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Dopo il flessibile e performante kit Argus GT da alcuni definito con un pizzico di arguzia come “una DRAG X con 2 batterie”, Voopoo Tech mi ha inviato in prova Argus AIR, secondo ed al momento ultimo dispositivo della nuova linea commerciale che, prendendo a spunto la azzeccata precedente intuizione, oserei inquadrare come “una DRAG S da taschino in formato pod-mod”. Accompagnata da una PnP head-coil nuova di zecca, con la possibilità di installare anche “cartucce” usa e getta e un sistema di air flow preso in prestito dalla famiglia Vinci, assicura Voopoo di aver creato e finalmente sperando aggiungo, un dispositivo capace di soddisfare anche i vapers guanciaioli, quelli “del tiro chiuso o niente!”.
Sarà vero? Ho cercato di confermare oppure confutare questa ardita sentenza.
Il team marketing di Voopoo mi ha consegnato un sample di Argus AIR confezionato nel suo packaging retail, uno sliding sleeved box dal rinnovato layout grafico completamente distante dagli “impacchettamenti” riservati alle precedenti produzioni, del resto dopo la military bag pensata per Argus GT qualcosa di nuovo quantomeno doverosamente auspicabile.
La grande riproduzione del device Argus AIR stampata al centro della faccia espositiva del cartonato tra il marchio del produttore Voopoo, in alto, ed la titolazione del dispositivo logicamente nell’area inferiore. A movimentare l’intero layout simulando un alito di vento uno sfondo interamente nella palette cromatica dei blu.
Sulla faccia opposta come “tradizione vuole” impresso l’elenco dettagliato della dotazione inserita a corredo del nuovo pacchetto, le mai scontate avvertenze per un corretto uso e sicura conservazione, l’indirizzo di contatto di ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD. (Voopoo), i marchi delle certificazioni normative per l’immissione sui mercati, “Scratch&Check” a garanzia della originalità del prodotto e codice a barre di tipo EAN con indicata la colorazione.
Mentre in forma iconografica condensati sui fianchetti dello sleeve gli indirizzi social ed alcune delle caratteristiche salienti della nuova pod-mod Voopoo Argus AIR: 25W di potenza massima erogata, sistema di funzionamento a “doppia pod” ed airflow dalla regolazione “duale”.
Ordinatamente disposti all’interno della confezione la fornitura di base a corredo del dispositivo Argus AIR:
● disposable pod MTL con resistenza integrata con impedenza di 0,8Ω e capienza di 3,8ml (soliti 2 ml per i mercati TPD);
● serbatoio DTL con 3,8ml di capacità massima nella versione non TPD;
in una scatolina esplicativa il sistema di air flow duale la restante dotazione composta da
● nuova head-coil PnP~TM1 mesh con impedenza di 0,6Ω e range di funzionamento da 20W a 25W;
● cavo con connettore µUSB di tipo C per la ricarica della batteria LiPo integrata e per la connessione al PC in occasione di eventuali aggiornamenti firmware;
● esplicativo manuale di istruzioni multilingua.
Si prenda una DRAG S, la si comprima al massimo consentito fino ad un form factor pod-mod style, la si doti di un air flow a due possibilità di regolazione, dell’ormai non più accessoria “attivazione automatica al tiro” e soprattutto si pensi alla possibilità di poter installare una pod specificatamente disegnata per lo svapo in MTL ed un tank nel quale utilizzare alcune tra le head-coil della serie PnP dedicato anche a coloro amino un tiro “più aperto”, et voilà pronta allo svapo Argus AIR.
Forse eccessivo il condensato ma l’impressione al primo acchito con il nuovo device targato Voopoo è stato questo. Argus AIR è compatta e morbida allo stesso tempo accattivante nel design con tutti gli elementi a vista combinati in un aggraziato dispositivo dove perfettamente integrati e per nulla evidenti interfaccia utente e tutti i dettagli decorativi, branding compreso impresso a caldo ai lati. Lega di zinco anodizzata per la scocca e pelle (sintetica o naturale non è dato conoscerlo) in numerose declinazioni cromatiche e dagli stravaganti motivi ornamentali per il rivestimento esterno, questi i materiali selezionati come in DRAG S per il compatto corpo batteria.
Uniche eccezioni e voci fuori dal coro ma per nulla molesti, il marchio CE con l’icona RAEE per lo smaltimento di rifiuti elettronici sul dorso ed il logo Gene.chip in bella mostra sul frontale a ricordare che in Argus AIR, come per tutta la gamma dei dispositivi Voopoo, il microcontroller proprietario Gene.chip nella rinnovata veste Gene.AI è il cuore attorno al quale progettata l’elettronica, pensate le funzionalità e centro nevralgico di tutti i previsti sistemi di sicurezza attivati automaticamente in caso di necessità a tutela dell’utilizzatore ed a salvaguardia dell’hardware.
Gene.chip è ormai assodato garantire anche un buon bilanciamento delle prestazioni ed ottima efficienza energetica che, in Argus AIR con una riserva di “soli” 900mAh in dote con la LiPo integrata, permette di vaporizzare almeno un’intero “serbatoio” prima della necessaria sosta di circa 45 minuti nei pressi di un caricabatterie certificato Quick Charge 2.0 e quindi capace dell’output richiesto di 5V/2A.
Per tale motivo alla base del device prevista una porta micro-USB di tipo C incastonata tra due lucide viti di sicurezza tri-wing con in più funzionalità di I/O data transfert da utilizzarsi tutte le volte in cui si desideri ricaricare il pacco batteria e per la connessione al PC in caso eventuali futuri updates firmware. In tale evenienza è consigliato avvalersi esclusivamente di un idoneo cavetto, Voopoo lo fornisce di serie nella dotazione iniziale, e seguire pedissequamente le chiare istruzioni riportate nel manuale utente.
Anche sul fronte della mera fruizione, quella che obiettivamente è la “parte di maggior interesse”, Argus AIR presenta benvenute novità ed piacevoli riproposizioni attinte dalle precedenti esperienze Voopoo.
Prima fra tutte la rinnovata interfaccia utente in cui l’intero “svapo” è concentrato in un unico grande pulsante concavo con il quale attraverso alcune elementari sequenze di 5 o 3 pressioni (consiglio di leggere il manuale per apprendere tutte le poche “manovre” previste) sarà possibile interagire con l’hardware, ed anche semplicemente erogare, coadiuvati dal luminoso display informativo di 0,56” di diagonale in cui costantemente indicata la potenza impostata, la carica residua dell’accumulatore, l’impedenza della resistenza installata ed numero dei puffs effettuati dall’ultimo reset.
In alto, al vertice del corpo batteria, ricavato il volume nel quale alloggiare resistenze e serbatoi con gli onnipresenti pin flottanti placcati oro per la conduzione degli impulsi elettrici alla coil, quattro buoni magneti perimetrali di tenuta ed in posizione decentrata e protetta da una sporgente membrana che dovrebbe garantirne l’isolamento dalla fisiologia irrisoria condensa, la parte apicale del sensore preposto all’attivazione della funzionalità di attivazione pneumatica che altro non è se non quella volgarmente conosciuta come “attivazione al tiro”.
Infine sulle pareti del vano ricavate le due fessure per l’afflusso di aria alla head-coil. Il duale sistema di selezione, ricordo sufficiente ruotare serbatoio o pod di 180° per utilizzare una delle due varianti, che fu introdotto con Vinci Mod-Pod ed affinato in Vinci AIR ma nei precedenti casi sempre arioso e poco adatto ad un contrasto identificabile come MTL.
In Argus AIR finalmente Voopoo ha diligentemente “fatto i compiti a casa” proponendo due possibilità perfettamente bilanciate ed ipoteticamente estremamente efficaci. Per lo svapo di guancia predisposto ambo i lati un unico foro dal diametro di 1mm, mentre per gli amanti di un tiro molto aperto o quasi da restricted flavour solamente su una delle due pareti aperte ulteriori due asole di 4x1mm.
A nulla servirebbe l’efficace sistema di airflow duale se non vi fosse un tank oppure una pod con i quali attuare questa speciale simbiosi. Fortunatamente Voopoo ha pensato anche a questa necessità allegando alla fornitura iniziale del kit Argus AIR non solo di utile serbatoio nel quale installare alcune tra le head-coils della serie PnP, ma anche una intera cartuccia completa di resistenza non sostituibile. Ma, perché c’è un “ma”, l’oggettino accessorio è a detta del produttore ad unico appannaggio dei “vapers MTL”!
Stessa "forma", stessa capacità, stesso sistema di refill chiuso da linguette siliconiche fortunatamente di differente colore per una veloce identificazione: colore azzurro per la disposable pod e nera per il “tradizionale” serbatoio per le due possibili soluzioni che per “forza di cose” hanno necessitato di due periodi distinti di prova negli scampoli di tempo che sono riuscito a dedicare loro a partire dalla metà del mese, momento di consegna del kit. Tempo fino ad oggi equamente diviso tra Voopoo Argus AIR, altri devices ed intere 3 giornate allo sbando quale ultimo folle, delirante addio al celibato organizzato in onore del “da sempre compagno di merende” ora convolato a nozze e sposo in quel di San Severino Marche! Avrei voluto maggiormente soffermarmi per migliori deduzioni, purtroppo il tempo libero a disposizione è ed è stato scarso ed anche far attendere oltre misura è decisamente poco corretto e per nulla rispettoso.
Come banco di prova ho approfittato di uno dei sempre graditi omaggi dell’amico negoziante che è solito elargire quando di particolare buon umore; in questo caso l’e-liquid vaporizzato in formato vape shot 10ml è stato pescato dal catalogo di una nuova linea di prodotti da poco disponibili nel suo store e per me innegabile novità.
Incuriosito dalla promessa di un vero svapo di guancia ho preferito aprire le danze focalizzandomi sulla pratica cartuccia usa e getta caricata con Camelot, un tabaccoso RY4 style, dell’italiana Alternative Vapor.
Per la pod con resistenza a singolo filamento e 0,8Ω di impedenza Voopoo non consiglia nessun range di utilizzo e gli unici valori noti sono 18W, limite massimo di potenza applicabile oltre il quale Gene.AI non consente l’erogazione, e 13W automaticamente impostati non appena innestata sul corpo batteria Argus AIR. Questo il range entro il quale ho operato.
Ho percepito migliorare restituzione aromatica e linearità nella vaporizzazione con l’aumentare della potenza applicata fino a 16W dopo i quali nessuna evidente miglioria. Buona e corposa la vaporosità, tutte presenti ed identificabili le componenti dell’e-liquid Camelot con una discreta presenza della base tabaccosa, chiare le note di vaniglia del Madagascar in inspirazione e ben presenti quelle della radice di liquirizia espirando.
La regolazione dell’aria, unica per entrambi i sensi di installazione della cartuccia, si è sempre dimostrata pulita e mai turbolenta ma non così contrastata come auspicato. Il “tiro” ottenuto rientra nella fascia del gradevole MTL arioso, per dare un metro di paragone lo identificherei come un “foro da 1,5mm di diametro”, dunque per i puristi del tiro chiuso da 1,2mm a scendere da non prendere purtroppo in considerazione. Un peccato aver mancato una occasione mai stata così a “portata di mano”, magari con una leggera ottimizzazione o migliore gestione delle prese d’aria alla base della coil si sarebbe potuto ottenere risultato di certo più apprezzabile e di sicuro interesse per gli amanti del tiro chiuso.
Abbattuto dalle speranze infrante, forse sono anche io troppo “esigente”, ho indirizzato le attenzioni sul serbatoio riutilizzabile disegnato per sfruttare entrambe le possibilità offerte dall’airflow control e sulla nuova head-coil mesh PnP~TM1 da 0,6Ω di impedenza e range di utilizzo da 20W a 25W con potenza automaticamente impostata da Gene.AI di 22W ed inoltre identificabile grazie all’o-ring di tenuta di colore azzurro.
Voopoo dichiara che merito di una nuova particolare lavorazione stratificata del materiale assorbente la nuova PnP~TM1 dovrebbe garantire più efficiente distribuzione dell’e-liquid limitando il numero dei refill rendendo inoltre lo svapo più piacevole. Non sono io adatto a tali valutazioni ma non ho colto sostanziali differenze con le “vecchie” PnP~VM4 forse causa il risicato tempo dedicatole od a maggior ragione un e-liquid non proprio indicato, la coil semplicemente è sembrata funzionare egregiamente già scattante ai 22W di potenza erogata suggeriti. Ho chiaramente ed immediatamente riconosciuti tutti gli “ingredienti” del Camelot con la tendenza al prevalere delle aromatizzazioni all’aumentare del wattaggio con sempre eccellenti la produzione e corpo del vapore.
Il controllo duale dell’aria riesce con il serbatoio “a coil sostituibile” a riproporre quello della disposable pod in congiunzione con l’opzione singolo foro da 1mm, mentre ruotato di 180° garantisce un ampiezza del flusso da restricted flavor arioso, indicato per buona parte degli estimatori dello svapo di “polmone”. Con tale serbatoio è inoltre possibile utilizzare in Argus AIR tutte le head-coil della piattaforma PnP con impedenza maggiore od uguale a 0,6Ω, limite imposto dai 25W di potenza massima erogata, estendendo non indifferentemente la longevità e flessibilità del dispositivo.
Dopo le veloci opinioni delle due possibilità di utilizzo mi si lasci esprimere un altrettanto rapido resoconto sull’esperienza d’uso generale che Voopoo Argus AIR ha regalato.
Argus AIR si è sempre dimostrata affidabile e puntale indifferentemente con cartuccia usa e getta che con l’accoppiata serbatoio e head-coil PnP~TM1 , nonostante ciò durante le mie brevi sessioni di prova non ho potuto fare a meno di notare una lieve discrepanza nella risposta a seconda del tipo di attivazione utilizzata: fulminea ed esplosiva se azionata manualmente, con un leggero ritardo e meno irruenta se attivata sfruttando la “funzionalità pneumatica”. Se da una parte un maggiore tempo di risposta è fisiologicamente legato alla intensità della suzione trovo non così facilmente motivabile una apparente percepibile differenza nella potenza applicata alla coil della quale altri devices ne sono immuni o quasi.
Ma nel computo finale di pregi e difetti che spero di aver chiaramente esposto, Argus AIR rimane un ottimo pratico e stiloso entry-level da consigliare a futuri neo vapers ed altrettanto pratico e stiloso backup per i più smaliziati.
Al momento della presente stesura Argus AIR potrebbe ancora non essere disponibile all’acquisto, ma se interessati prenotabile sullo store ufficiale del produttore Voopoo, presso alcuni selezionati stores nazionali ed internazionali, in una tra le sette combinazioni cromatiche tra le quali scegliere la propria preferita ad un prezzo proposto indicativo di circa $36,99. Mentre per cartuccia usa e getta e testina PnP~TM1 i prezzi suggeriti dovrebbero essere rispettivamente di $4,50 per confezione di due pods e $19,99 per pacchetto di 6 coils.
Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD. ed in particolar modo Ms. Judy Cai per la graditissima possibilità di provare prima della commercializzazione Argus AIR pod-mod sulla quale si possono trovare ulteriori informazioni ed approfondimenti alla landing page ufficiale:
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