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Grazie a Mr. Carson di AVE40 ho ricevuto questo prodotto in cambio di una limpida e sincera recensione.
Voopoo entra a gamba tesa nel settore delle podmod con la serie Vinci e senza fronzoli butta sul piatto due pezzi da “novanta” inaugurando la stagione delle podmod high-end con la Vinci Mod Pod e la sorella minore Vinci R Mod Pod. Che si sia aperta una nuova stagione per questa tipologia di dispositivi da sempre relegati ad un ruolo di rimpiazzo o nella migliore delle ipotesi di semplici comprimari? Scopriamolo insieme!
Oggetto di questa recensione sarà la Vinci Mod Pod, quella più “accessoriata”, più ricca di funzioni, quella “più fica col display grande” la cui valutazione della resa aromatica, ergonomia e materiali è comunque identica per la sorellina minore Vinci R Mod Pod in quanto, ad eccezione di alcune funzionalità software e di interfaccia utente, condivide con essa la maggior parte delle caratteristiche.
La Vinci Mod Pod ricevuta, mi è stata spedita nella sua confezione retail sleeve box; fortunatamente, questa volta, passata incolume all’ispezione doganale senza essere brutalizzata da colpi di taglierino.
Sulla faccia superiore dell’astuccio stampati il nome del prodotto Vinci Mod Pod sotto forma di logo e motto “Activate Ihnaling With Big Cloud”, il marchio del produttore Voopoo, una riproduzione realistica dell’hardware contenuto all’interno della scatola, una serie di icone ad evidenziare alcune tra le specifiche salienti quali piena compatibilità con e-liquids con nicotina free base e sali di nicotina, serbatoio pod a vista, log journal per i puff, controllo elettronico a protezione delle coils e possibilità di attivazione “al tiro”; infine, il bollino per riconoscerne la colorazione, nello specifico caso un’elegante “carbon fiber”.
Sulla faccia opposta, nuovamente stampato il nome/logo Vinci Mod Pod, l’elenco del contenuto della confezione, gli avvertimenti e divieti obbligatori di legge, codice a barre, lo “Scratch&Check” in una nuova versione olografica, già da qualche tempo adottata da Aspire, maggiormente difficile da falsificare ed infine i vari loghi delle certificazioni rilasciate conseguite dall’hardware tra le quali spicca, anche questa volta, quello FCC (Federal Comunicazion Commission), obbligatorio per l’ammissione alla vendita sul territorio USA che ne certifica l’assenza di emissioni elettromagnetiche tali da recare disturbo alle persone ed ad altri apparati elettronici.
Le restanti facce della confezione sono riservate ai contatti social Twitter, Facebook, Instagram e Youtube per restare sempre aggiornati sulle iniziative e mondo Voopoo ed al QR-Code, la cui decodifica permette di accedere facilmente al supporto tecnico per la risoluzione di eventuali problematiche che possano sorgere durante l’uso della Vinci Mod Pod.
Sfilato il contenitore rigido in cartone dai lembi protettivi all’interno della confezione trovano posto:
La Vinci Mod Pod mi ha veramente colpito, esaltato e vorrei scriverne quasi a tempo indeterminato, ma dato lo “spazio” relativamente ristretto ed una molto probabile “lungaggine” descrittiva ho deciso per questa recensione di utilizzare una sorta di capitoli, steps di argomentazioni autoconclusivi forse di più facile e veloce fruizione avvalendomi del materiale promozionale pubblicato da Voopoo ed AVE40, che ricordo mi ha messo gentilmente a disposizione l’esemplare utilizzato nella recensione, oltre al mio contribruto fotografico. Spero che questo tentativo sia gradito.
■■ Vinci Mod Pod – la mod ■■
La Voopoo Vinci Mod Pod è un concentrato di tecnologia, ergonomia e design racchiuso in un ipotetico parallelepipedo dalle dimensioni contenute, solamente 25,3mm * 25,3mm * 105mm all’apice massimo del driptip per un peso complessivo di circa 120g.
Il corpo batteria, la mod nel concreto, è realizzata in solida lega di zinco dalle finiture brunite lucide, su due dei quattro lati altrettanti inserti decorativi ne differenziano l’estetica passando da “colorazioni” più sobrie, discrete ed eleganti a quelle più sgargianti ed appariscenti.
Alla interfaccia utente, il grande pulsante di attivazione, l’ampio display informativo a colori ed i pulsanti per le regolazioni è riservata l’intera superficie di uno di essi.
All’interno una batteria agli ioni di litio della capacità di 1500mAh garantisce una ottima autonomia, l’intero arco della giornata è garantito, che è possibile ricaricare in circa 1,5 ore utilizzando la presa µUSB, alla base della mod, ed un alimentatore capace di erogare 5V/1A; praticamente il classico “caricabatteria” di qualunque attuale smartphone.
Quattro tenaci magneti trattengono in sede la pod (tank) dalla capienza di 5,5ml per la versione “standard”, quella in mio possesso, e di 2ml per quella “TPD compliant”. 3 connettori flottanti a baionetta sono incaricati al trasporto dell’energia elettrica per l’attivazione delle coils.
■■ Vinci Mod Pod – il Gene dell’elettronica ■■
Dalla pluriennale joint venture tra Voopoo ed il produttore di microchips di grado militare GENE nasce nel 2017 la piattaforma GENE.Fan, un microcontroller studiato, progettato ed infine realizzato per soddisfare le svariate esigenze per un mercato del vaping in continua evoluzione.
La sua ultima iterazione, nella variante GENE.pod, è il microprocessore installato nella Vinci Mod Pod e ne gestisce, alimenta e protegge l’intera elettronica con prestazioni sorprendenti. Non a caso, con un quantità di DoA (Dead on Arrival) di 6 pezzi su 10000, GENE è ritenuto uno dei migliori esclusivi chip per il vaping.
Il firmware aggiornabile Gene.AI già nella sua prima versione, quella installata è la V1.00, sembra già maturo e privo di bugs importanti; garantisce la perfetta funzionalità tutti gli elementi della Vinci Mod Pod e ne scongiura gravi malfunzionamenti grazie alle numerose protezioni di sicurezza ed automatismi di ausilio alla svapata.
Ai tradizionali controlli, tutti eseguiti in tempo reale, contro corto circuiti, over charging ed over discharging, la sicurezza dell’utilizzatore viene garantita con la verifica ed aggiustamento costante dei valori della corrente erogata; un tempo massimo di 10 secondi per puff eviterà il danneggiamento della resistenza e del materiale assorbente mentre una sorta di controllo della temperatura dei componenti, durante lo svapo assicurerà che mod e batteria operino sempre entro sicuri parametri. Per ultimo, ma non per questo meno importante, un algoritmo verificherà la resistenza della coil installata ed impedirà all’utente di eccedere nelle regolazioni al di fuori dei valori massimi e minimi consigliati al corretto funzionamento della coil stessa preservandone la durata e garantendone la massima resa possibile. Non a caso la Voopoo Vinci Mod Pod utilizza coils della seria PnP, il cui nome deriva dal gergo informatico: PnP è l’acronimo di Plug And Play, che tradotto letteralmente significa "collega e usa", in informatica, viene usato in diversi contesti con riferimento a tecnologie che possono essere messe in uso all'interno di un sistema hardware o/e software senza che l'utente del sistema conosca o metta in atto una specifica procedura di installazione o configurazione.
■■ Vinci Mod Pod – ergonomia e funzionalità avanzate ■■
A due pulsanti è affidata la completa interazione vaper-mod.
Accensione e spegnimento, conferma delle impostazioni, selezione delle modalità di attivazione sono assegnate al grande pulsante circolare superiore, la navigazione nei menù e selezione dei valori al più piccolo pulsante “+ e -“; mediante precise combinazioni tra i due, l’intera Vinci Mod Pod è perfettamente controllabile e configurabile.
Un luminoso display oLED a colori da 0,96”, posto tra i due, dalla definizione paragonabile a displays utilizzati su soluzioni high-end mostra chiaramente, già ad una rapida occhiata, tutte le informazioni necessarie: il livello della batteria , i watts della potenza erogata, numero e tempo dei puffs, impedenza della coil installata, voltaggio, in tempo reale, impiegato durante all’attivazione e la modalità di erogazione selezionata. Sì, letto correttamente, la modalità di erogazione!
Merito del chip GENE.pod, la Vinci Mod Pod ha la possibilità di erogare sia manualmente, alla pressione del classico pulsante, in modo automatico, basta appoggiare le labbra al “tip” ed inspirare, che in modo “ibrido” utilizzando contemporaneamente entrambe le modalità. Impostazione, questa, che ho maggiormente utilizzato.
Per i maniaci del controllo e delle statistiche il firmware installato prevede la possibilità di utilizzare una sorta di “puff log journal”. Fin dalla prima messa in opera e dopo aver impostato l’orologio interno, la Vinci Mod Pod terrà conto del numero dei puff erogari per un arco di tempo complessivo di 14 giorni con la possibilità di visualizzarne l’andamento grazie ad un tradizionale grafico a barre. Spero che il puff log sia un primo passo verso una, presumo, interessante soluzione in stile “DNA Replay”; perché tramite un algoritmo non calcolare la media delle statistiche dei puff e dopo un certo numero di giorni non proporre all’utente una “erogazione ottimale”? Voopoo, se fossi in te, valuterei seriamente questo comodo “addon”.
■■ Vinci Mod Pod – il serbatoio, ovvero la vera pod ■■
Il tank o meglio, in questo caso, la pod è costruito interamente in materiale plastico PCTG, copolimero derivante dal PET (la plastica dei contenitori alimentari, per intenderci) rispetto al quale garantisce maggiori performances meccaniche e trasparenza stabile nel tempo e per questa caratteristica permette una chiara e veloce valutazione della quantità di liquido residuo all’interno.
Come già riportato, esso è rappresenta l’unica differenza tra le due versioni di Vinci Mod Pod commercializzate l’uno da 5.5ml, l’altro da 2ml, ma solo nella capienza. Le dimensioni esterne sono identiche, segno che all’interno del “TPD” è stato creato una specie di tappo a limitarne il contenuto.
Il punto di inserimento delle coil è realizzato nella faccia inferiore della pod, una grande apertura circolare, dove semplicemente a pressione saranno inserite le resistenze mantenute al loro posto da una serie di ‘o-rings. Ai vertici di questo quadrato degli elementi metallici assieme ai magneti presenti sulla mod lo manterranno saldamente in sede.
L’asola di ricarica è realizzata su una della facce del tank dalla dimensione sufficiente da permettere l’uso di “beccucci” di qualsiasi dimensione. La chiusura ermetica del tank è garantita da una linguetta siliconica.
Il drip-tip, non sostituibile, dalla forma oblunga è comodo tra le labbra, nonostante le generose dimensioni.
Alla pod/tank è deputata anche l’importate funzione di assolvere al controllo dell’aria, delle particolari lavorazioni danno la possibilità di ”aprire o chiudere” il flusso di aria che sarà aspirato dai fori alle coils, semplicemente ruotando il serbatoio di 180°
Grazie alla combinazione di tank e fori coil dalle dimensioni diverse a seconda della tipologia di resistenza installata, è possibile trovare un soddisfacente equilibrio al tiro.
■■ Vinci Mod Pod – le coils PnP ■■
La fornitura iniziale di coils porta in dote 2 delle 5 possibili soluzioni offerte da Voopoo; una coil specifica per il cloud chasing ed una più orientata verso al flavour che ho voluto testardamente testare con un uso MTL. Del resto sono un “guanciaiolo”.
A mio modesto parere nell’ottica di far provare la Vinci Mod Pod in tutto il suo spettro di possibili utilizzi avrei optato, se fossi stato Voopoo, nell’includere nella confezione anche la coil realmente realizzata per il vero uso in MTL; una terza coil all’interno della pacchetto non avrebbe variato in alcun modo il prezzo di vendita, ma avrebbe denotato un occhio di riguardo nei confronti degli acquirenti.
Entrambe le coil messe a disposizione appartengono alla famiglia PnP e sono utilizzabili anche con altri sistemi Voopoo ad eccezione della PnP-VM1 esclusiva della Vinci Mod Pod.
La PnP~R1 da 0,8Ω con range di funzionamento tra i 12W e 18W è una dual coil Half-DL per un uso consigliato con e-liquids con sali di nicotina con concentrazione uguale od inferiore a 20mg/ml, compatibile anche con i sistemi Caliber P22 AIO/FINIC P18 AIO/ DRAG Baby Trio/FIND S Trio. E’ la resistenza che ho cocciutamente voluto svapare in MTL, per mancanza di altra soluzione, per testarne resa aromatica, vaporosità e reattività confrontandola con quella del mio solito amato “compagno di recensioni” Aspire Nautilus 2S e sempre con l’ormai costante, in queste occasioni, liquido autoprodotto su base 50/50 aroma RY4 di FlavourArt. Allo svapo la resa si è attestata su altissimi livelli; la restituzione aromatica delle note caratteristiche del RY4 è stata praticamente identica a quella dell’hardware Aspire ad eccezione di una tendenza a sentori più dolci, ugualmente appaganti e piacevoli. I livelli di vaporosità si sono attestati su “valange di vapore”, impressionate! Il Nautilus 2S, con l’ovvia disparità a causa della coil utilizzata (una clapton da 1,8Ω) ne è uscito sconfitto!
Forzandone l’uso in MTL ho riscontrato una logica eccessiva ariosità, la coil è disegnata per un flavor ristretto, ed una tendenza a produrre una minima quantità di condensa, immediatamente scomparsa non appena ho iniziato ad usarla nel modo corretto, di “polmone”.
Lavato ed asciugato accuratamente la pod/tank ho provveduto alla sostituzione della coil per testare la resa della Vinci Mod Pod in “configurazione full cloud chasing”.
A tal fine ho utilizzato la PnP~VM1, seconda resistenza a corredo del kit iniziale, con impedenza da 0,3Ω dal range di funzionamento da 32W a 40W realizzata a mesh per e-liquid con nicotina free base con concentrazione uguale od inferiore a 10mg/ml.
A differenza delle altre coils PnP la VM1 è esclusivamente realizzata e progettata per l’uso su Vinci Mod Pod, probabilmente è l’unico hardware capace di garantirne il corretto funzionamento.
Per la mia prova di svapo ho utilizzato come liquido il Ciaone di Chiara Moss prodotto da VaporArt in base 70/30 dall’aroma di agrumi italiani ghiacciati. Non avendo in casa atomizzatori con testine pre-made come l’onnipresente Smok TFV8, Eleaf Ello Duro oppure il recentissimo Aspire Odan non ho avuto modo di raffrontarne la resa con nessun hardware di riferimento.
Alimentazione costante, nessun accenno a dry hits, ariosità nella giusta percentuale, agrumi tutti presenti all’appello con effetto ice perfettamente equilibrato e non invadente, ma soprattutto: nebbia in Val Padana! Posso così riassumere la mia esperienza con la Vinci Mod Pod. Pochi puffs e la totale saturazione dell’ambiente è garantita, oserei goliardicamente pronunciarmi con un “Usare con cautela!”.
Mi sarebbe piaciuto poter anche provare le altre coils PnP per valutarne la resa ed in particolare, come scritto precedentemente quella dedicata allo svapo MTL puro, la PnP~C1 da 1,2Ω. Voopoo perché non la hai inserita?
■■ Vinci Mod Pod – le considerazioni finali ■■
Ho sempre conosciuto Voopoo come ottimo produttore di hardware, brillantemente realizzato attorno alla proprietaria famiglia di microcontrollers e del quali mai, sfortunatamente, avuto modo di tastare con mano uno dei suoi prodotti, fino ad oggi. Bhè tutte le voci, le dicerie, le considerazioni si sono palesemente dimostrate non prive di fondamento, un dato assodato.
Quindi, mia cara Voopoo mettiamo subito un “punto fermo” dal quale trarre le mie personali impressioni. La tua Vinci Mod Pod non è una pod-mod! E’ una box-mod, All In One, semplicemente concentrata in 66,5 cm3! Impossibile da mettere in crisi; in questi giorni la ho strapazzata portandola al lavoro, con me nei momenti di concitato relax, passandola di mano in mano tra conoscenti ed amici, e non ha mai mostrato segni di cedimento.
Batteria ottimamente gestita dal chip GENE, protezioni complete anti-noob e prestazioni fuori dal comune rendono la Vinci Mod Pod un prodotto da avere assolutamente. La consiglio anche ai veterani dello svapo, soprattutto ai “polmonari”, il kit iniziale. nella sua dotazione di base, non è sinceramente adatto allo svapo di guancia ad eccezione del fatto che unitamente al primo acquisto non vengano comperate anche le vere coils MTL.
Voopoo Vinci Mod Pod è pressoché perfetta.
Mi sento di muovere solamente un paio di appunti, che presumo possano essere risolti in breve tempo con un semplicissimo aggiornamento firmware. Primo, vorrei implementato il “best puff”; secondo, non volere reimpostare tutte le volte la potenza erogata in caso si riutilizzi una “vecchia coil”; sarebbe sufficiente la classica domandina: “New Coil?” “Yes or Not”!
Infine un consiglio, o meglio desiderio, vorrei veder realizzata una “coil” rigenerabile RBA, sarebbe un addon che riuscirebbe a spingerne ancor maggiormente le vendite, perché non seguire le orme di altri produttori che stanno iniziando a proporre tali accessori per il proprio hardware?
Ebbene, nel caso si sia riusciti a giungere a questo punto della lettura, di certo avrà ben chiaro il mio personale giudizio sulla Voopoo Vinci Mod Pod.
Esatto!
Il verdetto è: promossa, 10 e lode, bacio accademico!
Mi permetto di segnalare che, nel caso si voglia provare il kit Voopoo Vinci Mod Pod oggetto di queste considerazioni, vi è la possibilità di acquistarlo presso lo store online AVE40 in tutte le colorazioni disponibili ad un costo vantaggioso, scontato del 10% sul prezzo di listino, utilizzando il coupon code iRc10 in fase di checkout.
Ringrazio in particolar modo Mr. Carson di AVE40 per avermi messo a disposizione questo fantastico hardware e, come non sinceramente ringraziare , sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e tutti Voi pazienti Utenti come sempre liberi di regalarmi critiche e/o consigli.
Sinceramente, Grazie!
Voopoo entra a gamba tesa nel settore delle podmod con la serie Vinci e senza fronzoli butta sul piatto due pezzi da “novanta” inaugurando la stagione delle podmod high-end con la Vinci Mod Pod e la sorella minore Vinci R Mod Pod. Che si sia aperta una nuova stagione per questa tipologia di dispositivi da sempre relegati ad un ruolo di rimpiazzo o nella migliore delle ipotesi di semplici comprimari? Scopriamolo insieme!
Oggetto di questa recensione sarà la Vinci Mod Pod, quella più “accessoriata”, più ricca di funzioni, quella “più fica col display grande” la cui valutazione della resa aromatica, ergonomia e materiali è comunque identica per la sorellina minore Vinci R Mod Pod in quanto, ad eccezione di alcune funzionalità software e di interfaccia utente, condivide con essa la maggior parte delle caratteristiche.
La Vinci Mod Pod ricevuta, mi è stata spedita nella sua confezione retail sleeve box; fortunatamente, questa volta, passata incolume all’ispezione doganale senza essere brutalizzata da colpi di taglierino.
Le restanti facce della confezione sono riservate ai contatti social Twitter, Facebook, Instagram e Youtube per restare sempre aggiornati sulle iniziative e mondo Voopoo ed al QR-Code, la cui decodifica permette di accedere facilmente al supporto tecnico per la risoluzione di eventuali problematiche che possano sorgere durante l’uso della Vinci Mod Pod.
Sfilato il contenitore rigido in cartone dai lembi protettivi all’interno della confezione trovano posto:
● il dispositivo Vinci Mod Pod;
● 1 coil PnP~R1 da 0,8Ω;
● 1 coil PnP~WM1 da 0,3Ω;
● cavo USB per ricarica aggiornamento software;
● manuale di istruzioni;
● certificato di garanzia;
● certificato originalità GeneChip.
La Vinci Mod Pod mi ha veramente colpito, esaltato e vorrei scriverne quasi a tempo indeterminato, ma dato lo “spazio” relativamente ristretto ed una molto probabile “lungaggine” descrittiva ho deciso per questa recensione di utilizzare una sorta di capitoli, steps di argomentazioni autoconclusivi forse di più facile e veloce fruizione avvalendomi del materiale promozionale pubblicato da Voopoo ed AVE40, che ricordo mi ha messo gentilmente a disposizione l’esemplare utilizzato nella recensione, oltre al mio contribruto fotografico. Spero che questo tentativo sia gradito.
■■ Vinci Mod Pod – la mod ■■
La Voopoo Vinci Mod Pod è un concentrato di tecnologia, ergonomia e design racchiuso in un ipotetico parallelepipedo dalle dimensioni contenute, solamente 25,3mm * 25,3mm * 105mm all’apice massimo del driptip per un peso complessivo di circa 120g.
Alla interfaccia utente, il grande pulsante di attivazione, l’ampio display informativo a colori ed i pulsanti per le regolazioni è riservata l’intera superficie di uno di essi.
Dalla pluriennale joint venture tra Voopoo ed il produttore di microchips di grado militare GENE nasce nel 2017 la piattaforma GENE.Fan, un microcontroller studiato, progettato ed infine realizzato per soddisfare le svariate esigenze per un mercato del vaping in continua evoluzione.
Il firmware aggiornabile Gene.AI già nella sua prima versione, quella installata è la V1.00, sembra già maturo e privo di bugs importanti; garantisce la perfetta funzionalità tutti gli elementi della Vinci Mod Pod e ne scongiura gravi malfunzionamenti grazie alle numerose protezioni di sicurezza ed automatismi di ausilio alla svapata.
■■ Vinci Mod Pod – ergonomia e funzionalità avanzate ■■
A due pulsanti è affidata la completa interazione vaper-mod.
Accensione e spegnimento, conferma delle impostazioni, selezione delle modalità di attivazione sono assegnate al grande pulsante circolare superiore, la navigazione nei menù e selezione dei valori al più piccolo pulsante “+ e -“; mediante precise combinazioni tra i due, l’intera Vinci Mod Pod è perfettamente controllabile e configurabile.
Un luminoso display oLED a colori da 0,96”, posto tra i due, dalla definizione paragonabile a displays utilizzati su soluzioni high-end mostra chiaramente, già ad una rapida occhiata, tutte le informazioni necessarie: il livello della batteria , i watts della potenza erogata, numero e tempo dei puffs, impedenza della coil installata, voltaggio, in tempo reale, impiegato durante all’attivazione e la modalità di erogazione selezionata. Sì, letto correttamente, la modalità di erogazione!
Merito del chip GENE.pod, la Vinci Mod Pod ha la possibilità di erogare sia manualmente, alla pressione del classico pulsante, in modo automatico, basta appoggiare le labbra al “tip” ed inspirare, che in modo “ibrido” utilizzando contemporaneamente entrambe le modalità. Impostazione, questa, che ho maggiormente utilizzato.
■■ Vinci Mod Pod – il serbatoio, ovvero la vera pod ■■
Come già riportato, esso è rappresenta l’unica differenza tra le due versioni di Vinci Mod Pod commercializzate l’uno da 5.5ml, l’altro da 2ml, ma solo nella capienza. Le dimensioni esterne sono identiche, segno che all’interno del “TPD” è stato creato una specie di tappo a limitarne il contenuto.
Il punto di inserimento delle coil è realizzato nella faccia inferiore della pod, una grande apertura circolare, dove semplicemente a pressione saranno inserite le resistenze mantenute al loro posto da una serie di ‘o-rings. Ai vertici di questo quadrato degli elementi metallici assieme ai magneti presenti sulla mod lo manterranno saldamente in sede.
Il drip-tip, non sostituibile, dalla forma oblunga è comodo tra le labbra, nonostante le generose dimensioni.
Alla pod/tank è deputata anche l’importate funzione di assolvere al controllo dell’aria, delle particolari lavorazioni danno la possibilità di ”aprire o chiudere” il flusso di aria che sarà aspirato dai fori alle coils, semplicemente ruotando il serbatoio di 180°
■■ Vinci Mod Pod – le coils PnP ■■
A mio modesto parere nell’ottica di far provare la Vinci Mod Pod in tutto il suo spettro di possibili utilizzi avrei optato, se fossi stato Voopoo, nell’includere nella confezione anche la coil realmente realizzata per il vero uso in MTL; una terza coil all’interno della pacchetto non avrebbe variato in alcun modo il prezzo di vendita, ma avrebbe denotato un occhio di riguardo nei confronti degli acquirenti.
Entrambe le coil messe a disposizione appartengono alla famiglia PnP e sono utilizzabili anche con altri sistemi Voopoo ad eccezione della PnP-VM1 esclusiva della Vinci Mod Pod.
Lavato ed asciugato accuratamente la pod/tank ho provveduto alla sostituzione della coil per testare la resa della Vinci Mod Pod in “configurazione full cloud chasing”.
A differenza delle altre coils PnP la VM1 è esclusivamente realizzata e progettata per l’uso su Vinci Mod Pod, probabilmente è l’unico hardware capace di garantirne il corretto funzionamento.
Per la mia prova di svapo ho utilizzato come liquido il Ciaone di Chiara Moss prodotto da VaporArt in base 70/30 dall’aroma di agrumi italiani ghiacciati. Non avendo in casa atomizzatori con testine pre-made come l’onnipresente Smok TFV8, Eleaf Ello Duro oppure il recentissimo Aspire Odan non ho avuto modo di raffrontarne la resa con nessun hardware di riferimento.
Mi sarebbe piaciuto poter anche provare le altre coils PnP per valutarne la resa ed in particolare, come scritto precedentemente quella dedicata allo svapo MTL puro, la PnP~C1 da 1,2Ω. Voopoo perché non la hai inserita?
■■ Vinci Mod Pod – le considerazioni finali ■■
Ho sempre conosciuto Voopoo come ottimo produttore di hardware, brillantemente realizzato attorno alla proprietaria famiglia di microcontrollers e del quali mai, sfortunatamente, avuto modo di tastare con mano uno dei suoi prodotti, fino ad oggi. Bhè tutte le voci, le dicerie, le considerazioni si sono palesemente dimostrate non prive di fondamento, un dato assodato.
Batteria ottimamente gestita dal chip GENE, protezioni complete anti-noob e prestazioni fuori dal comune rendono la Vinci Mod Pod un prodotto da avere assolutamente. La consiglio anche ai veterani dello svapo, soprattutto ai “polmonari”, il kit iniziale. nella sua dotazione di base, non è sinceramente adatto allo svapo di guancia ad eccezione del fatto che unitamente al primo acquisto non vengano comperate anche le vere coils MTL.
Voopoo Vinci Mod Pod è pressoché perfetta.
Infine un consiglio, o meglio desiderio, vorrei veder realizzata una “coil” rigenerabile RBA, sarebbe un addon che riuscirebbe a spingerne ancor maggiormente le vendite, perché non seguire le orme di altri produttori che stanno iniziando a proporre tali accessori per il proprio hardware?
Ebbene, nel caso si sia riusciti a giungere a questo punto della lettura, di certo avrà ben chiaro il mio personale giudizio sulla Voopoo Vinci Mod Pod.
Esatto!
Il verdetto è: promossa, 10 e lode, bacio accademico!
Mi permetto di segnalare che, nel caso si voglia provare il kit Voopoo Vinci Mod Pod oggetto di queste considerazioni, vi è la possibilità di acquistarlo presso lo store online AVE40 in tutte le colorazioni disponibili ad un costo vantaggioso, scontato del 10% sul prezzo di listino, utilizzando il coupon code iRc10 in fase di checkout.
Sinceramente, Grazie!
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