nel tank venga contaminato da eventuali residui di vaporizzazione provocando uno scurimento del liquido dal punto di vista visivo ed un decadimento aromatico.
Al momento non gli ho ancora trovato un aroma che gli calzi come un vestito fatto su misura.
Messo a confronto con altri atom, con gli aromi da me provati al momento, entra difficilmente nella top 5.
Ha comunque un suo perché ed è carino, leggero e piuttosto semplice da gestire.
In tc mi ha dato qualche grattacapo che credo di aver risolto:
scegli un airdisk ed evita di cambiarlo aprendo e chiudendo il fondello. Per l’inserimento del disk meglio inserirlo direttamente nel fondello. Verifica che i fori non capitano in corrispondenza della vite (del negativo credo), inserisci il fondello con l’air disk sotto al deck e stringi con molta forza.
A questo punto spingi bene il pin in su assicurandoti che il disk arrivi a fine corsa.
Ora... dimenticati della possibilità di smontarlo!
Se le letture sembrano sballate (tende a sovrastimarle) prova a stringere un po’ (senza esagerare perché ho letto di isolatori frantumati dalla troppa pressione) la vite sotto al deck (quella su cui poggia il disk.
Seguendo queste istruzioni ho iniziato ad avere letture più precise ed il raggiungimento di temp più veritiere ed in linea con quelle raggiunte con altri atom.