ROSHGAR
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Ecco come si presenta lo strike.
Si compone fondamentalmente di: deck, campana con 3 diversi fori dell' aria (1 , 1.2 , 1.4 mm), un cilindro fatto in materiale termoisolante ( che si infila attorno alla campana per selezionare il foro dell' aria desiderato ), un anello che si avvita in cima alla campana per tenere il tutto fermo, ed il bocchino.
Per rigenerarlo farò una resistenza con 2 fili in parallelo di kantal A1 da 0.2 mm, 5 spire e mezzo su punta da 1.8 mm.
Ora semplicemente appoggiando il chiodo sul deck, passiamo i fili sotto la testa delle viti e le avvitiamo. Tenendo la resistenza, quanto più possibile evitando corti, vicino al bordo esterno della campana avremo il massimo dell'aroma, se invece vogliamo più hit basterà allontanarla.
Un passaggio da non sottovalutare, è quello di piegare verso il basso la gambetta della resistenza che è capitata in alto, questo per evitare che durante lunghe attivazioni si possa surriscaldare.Nel mio caso è quella che indico col cacciavite.
Consiglio di fare sempre qualche attivazione prima di cotonare, perché i fili così sottili si deformano facilmente col calore.
Dopo aver sistemato in maniera quanto più possibile simmetrica resistenza e spire, possiamo cotonare. userò il mio fidato muji, facendo un rotolino bello spumoso. Non serve metterne a chili: quel poco che basta per coprire le gambette della resistenza.
dopo aver sistemato il cotone come si deve, una bella squonkata e qualche attivazione a 13 W
Le domande che possono sorgere spontanee sono: ma perché complicarsi la vita con un filo da 0.2 mm? Perché un diametro da 1.8 mm? Non sono scelte casuali, ma frutto della mia, per quanto limitata, esperienza con questo atomizzatore.
Prima però bisogna contestualizzare il tutto:
io ho imparato a rigenerare guardando un tipo barbuto che manda a 150 W 6 spire di kantal da 0.6, quindi entrare nel contesto di uno svapo di guancia per me è stato un trauma. la parola trauma non è scelta a caso, perché dopo aver studiato per mesi flussi di calore, i giri dell' aria all' interno degli atomizzatori, TC, e aver passato ore su steam engine, un bel giorno un signore mi disse: "ma guarda che questo atomizzatore, che io ho costruito, è pensato per una resistenza fatta con un filo da 0.2 mm mandato a 20 W". In quel momento ho perso ogni certezza che avevo nello svapo. ma studiando ancora, e con l'aiuto di svapatori molto più esperti di me, posso dire di aver imparato molto dello svapo di guancia. Vorrei ora rendervi partecipi delle mie elucubrazioni.
Qua ragazzi si parla di una caccola di 14 mm di diametro, quindi decimi di millimetro di differenza si sentono.
Il discorso filo è piuttosto oggettivo: più il filo è sottile più è aromatico, più e grosso più esalterà note legnose e affumicate. Questo perché se il filo più grosso ci mette di più a scaldarsi, ma anche di più a raffreddarsi, quindi avrà una temperatura media in relazione al tempo più alta di uno più sottile. Questo è un dato che ho riscontrato su tutti i miei atomizzatori, e con tutti i tipi di liquidi.
Il discorso diametro della resistenza è più soggettivo. Ovviamente deve assere proporzionale alle dimensioni della camera di vaporizzazione, ma più è grande meglio alimenta, più è sottile più è aromatica. Quindi io ho trovato il giusto compromesso tra aromaticità e praticità con il diametro da 1.8 mm.
Ovviamente qua vi ho presentato la MIA interpretazione dell'uso di questo atomizzatore. Ho scritto questo post per condividere le miei conclusioni, e mi aspetto voi scriviate le vostre.
P.S.: questa resistenza viaggia bene sia in elettronico ( tra i 13 e 17 W ), sia in meccanico.