La perdita secca è la perdita di efficienza economica dovuta ad un equilibrio in un mercato di un bene o un servizio che non è un ottimo paretiano.
Capita sovente che il governo intervenga nella fissazione dei prezzi di certi beni. Per esempio, il prezzo del latte può essere fissato al disopra del valore che equalizza l'offerta e la domanda allo scopo di garantire un reddito minimo ai contadini. Il caso opposto è la fissazione del prezzo al disotto del valore di equilibrio come quando il prezzo del pane o dell'elettricità è bloccato dal governo. Altri esempi sono i prezzi di monopolio, le tasse (imposta sul valore aggiunto o sul peso di un bene) o i sussidi. Tutti questi interventi conducono ad una perdita dell'efficienza economica.
Le cause della perdita di efficienza possono comprendere la fissazione di prezzi monopolistici, esternalità, imposte o sussidi e la fissazione di prezzi massimi o minimi. La perdita irrecuperabile di efficienza può anche riferirsi al "carico eccessivo" delle tasse o monopolio rappresenta la "peridita di surplus per il produttore" e la "perdita di utilita' per il consumatore".
La tassazione diretta sul reddito e' causa di perdita di surplus e competitività dell'impresa sul mercato e del surplus del consumatore, andando ad incidere sui prezzi . L 'imposta di natura indiretta (es.IVA) al contario incide solo sull utilita' del consumatore e sulle entrate dei singoli stati derivate in base alla bilancia dei pagamenti , pari alla somma algebrica delle partite correnti e del conto dei movimenti di capitale . Dal risultato della bilancia dei pagamenti il governo può regolare la tassazione diretta sui redditi e sulle imprese per la loro competitività sui mercati.






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i
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N


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C
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I
+
G
+
X
(
g
)

I
M



{\displaystyle {\ displaystyleY_{N}=C+I+G+X(g)-IM}}


Y. Prodotto interno, reddito nazionale
C: domanda dei consumatori
I: investimenti netti
G:spesa pubblica
X: esportazioni
IM: importazioni
g. tassazione inditretta (IVA)

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