Consigli Sigaretta Elettronica Ferma Da Un Anno

[Siilvia]

Buongiorno a tutti! Sono nuova del forum, ho acquistato la mia prima e unica sigaretta elettronica quasi 2 anni fa, una mi-one smoking vapor, l'ho usata per 8/9 mesi e poi ho ricominciato aimè con le sigarette.
Ora sono qui perché vorrei ricominciare ad usarla!
In questo anno è stata chiusa in un cassetto e l'avevo pulita solo con della carta prima di metterla via!
La posso riaccendere direttamente? La dovrei pulire prima di usarla? O ne acquisto direttamente una nuova?
Ringrazio in anticipo chiunque mi possa aiutare!

 

[rinoco]

Si è accesa senza bisogno di ricaricarla!
Cosa intendi prestando la massima attenzione? Grazie!

Tranquilla non é una bomba ... scherzo, non ho presente la tua ma la maggioranza delle ecig moderne hanno la protezione anti corto

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[Kayl]

che aggeggino simpatico quella e-sig

per quel che riguarda la batteria:
se pensi di esserne in grado, prova a smontarla per controllare che la batteria non sia deformata..
sto cercando qualche indicazione in giro ma non ho ancora trovato nulla..

 

[rinoco]

che aggeggino simpatico quella e-sig

Quale?

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[Kayl]

Quale?

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come quale?
non stiamo parlando della mi-one smoking vapor indicata nel primo post da @Siilvia ??

 

[rinoco]

come quale?
non stiamo parlando della mi-one smoking vapor indicata nel primo post da @Siilvia ??

Pensavo la mia

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[Igiit]

@rinoco :
non è detto che si sentano odori.
Una buona cella LiIon è perfettamente sigillata ed ha un dispositivo di sicurezza sotto il pin positivo che permette lo sfiato di gas e liquido elettrolita quando la pressione interna supera una erta soglia.
Lo sfiato si verifica solo quando la temperatura dell'elettrolita supera una soglia (intorno ai 120 °C) il che avviene quando il prelievo di corrente è eccessivo o in caso di cortocircuito interno.

Nessuno sfiato invece quando la cella "muore" per sottotensione, quando cioè la si scarica sotto i 2 V circa. È quando si tenta di ricaricare un cella profondamente scaricata che possono formarsi dei corti interni(tipicamente causati da dendriti formate nell'elettrolita dal materiale metallico rilasciato dall'anodo). Se ciò succede è vero che la cella potrebbe sfiatare, ma anche nò. Per mia esperienza il sintomo più frequente di un danno da scarica eccessiva è la diminuzione di capacità piuttosto che lo sfiato. E se non c'è sfiato non c'è neanche odore. Pertanto la cella potrebbe essere parzialmente danneggiata e non produrre alcun odore.

Nel tentativo di risvegliare una cella troppo scarica (che si fà con un periodo di carica iniziale a bassa corrente), la cosa migliore è monitorare la sua temperatura: se questa aumenta sensibilmente la cella è da buttare. Infatti a bassa corrente di carica (50/100 mA) la temperatura può aumentare sensibilmente solo in presenza di qualche corto interno. Se il corto non c'è la potenza dissipata a 100 mA di carica è di pochi mW, del tutto insufficienti ad aumentare la temperatura anche di un solo grado centigrado. Per questo motivo ritengo che il modo migliore per stabilire se una cella sovrascaricata sia ancora utilizzabile è quello di monitorare la sua temperatura nelle prime ricariche.

 

[Igiit]

Si è accesa senza bisogno di ricaricarla!
Cosa intendi prestando la massima attenzione? Grazie!

Allora puoi usarla con tutta tranquillità.

 

[rinoco]

@rinoco :
non è detto che si sentano odori.
Una buona cella LiIon è perfettamente sigillata ed ha un dispositivo di sicurezza sotto il pin positivo che permette lo sfiato di gas e liquido elettrolita quando la pressione interna supera una erta soglia.
Lo sfiato si verifica solo quando la temperatura dell'elettrolita supera una soglia (intorno ai 120 °C) il che avviene quando il prelievo di corrente è eccessivo o in caso di cortocircuito interno.

Nessuno sfiato invece quando la cella "muore" per sottotensione, quando cioè la si scarica sotto i 2 V circa. È quando si tenta di ricaricare un cella profondamente scaricata che possono formarsi dei corti interni(tipicamente causati da dendriti formate nell'elettrolita dal materiale metallico rilasciato dall'anodo). Se ciò succede è vero che la cella potrebbe sfiatare, ma anche nò. Per mia esperienza il sintomo più frequente di un danno da scarica eccessiva è la diminuzione di capacità piuttosto che lo sfiato. E se non c'è sfiato non c'è neanche odore. Pertanto la cella potrebbe essere parzialmente danneggiata e non produrre alcun odore.

Nel tentativo di risvegliare una cella troppo scarica (che si fà con un periodo di carica iniziale a bassa corrente), la cosa migliore è monitorare la sua temperatura: se questa aumenta sensibilmente la cella è da buttare. Infatti a bassa corrente di carica (50/100 mA) la temperatura può aumentare sensibilmente solo in presenza di qualche corto interno. Se il corto non c'è la potenza dissipata a 100 mA di carica è di pochi mW, del tutto insufficienti ad aumentare la temperatura anche di un solo grado centigrado. Per questo motivo ritengo che il modo migliore per stabilire se una cella sovrascaricata sia ancora utilizzabile è quello di monitorare la sua temperatura nelle prime ricariche.

Grazie per la perizia elettrotecnica... non sono cosi esperto, sono perito meccanico

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[Igiit]

Prego. Aggiungo che la protezione da corto che hanno le box moderne riguarda solo i corti all'esterno della cella LiIon, non quelli che possono avvenire internamente alla cellq (tra anodo e catodo, vedi il caso del Samsung note 7)

 

[rinoco]

Prego. Aggiungo che la protezione da corto che hanno le box moderne riguarda solo i corti all'esterno della cella LiIon, non quelli che possono avvenire internamente alla cellq (tra anodo e catodo, vedi il caso del Samsung note 7)

Comunque sia penso che non esplodano come le vecchie

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