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Ho ricevuto la nuova AIO Aspire Breeze NXT dallo store online sourcemore.com in cambio di una onesta recensione.
Tutti i miei conoscenti sanno, ed ormai presumo anche Voi utenti della community, penso leggendo i miei interventi, quanto personalmente sia legato al marchio Aspire; il mio percorso fino al completo abbandono delle bionde puzzone è stato proprio merito dei suoi prodotti, ne ho acquistati e posseduti veramente tanti, e non vorrei che nella presente recensione trasparisse un atteggiamento di ossequiosa venerazione, sudditanza psicologica non propriamente mio bagaglio caratteriale e personale, non è nelle mie corde.
Come al solito, prometto e cercherò, di essere il più imparziale possibile.
Concludo qui il doveroso ed opportuno prologo, mi auguro di essere stato chiaro.
Il sample inviato da sourcemore.com mi è stato recapitato nella tradizionale confezione retail che Aspire ha adottato ormai da tempo per questa categoria di devices, un elegante cofanetto racchiuso da uno sleeve in cartone dal fondo nero sul quale sono stampate tutte le informazioni di rito.
Nel caso della Aspire Breeze NXT, la grande e fedele raffigurazione del prodotto all’interno, anche nella sua colorazione, ad occupare la metà della superficie disponibile nella faccia superiore.
Al centro, a canalizzare lo sguardo dell’acquirente, il marchio color oro del produttore, e come se fossero relegati in secondo piano, in caratteri di colore bianco, il motto “Journey to Infinity” che ora accompagna tutti gli hardware Aspire, il nome del dispositivo contenuto e la sua colorazione.
La faccia inferiore è relegata ad elencare il contenuto del cofanetto, gli indirizzi social e reali di Shenzhen Eigate Technology Co., LTD proprietaria del marchio Aspire, le icone raffiguranti le varie certificazioni ottenute e quelle relative di alcuni divieti, obbligatorie e necessarie per ottenere il “via libera” alla commercializzazione.
Sui restati due lembi ripetuto il marchio e motto di Aspire, codice a barre EAN, numero di batch e lo “Scratch&Check” nella sua incarnazione di tipo olografico.
All’interno del cofanetto una volta sollevatone il coperchio:
La Aspire Breeze NXT ha subito catturato la mia attenzione, le sue forme dai connotati morbidi, il corpo sinuoso in lucida lega metallica, sobrio, elegante che stregandomi ha riportato alla mente l’altra AIO, sempre firmata Aspire, che ho utilizzato ininterrottamente fino a qualche mese fa.
Dal Nautilus AIO la nuova Aspire Breeze NXT ne condivide od almeno trae ispirazione, migliorando, sia nel design generale che nella modalità di fruizione. Le similitudini, fidatevi, non finiscono qui!
In soli 96mm di altezza, 35mm di larghezza e 20,5mm di profondità per un peso complessivo di 96 grammi Aspire è riuscita a concentrare nella Breeze NTX un serbatoio di ben 5,4ml, una batteria LiPo dalla capacità di 1000 mhA, un innovativo sistema per la regolazione del flusso di aria totalmente indipendente dal binomio tank/coil e tutta l’elettronica comprensiva di un pressostato necessario per la funzionalità di attivazione “al tiro”.
Il corpo è costruito interamente il lega metallica, Aspire non fornisce ulteriori dettagli, io, mi permetto di presumere che possa trattarsi di un lega a base di alluminio, tanto in voga oggigiorno.
Sul fondo di essa, come buon senso e regole di sicurezza impongono in caso di dispositivi con batterie integrate non rimovibili, presenti delle feritoie di sfiato per la fuoriuscita di vapori causati da malfunzionamenti agli accumulatori.
Ai fianchi, la presa µUSB per effettuare la ricarica utilizzando, consiglia Aspire, un adattatore di rete capace di fornire una tensione di 5V/1A e quella che è una delle tre maggiori innovazioni applicate alla Breeze NXT: il sistema di controllo del flusso di aria indipendente, la cui geometria variabile della ghiera metallica influenza direttamente un sottosistema parzialmente apprezzabile nella parte superiore del corpo batteria che ne ingloba, inoltre, tutti gli artifici per permettere l’erogazione in modo automatico.
Di esso non sono riuscito a sviscerarne completamente i principi del funzionamento, soprattutto il perché della presenza di una specie di stantuffo che protude verso l’esterno mi ha fatto arrovellare il cervello per intere giornate; ma certo è, che il tutto funziona alla perfezione.
Al solito grande pulsante centrale il compito di accendere e spegnere il device con gli altrettanto soliti cinque “clicks” in rapida successione, attivare l’erogazione in manuale e grazie al led perimetrale multicolore indicare lo status generale della AIO, l’insorgenza di eventuali anomalie e il livello di carica residua della batteria.
Ah! Dimenticavo!
La Aspire Breeze NXT “funziona” in bypass, la più semplice modalità di alimentazione, nonostante ciò è dotata di tutte le dovute sicurezze che, seppure nella loro semplicità, garantiscono una fruizione scevra dai più comuni pericoli.
Il serbatoio per gli e-liquids è la seconda novità.
Nella Aspire Breeze NXT è ora totalmente a “scomparsa”, interamente incastonato nel vano superiore del corpo batteria ad eccezione di due piccole porzioni sui fianchi: l’una adibita alle operazioni di ricarica per l’e-liquid, l’altra, perfettamente trasparente per controllarne il livello. I vecchi meccanismi di ritenzione a molla, non propriamente definibili solidissimi in caso di cadute accidentali, presenti sia sulla Breeze 2 che sul Nautilus AIO sostituiti ora da solidi incastri puramente meccanici, garantiscono una tenuta sorprendente, difficile estrarre il serbatoio senza applicare una decisa forza.
Il triptip dalla forma allungata e quasi impalpabile tra le labbra è ereditato dalle illustri predecessitrici (lo so, non rimarcatelo, è un termine orrendo ma è italiano corretto) come lo è l’igienico e comodo tappino a sua chiusura.
A differenza del passato il refill è possibile senza estrarre il tank dalla mod tramite un generoso foro di circa 5mm chiuso ermeticamente da una lingua siliconica e capace di accogliere la maggior parte dei beccucci; operazione veloce e “pulita” come rapida è l’installazione e sostituzione, semplicemente, a pressione delle coils.
Le coils “Push Fit” dalla impedenza dichiarata di 0,8Ω pensate da Aspire per la Breeze NXT costituisco la terza ed ultima evidente novità presente nel device.
Nuove nei materiali: nuova la lega resistiva utilizzata per la fabbricazione della mesh, il Kanthal AF, capace di mantenere inalterata nel tempo “la forma” anche a seguito di numerose sollecitazioni meccaniche; nuovo il materiale assorbente, forse lo stesso mix di cotone “pettinato” e fibre di cotone naturale utilizzate nelle resistenze del recentissimo Odan Tank, mi domando? Nuove nella “strana” morfologia dalla abnorme base che assicura all’installazione la completa chiusura della parte inferiore del tank.
Vuoi per feticismo, per nostalgia, per puntigliosità, per sindrome da “Aspirite” oppure, forse per semplice desiderio di offrire considerazioni più veritiere, ho deciso per la mia prova di svapo di “riesumare” e rimettere in funzione le AIO di Aspire accumulate durante gli anni e sopravvissute ai segni del tempo ed al coinquilino peloso a quattro zampe con l’innato dono di far cadere oggetti dalle più disparate altezze al fine di comprovare ogni volta la teoria della caduta dei gravi.
Ho per questo motivo ricaricato le batterie, sostituito le coils e “refillato” i serbatoi della Aspire Breeze 2, Aspire Nautilus AIO e logicamente della nuova Aspire Breeze NXT, con l’immancabile e-liquid autoprodotto in base 50/50 “gusto” FlavourArt RY4 del quale, dopo litri svapati, penso di fregiarmi meritatamente del titolo di intenditore. Mi si perdoni la modestia.
Se fosse stata una gara automobilistica, questa prova di svapo, il cronista avrebbe già annunciato il prematuro rientro ai box della Aspire Breeze 2 dopo pochi giri dal via, causa evidente inferiorità aromatica rispetto alle vetture di testa Aspire Breeze NXT e Nautilus AIO, del resto non ho mai apprezzato particolarmente la fedeltà aromatica delle U-Coils.
Di tutt’altra resa quelle delle restanti “duellanti” che in un bel testa a testa a suon di sorpassi aromatici, rimonte all’ultimo “hit” e spregiudicate vaporose manovre avrebbe permesso di eleggere la vincitrice tra le AIO di Aspire solamente con l’ausilio del fotofinish.
Il Nautilus AIO con la sua restituzione “più secca”, al mio palato? Oppure, la Breeze NXT con la sua “hittosità” e dal vapore corposo e carico di note?
Se le differenze fossero state solamente queste avrei annunciato un ex equo, la qualità delle coils premade Aspire è ormai un dato assodato.
Ma non si tratta solamente di questi importanti fattori, anzi, di fondamentale importanza; al contempo il mio compito è quello di giudicare il prodotto Aspire Breeze NXT nella sua interezza; valutarlo anche alla luce delle novità presenti, delle migliorie, della fruibilità e della facilità d’uso e di eventuali pecche presenti come la tendenza ad accumulare condensa nella parte concava del driptip, comune in tutti e tre gli hardware usati nel confronto, e l‘immancabile calo di prestazioni conseguenza dello scaricarsi degli accumulatori comune a tutti gli hardware “alimentati in bypass”.
Impossibile, quindi, non far pesare nel giudizio finale il capiente tank da estrarre esclusivamente per sostituire una coil esauta così facile da ricaricare, l’innovativo sistema per la regolazione dell’aria, l’erogazione attivabile sia manualmente che con la semplice aspirazione, il corposo vapore dalle fedeli note aromatiche e le sue forme morbide ed aggraziate attualmente sempre più richieste ed apprezzate dalla platea dei possibili acquirenti.
Per tanto e per tutto ciò la Aspire Breeze NXT rappresenta un più che consigliato balzo in avanti nella evoluzione delle AIO firmate Aspire!
Impossibile resisterle. Assolutamente da avere. Con sincera ed imparziale obiettività!
Il mio “amore” per Aspire non è motivo di questa opinione! Sia ben chiaro!
Nel caso si voglia provare la nuova AIO Breeze NXT di Aspire, oggetto di queste considerazioni, vi è la possibilità di acquistarla presso lo store online sourcemore.com in tutte le colorazioni disponibili ad un costo vantaggioso di $ 20,99, circa € 19, utilizzando il codice sconto BNXT in face di checkout creato appositamente in occasione di questa recensione.
Ricordo, inoltre, la possibilità di usufruire del codice sconto SVAPO8 applicabile a tutto il catalogo di sourcemore.com ma non cumulabile con l’offerta di cui sopra.
Ringrazio sourcemore.com nella persona di Ms. Ella per avermi messo a disposizione l’oggetto della presente recensione, sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e come non ringraziare tutti Voi pazienti Utenti come sempre liberi di regalarmi preziose critiche e/o preziosi consigli.
Grazie!
Nella speranza di fare “cosa gradita” pubblico a mo’ di galleria ulteriori scatti fotografici prodotti per questa recensione e non utilizzati per sua stesura finale.
Tutti i miei conoscenti sanno, ed ormai presumo anche Voi utenti della community, penso leggendo i miei interventi, quanto personalmente sia legato al marchio Aspire; il mio percorso fino al completo abbandono delle bionde puzzone è stato proprio merito dei suoi prodotti, ne ho acquistati e posseduti veramente tanti, e non vorrei che nella presente recensione trasparisse un atteggiamento di ossequiosa venerazione, sudditanza psicologica non propriamente mio bagaglio caratteriale e personale, non è nelle mie corde.
Come al solito, prometto e cercherò, di essere il più imparziale possibile.
Concludo qui il doveroso ed opportuno prologo, mi auguro di essere stato chiaro.
Il sample inviato da sourcemore.com mi è stato recapitato nella tradizionale confezione retail che Aspire ha adottato ormai da tempo per questa categoria di devices, un elegante cofanetto racchiuso da uno sleeve in cartone dal fondo nero sul quale sono stampate tutte le informazioni di rito.
Al centro, a canalizzare lo sguardo dell’acquirente, il marchio color oro del produttore, e come se fossero relegati in secondo piano, in caratteri di colore bianco, il motto “Journey to Infinity” che ora accompagna tutti gli hardware Aspire, il nome del dispositivo contenuto e la sua colorazione.
● La mod AIO Aspire Breeze NXT,nel caso del mio sample in colore nero;
● 2 mesh coils della nuova famiglia “Push Fit” in Kanthal AF dalla impedenza dichiarata di 0,8Ω;
● cavetto USB da utilizzarsi per la ricarica del dispositivo;
● certificato di garanzia;
● stringato manuale di istruzioni in lingua inglese.
● 2 mesh coils della nuova famiglia “Push Fit” in Kanthal AF dalla impedenza dichiarata di 0,8Ω;
● cavetto USB da utilizzarsi per la ricarica del dispositivo;
● certificato di garanzia;
● stringato manuale di istruzioni in lingua inglese.
La Aspire Breeze NXT ha subito catturato la mia attenzione, le sue forme dai connotati morbidi, il corpo sinuoso in lucida lega metallica, sobrio, elegante che stregandomi ha riportato alla mente l’altra AIO, sempre firmata Aspire, che ho utilizzato ininterrottamente fino a qualche mese fa.
Il corpo è costruito interamente il lega metallica, Aspire non fornisce ulteriori dettagli, io, mi permetto di presumere che possa trattarsi di un lega a base di alluminio, tanto in voga oggigiorno.
Ai fianchi, la presa µUSB per effettuare la ricarica utilizzando, consiglia Aspire, un adattatore di rete capace di fornire una tensione di 5V/1A e quella che è una delle tre maggiori innovazioni applicate alla Breeze NXT: il sistema di controllo del flusso di aria indipendente, la cui geometria variabile della ghiera metallica influenza direttamente un sottosistema parzialmente apprezzabile nella parte superiore del corpo batteria che ne ingloba, inoltre, tutti gli artifici per permettere l’erogazione in modo automatico.
Di esso non sono riuscito a sviscerarne completamente i principi del funzionamento, soprattutto il perché della presenza di una specie di stantuffo che protude verso l’esterno mi ha fatto arrovellare il cervello per intere giornate; ma certo è, che il tutto funziona alla perfezione.
Ah! Dimenticavo!
La Aspire Breeze NXT “funziona” in bypass, la più semplice modalità di alimentazione, nonostante ciò è dotata di tutte le dovute sicurezze che, seppure nella loro semplicità, garantiscono una fruizione scevra dai più comuni pericoli.
A differenza del passato il refill è possibile senza estrarre il tank dalla mod tramite un generoso foro di circa 5mm chiuso ermeticamente da una lingua siliconica e capace di accogliere la maggior parte dei beccucci; operazione veloce e “pulita” come rapida è l’installazione e sostituzione, semplicemente, a pressione delle coils.
Nuove nei materiali: nuova la lega resistiva utilizzata per la fabbricazione della mesh, il Kanthal AF, capace di mantenere inalterata nel tempo “la forma” anche a seguito di numerose sollecitazioni meccaniche; nuovo il materiale assorbente, forse lo stesso mix di cotone “pettinato” e fibre di cotone naturale utilizzate nelle resistenze del recentissimo Odan Tank, mi domando? Nuove nella “strana” morfologia dalla abnorme base che assicura all’installazione la completa chiusura della parte inferiore del tank.
Vuoi per feticismo, per nostalgia, per puntigliosità, per sindrome da “Aspirite” oppure, forse per semplice desiderio di offrire considerazioni più veritiere, ho deciso per la mia prova di svapo di “riesumare” e rimettere in funzione le AIO di Aspire accumulate durante gli anni e sopravvissute ai segni del tempo ed al coinquilino peloso a quattro zampe con l’innato dono di far cadere oggetti dalle più disparate altezze al fine di comprovare ogni volta la teoria della caduta dei gravi.
Ho per questo motivo ricaricato le batterie, sostituito le coils e “refillato” i serbatoi della Aspire Breeze 2, Aspire Nautilus AIO e logicamente della nuova Aspire Breeze NXT, con l’immancabile e-liquid autoprodotto in base 50/50 “gusto” FlavourArt RY4 del quale, dopo litri svapati, penso di fregiarmi meritatamente del titolo di intenditore. Mi si perdoni la modestia.
Il Nautilus AIO con la sua restituzione “più secca”, al mio palato? Oppure, la Breeze NXT con la sua “hittosità” e dal vapore corposo e carico di note?
Se le differenze fossero state solamente queste avrei annunciato un ex equo, la qualità delle coils premade Aspire è ormai un dato assodato.
Ma non si tratta solamente di questi importanti fattori, anzi, di fondamentale importanza; al contempo il mio compito è quello di giudicare il prodotto Aspire Breeze NXT nella sua interezza; valutarlo anche alla luce delle novità presenti, delle migliorie, della fruibilità e della facilità d’uso e di eventuali pecche presenti come la tendenza ad accumulare condensa nella parte concava del driptip, comune in tutti e tre gli hardware usati nel confronto, e l‘immancabile calo di prestazioni conseguenza dello scaricarsi degli accumulatori comune a tutti gli hardware “alimentati in bypass”.
Per tanto e per tutto ciò la Aspire Breeze NXT rappresenta un più che consigliato balzo in avanti nella evoluzione delle AIO firmate Aspire!
Impossibile resisterle. Assolutamente da avere. Con sincera ed imparziale obiettività!
Il mio “amore” per Aspire non è motivo di questa opinione! Sia ben chiaro!
Nel caso si voglia provare la nuova AIO Breeze NXT di Aspire, oggetto di queste considerazioni, vi è la possibilità di acquistarla presso lo store online sourcemore.com in tutte le colorazioni disponibili ad un costo vantaggioso di $ 20,99, circa € 19, utilizzando il codice sconto BNXT in face di checkout creato appositamente in occasione di questa recensione.
Ricordo, inoltre, la possibilità di usufruire del codice sconto SVAPO8 applicabile a tutto il catalogo di sourcemore.com ma non cumulabile con l’offerta di cui sopra.
Ringrazio sourcemore.com nella persona di Ms. Ella per avermi messo a disposizione l’oggetto della presente recensione, sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e come non ringraziare tutti Voi pazienti Utenti come sempre liberi di regalarmi preziose critiche e/o preziosi consigli.
Grazie!
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