Aggiungo anche la mia esperienza.
La prima "idea" di passare alle e-cig è arrivata grazie ad un articolo letto on-line di un noto giornalista (Filippo Facci) che da fumatore incallito è passato a svapatore altrettanto incallito. Da allora ho iniziato a leggere e documentarmi - scoprendo anche questo forum - per un paio di settimane, fino a quando il 20 dicembre 2013 uscendo dall'ufficio sono andato nel più vicino negozio fisico (a Milano è facile, ce ne sono molto). Il caso ha voluto che il negoziante fosse anche amico di un mio amico, insomma feeling immediato e dopo un po' di prove, l'acquisto della prima e-cig (iClear 16) e del primo liquido (Virginia a 9 mg). Avevo ovviamente ancora in tasca il mio pacchetto di rosse, che è rimasto in giro per casa a lungo, intonso.
E' passato più di un anno, da allora ho ovviamente provato nuovi sapori e nuovi atom. Mi è anche capitato di fumare una catramosa (avevo perso la mia sigaretta elettronica ed ero praticamente in crisi di astinenza; mi ha fatto talmente schifo da buttarla dopo tre tiri e correre in un vicino centro commerciale dove sapevo vendono delle specie di phantom).
Che dire, il fatto di svapare in pace in casa anziché frequentare il balcone, di svapare in ufficio senza problemi (siamo solo in 2, la mia socia è anche abbastanza tollerante ma come minimo mi sentivo in dovere di stare alla finestra), di non dover più aspettare di portare fuori il cane per gustarmi un paio di tiri ha certamente migliorato la qualità della mia vita.
Il mio consiglio per chi vuole smettere è quello di trovare inizialmente un sistema facile da utilizzare (da questo punto di vista il suggerimento del mio negoziante è stato fondamentale) e che dia soddisfazioni in termini di gusto ma soprattutto di fumosità. Un giorno magari preso dalla scimmia passerò a cose complicate come rigenerabili, big batteries, automiscelazione partendo dagli ingredienti di base, ma all'inizio è importante che svapare sia semplice come tenere in tasca il pacchetto di catramose e accendere una sigaretta.