GrandePuffo
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La sigaretta elettronica entra nelle carceri italiane
Grazie all'impegno di Rita Bernardini (Radicali) e al coinvolgimento del direttore dell'amministrazione penitenziaria Santi Consolo, la sigaretta elettronica potrebbe essere distribuita ai fumatori in stato di detenzione. Iniziativa che va nella direzione della tutela della salute dei detenuti e del personale interno alla struttura.
21 ottobre 2016
Di Stefano Caliciuri
A cinquanta detenuti del carcere di Voghera è stata consegnata una sigaretta elettronica. L’esperienza ora potrebbe essere presa a modello anche in tutti gli altri istituti di detenzione italiani grazie all’impegno di Rita Bernardini (Partito Radicale) e al coinvolgimento del direttore dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo.
“Tutto è nato per caso – spiega Bernardini – Mi recai in visita al carcere di Voghera e come sempre avevo la mia sigaretta elettronica. Attirò subito l’attenzione della direttrice, del personale e dei detenuti. Ne furono comprate cinquanta e consegnate ai detenuti fumatori. In questo modo si tutela la salute anche dei non fumatori, spesso costretti a condividere le celle con compagni fumatori. Attualmente ogni direttore può scegliere se consentire o meno l’utilizzo dell’ecig nelle carceri. Stiamo pensando ad un programma che invece estenda a tutte le carceri la possibilità di utilizzo della sigaretta elettronica. Ho coinvolto il direttore dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo; ora bisogna però riuscire a far muovere la complessa e lenta macchina amministrativa“.
Rita Bernerdini ha dato annuncio dell’iniziativa nel corso del seminario sulla sigaretta elettronica svoltosi mercoledì 20 ottobre a Roma. Ecco il suo intervento, ripreso dalle telecamere di Radio Radicale.
Sigmagazine
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Grazie all'impegno di Rita Bernardini (Radicali) e al coinvolgimento del direttore dell'amministrazione penitenziaria Santi Consolo, la sigaretta elettronica potrebbe essere distribuita ai fumatori in stato di detenzione. Iniziativa che va nella direzione della tutela della salute dei detenuti e del personale interno alla struttura.
21 ottobre 2016
Di Stefano Caliciuri
A cinquanta detenuti del carcere di Voghera è stata consegnata una sigaretta elettronica. L’esperienza ora potrebbe essere presa a modello anche in tutti gli altri istituti di detenzione italiani grazie all’impegno di Rita Bernardini (Partito Radicale) e al coinvolgimento del direttore dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo.
“Tutto è nato per caso – spiega Bernardini – Mi recai in visita al carcere di Voghera e come sempre avevo la mia sigaretta elettronica. Attirò subito l’attenzione della direttrice, del personale e dei detenuti. Ne furono comprate cinquanta e consegnate ai detenuti fumatori. In questo modo si tutela la salute anche dei non fumatori, spesso costretti a condividere le celle con compagni fumatori. Attualmente ogni direttore può scegliere se consentire o meno l’utilizzo dell’ecig nelle carceri. Stiamo pensando ad un programma che invece estenda a tutte le carceri la possibilità di utilizzo della sigaretta elettronica. Ho coinvolto il direttore dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo; ora bisogna però riuscire a far muovere la complessa e lenta macchina amministrativa“.
Rita Bernerdini ha dato annuncio dell’iniziativa nel corso del seminario sulla sigaretta elettronica svoltosi mercoledì 20 ottobre a Roma. Ecco il suo intervento, ripreso dalle telecamere di Radio Radicale.
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