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Il diacetile (DA) (2,3-Butanedione) e l'acetil Propionile (AP) (2,3-Pentanedione) sono due sostanze usate nell'industria degli aromi alimentari e quindi contenute anche in alcuni e-liquids, che si sono rivelate tossiche per inalazione. I primi dubbi sull'uso del DA negli e-liquids risale almento al 2009 ed il solito prof. Farsalinos ha messo in guardia più volte il mondo dei vapers su questo aspetto, si
Nel giugno 2015, Vaporshark, un produttore americano di liquidi, ha reso pubbliche le analisi chimiche eseguite sui suoi e su una grande quantità di liquidi prodotte negli USA, sollevando un vespaio.
Dalle analisi si evince che il DA è praticamente scomparso dalle formulazioni essendo presente in piccole quantità ed in pochi liquidi. Ma moltissimi liquidi hanno un contenuto rilevante di AP. Tutto ciò negli USA. E in Italia?
Qualcuno dovrebbe fare dei test indipendenti e renderli pubblici. Secondo mè dovrebbe essere il legislatore ad imporre ai produttori di sottoporre gli e-liquids ad analisi presso laboratori ufficiali con obbligo di pubblicazione dei risultati. Ed i test dovrebbero riguardare tutte le sostanze contenute che pongono qualche rischio, mi vengono in mente formaldeide, acetoina, acetaldeide e chissà quante altre.
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ad esempio, ed in effetti alcuni produttori di e-liquids hanno recepito la raccomandazione. I pericoli del DA sono noti da da anni e già molto è stato fatto, si pensi ad esempio alla completa riformulazioni delle versioni V2 degli aromi Capella, dichiarate dyacetyl free. Il problema è che l'aroma burroso del DA usato nei liquidi dolci è stato sostituito da alcuni produttori con un aroma simile ovvero con l'AP, anch'esso sicuro dal punto di vista alimentare ma non per inalazione. Nel giugno 2015, Vaporshark, un produttore americano di liquidi, ha reso pubbliche le analisi chimiche eseguite sui suoi e su una grande quantità di liquidi prodotte negli USA, sollevando un vespaio.
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una copia dei risultati delle analisi.Dalle analisi si evince che il DA è praticamente scomparso dalle formulazioni essendo presente in piccole quantità ed in pochi liquidi. Ma moltissimi liquidi hanno un contenuto rilevante di AP. Tutto ciò negli USA. E in Italia?
Qualcuno dovrebbe fare dei test indipendenti e renderli pubblici. Secondo mè dovrebbe essere il legislatore ad imporre ai produttori di sottoporre gli e-liquids ad analisi presso laboratori ufficiali con obbligo di pubblicazione dei risultati. Ed i test dovrebbero riguardare tutte le sostanze contenute che pongono qualche rischio, mi vengono in mente formaldeide, acetoina, acetaldeide e chissà quante altre.