Il problema più serio che attualmente affligge lo svapo, e che difficilmente si potrà superare, è la disinformazione, vista inoltre la demonizzazione del mezzo sempre più pressante a livello pubblico, che invece dovrebbe essere il primo ad informare e a supportarlo come metodo efficace della riduzione del danno, non vedo grosse plausibili scappatoie se non quella di affidarsi a luoghi come questo e alle testimonianze corrette di chi allo svapo è approdato scientemente ben sapendo che non è la panacea di tutti i mali, ma di sicuro, un male infinitamente minore di quello del fumo combusto.
È difficile altresì fare informazione in maniera corretta ed arrivare a sviscerare il punto nevralgico quando si realizza un video del quale non si saprà a propri il pubblico e la platea che ne dovranno fruire.
Al tempo stesso ci troviamo ancora, ed in maniera persistente, con sempre le solite tematiche che riaffiorano esplicitate da una parte dai "detrattori opportunisti" e dall'altra da chi non avendo possibilità di accedere ad un'informazione corretta e completa ritiene, o per sentito dire, o per comodo cliché che i problemi siano quelli che invece più e più volte sono stati, in tanti modi, sfatai soprattutto dalla scienza. E allora pronti, attenti, via... ci ritroviamo con il solito balletto dell'antigelo, dell'acqua nei polmoni, del diacetile, dei metalli pesanti (come se non li ingurgitassero inconsapevolmente già in mille altri modi) e chi più ne ha più ne metta. È purtroppo un meccanismo di difesa intrinseco nella mente umana quello di negare qualcosa che non si comprende, o che non si vuole comprendere, affibbiandogli delle facili etichette da richiamare quale campanello di allarme; meccanismo consono e utile quando le condizioni di vita erano difficili e bastava un nulla per fare la differenza tra la vita e la morte. Fortunatamente al giorno d'oggi le cose sono cambiate ma le menti, nel profondo dei meccanismi chimici, sempre quelle rimangono e qui i detrattori sono stati, e continuano ad essere, ben più scaltri di quanto si possa percepire in superficie, richiamando antiche paure che proprio di fronte ad un mezzo relativamente nuovo ed ancora poco conosciuto come quello dello svapo attecchiscono a livello profondo e ben oltre, spesso, i meccanismi logici della coscienza.