@Alexscorpion28 io la spugnetta continuo ad usarla perché rende il tiro ancora più felpato e maggiormente contrastato, anche senza è un ottimo tiro, ma oramai mi ci si sono abituato. La spugnetta io la metto in ultrasuoni con acqua e alcool 96 per il primo ciclo, poi la tolgo che non si impregni di acqua sporca e la asciugo con l'aria compressa (ma si asciuga tranquillamente in pochi minuti all'aria).
Quello che c'è da sapere è che il tank ha un sistema doppio di gestione del liquido: per prima cosa tra tank e campana è presente una sorta di asola per cui ruotando il tank a dx si chiude l'asola e quindi il liquido, e ovviamente a sinistra si apre. Oltre all'asola se si continua a ruotare la campana scopre (a sx, mentre a dx copre) i fori di alimentazione che sono nel deck.
Osservando il deck si vede che i fori sono collegati a dei micro canali nel deck che rendono impossibile farlo andare in secca, almeno di non dimenticare di aprire il doppio jfc. Inoltre si capisce che il deck non deve essere intasato di cotone, la quantità minima perché i baffi appoggino sul fondo sui canaletti.
Nella chiusura del tank a pressione va fatta combaciare una freccia serigrafata sulla campana (con tanto di scritta tooth here) ad un dentino che sporge sul fondo del deck, comodo ma bisogna avere la vista buona e una buona luce, ma si prende la mano in poco tempo.
Osservando il fondo del tank si nota che ha uno scasso per un semiarco che sarà 1/3 (o 1/4) della circonferenza con dei bordi con angolo vivo: in questo devono essere contenuti, liberi di muoversi, i due dentini della campana che fanno da fine corsa per la gestione del jfc.
Meglio manovrare il tutto senza rudezza perché i dentini sono acciaio mentre lo scasso e gli spigoli, come tutto il tank, sono in PMMA e senza attenzione si rischia di consumare gli angoli.
Il fondello del deck, con la ghiera aria, ruota liberamente, quindi la ghiera dell'aria ruota con facilità intorno al fondello fino ai fine corsa per lato, una volta arrivata alla fine si può far ruotare, con una certa resistenza, il fondello intorno al deck: serve a posizionare il foro aria desiderato nella posizione che si preferisce, comodo per esempio su box sbs per non avere il foro aria occluso dal corpo della box.
Una volta aperto il foro desiderato conviene verificare che questo non corrisponda ad una delle due "colonne" interne che potrebbe rendere turbolento il tiro. Nel caso si ruota ancora il fondello e si trova la posizione giusta senza occlusione.
Tutte queste soluzioni sono intelligenti, ma, per contenere l'altezza dell'atom, non comodissime né innestato sulla box né non innestato: ci si deve prendere la mano e cercare di gestirlo senza fare troppa forza. Per lavorare sul jfc conviene che sia serrato sulla box e con le dita si tiene al centro del tank. Per lavorare sulla ghiera d'aria e soprattutto posizione fondello conviene che sia montato su box e tenere con le dita solo la ghiera e non i bordi intorno. Per montarlo sulla box si deve tenere per i bordi intorno alla ghiera aria. In generale meglio non serrare mai a morte nulla, neanche quando si avvita alla box.
Maneggiandolo troppo per ruotare jfc e ghiera aria e fondello si può notare che le dita rimangano un po' oleose: tutto è gestito con ottimi oring e le tolleranze sono perfette, ma ovviamente se si muove tanto il tutto tra campana, tank e innesto qualche micro ml di liquido può passare.
Ma al di là di una quasi impercettibile patina oleosa quando ruoto troppo il tutto non mi ha mai perso una goccia da nessuna parte: quando l'atom è fermo o anche si apre e si chiude solo l'asola del jfc o si scoprono alcuni fori non passa neanche la patina oleosa.
La patina oleosa si forma quando si ruota tanto e spesso il tank.
Per finire: è tutto molto comodo da gestire e io smonto sempre tutto per fare il lavaggio, compreso il fondello.