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Dopo la manifestazione organizzata da A.Na.Fe. il 9 luglio scorso contro la tassazione assurda del 58,5 %, si era avuta la sensazione che la "sparata" era stata buttata lì con la logica di far tornare "i conti". Il primo luglio infatti, se non si trovava la copertura necessaria, sarebbe aumentata l'IVA di un punto percentuale con evidenti conseguenze sul sistema economico del nostro paese, già sfiancato da una crisi economica ai massimi storici. Con il classico giochetto delle "tre carte" han fatto tornare i conti... NON TAGLIANDO gli sprechi... bensì andando semplicemente a prelevare i denari da... un'altro cassetto.
Fare il primo ministro di un governo... specie di un paese come l'Italia, dove tagliare gli sprechi... il più delle volte significa tagliare i privilegi di pochi... non deve essere facile.
Quel che è certo però è che con queste "tecniche" di risanamento... l'uscita dalla crisi la vedo assai difficile (e soprattutto non la vedo dietro l'angolo come molti politici continuano a sostenere). Sarò pessimista? Non credo... dal momento che quel che penso io lo sento ormai sulla bocca di tutti.
Pare però che in Commissione Giustizia sia stato approvato un emendamento per evitare i tagli all’organico della Polizia Penitenziaria previsto dal "decreto svuota carceri"... andando a "raccattar quattrini" tassando del 58.5% le sigarette elettroniche anticipando il tutto al 1° di settembre prossimo... e quindi ben prima di quanto previsto dal Decreto Ammazza sigarette elettroniche che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2014.
Riussumendo:
a) Si svuotano le carceri. Non rilasciando però gente innocente finita in carcere per sbaglio. I criteri di scelta delle persone da scarcerare non li conosco e non li voglio neppure commentare... anche se, pur consapevole della situazione assurda in cui si ritrovano molti carcerati italiani... al limite della civiltà... non faccio i salti di gioia all'idea.
b) "Avanzano" un po' di addetti nella Polizia Penitenziaria. Il diritto al lavoro è sancito dalla Costituzione... e quindi non commento.
c) Per salvaguare il posto di lavoro agli addetti alla Polizia Penitenziaria, si tassano le sigarette elettroniche.
Come? +58.5% a partire dal 1° settembre.
Rinnovo l'invito all'iniziativa intrapresa da Sigaretta Elettronica Forum di firmare la petizione contro il decreto "distruggi Sigaretta Elettronica" che ora sembra essere stato soppiantato dall'emendamento della Commissione Giustizia.
Lo trovate
Spargete la voce... tra amici svapatori e non. Più siamo e meglio è!! E' una delle tante forme di protesta contro un legiferare senza senso e fatto con lo scopo di trovare la strada più breve (e scontata) per continuare a NON fare tagli agli sprechi. Se domani l'emendamento salva organico Polizia Penitenziaria rientra... statene certi che dopodomani ritornano alla carica con qualcosa di nuovo... tipo per esempio che per dare un pasto caldo ai senza tetto bisogna tassare la sigaretta elettronica. Tutte proposte che hanno il sapore del "ricatto morale": meglio tassare lo svapo (che è un problema di poche persone che han deciso di trovare un alternativa al fumo di sigarette tradizionali quando basterebbe smettere del tutto) che non aumentare l'IVA, licenziare il surplus di personale penitenziario, affamare i poveri, ecc, ecc, ecc... che colpiscono gli interessi di un maggior numero di persone (svapatori compresi) o che intaccano interessi moralmente più meritori.
Lascio a voi eventuali commenti.
Stangata sulle sigarette elettroniche
Stabilita una tassa del 58.5% nell'emendamento al decreto svuota carceri per evitare i tagli alla polizia penitenziaria
Evitare i tagli di organico alla polizia penitenziaria tassando le sigarette elettroniche. È l'idea della commissione Giustizia del Senato che ha approvato un emendamento presentato dai senatori del Pd Casson, Lumia, Capacchione, Cirinnà, Filippin, Lo Giudice, Manconi, Ginetti.
COME PER LE BIONDE - L'emendamento al decreto svuota carceri prevede una tassazione del 58,5 per cento, quanto quella in vigore per il pacchetto di bionde, da applicare al prezzo di vendita dei kit delle sigarette elettroniche e delle ricariche, sia quelle contenenti nicotina che quelle contenenti essenze. In questo modo si recupererebbero i 35 milioni di mancati introiti provenienti dalla mancata riduzione del personale di polizia penitenziaria nel 2013 e ulteriori 35 milioni nel 2014. Sarà il ministro dell'Economia e delle finanze, «con decreto da adottarsi entro il 31 agosto 2013», a stabilire le procedure per la variazione dei prezzi di vendita al pubblico.
LA PROTESTA - Si dicono sbigottiti i soci dell'ANaFE, l'Associazione Nazionale Fumo Elettronico, che solo dieci giorni fa erano scesi in piazza contro le norme imposte dal Governo, e che minacciano ora anche la serrata dei negozi che vendono e-cig. «La fase finale del dibattito parlamentare sulla già di per sè incredibile tassazione delle sigarette elettroniche stabilita dal DL IVA e Lavoro sta acquisendo risvolti tragicomici», commenta il presidente di ANaFE Massimiliano Mancini che ricostruisce così gli ultimi passaggi della vicenda: «Il Governo, o meglio, il Ministero dell'Economia, ha inserito meno di un mese fa una tassazione pari al 58.5% (a cui si ricordi che va aggiunta l'IVA al 21% già applicata come per tutti i prodotti di consumo) nel decreto Lavoro e Iva attualmente in discussione alle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato per finanziare il rinvio dell'aumento dell'IVA. Molti senatori, membri di queste commissioni» continua il Presidente Mancini «hanno presentano emendamenti - garantendo la necessaria copertura - volti a scongiurare una simile tassazione che porterebbe alla morte di un settore in crescita e alla disoccupazione delle migliaia di lavoratori che negli ultimi 18 mesi hanno trovato un impiego grazie a questo nuovo business»
Fare il primo ministro di un governo... specie di un paese come l'Italia, dove tagliare gli sprechi... il più delle volte significa tagliare i privilegi di pochi... non deve essere facile.
Quel che è certo però è che con queste "tecniche" di risanamento... l'uscita dalla crisi la vedo assai difficile (e soprattutto non la vedo dietro l'angolo come molti politici continuano a sostenere). Sarò pessimista? Non credo... dal momento che quel che penso io lo sento ormai sulla bocca di tutti.
Pare però che in Commissione Giustizia sia stato approvato un emendamento per evitare i tagli all’organico della Polizia Penitenziaria previsto dal "decreto svuota carceri"... andando a "raccattar quattrini" tassando del 58.5% le sigarette elettroniche anticipando il tutto al 1° di settembre prossimo... e quindi ben prima di quanto previsto dal Decreto Ammazza sigarette elettroniche che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2014.
Riussumendo:
a) Si svuotano le carceri. Non rilasciando però gente innocente finita in carcere per sbaglio. I criteri di scelta delle persone da scarcerare non li conosco e non li voglio neppure commentare... anche se, pur consapevole della situazione assurda in cui si ritrovano molti carcerati italiani... al limite della civiltà... non faccio i salti di gioia all'idea.
b) "Avanzano" un po' di addetti nella Polizia Penitenziaria. Il diritto al lavoro è sancito dalla Costituzione... e quindi non commento.
c) Per salvaguare il posto di lavoro agli addetti alla Polizia Penitenziaria, si tassano le sigarette elettroniche.
Come? +58.5% a partire dal 1° settembre.
Rinnovo l'invito all'iniziativa intrapresa da Sigaretta Elettronica Forum di firmare la petizione contro il decreto "distruggi Sigaretta Elettronica" che ora sembra essere stato soppiantato dall'emendamento della Commissione Giustizia.
Lo trovate
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Lascio a voi eventuali commenti.
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trovate la fonte.Stangata sulle sigarette elettroniche
Stabilita una tassa del 58.5% nell'emendamento al decreto svuota carceri per evitare i tagli alla polizia penitenziaria
Evitare i tagli di organico alla polizia penitenziaria tassando le sigarette elettroniche. È l'idea della commissione Giustizia del Senato che ha approvato un emendamento presentato dai senatori del Pd Casson, Lumia, Capacchione, Cirinnà, Filippin, Lo Giudice, Manconi, Ginetti.
COME PER LE BIONDE - L'emendamento al decreto svuota carceri prevede una tassazione del 58,5 per cento, quanto quella in vigore per il pacchetto di bionde, da applicare al prezzo di vendita dei kit delle sigarette elettroniche e delle ricariche, sia quelle contenenti nicotina che quelle contenenti essenze. In questo modo si recupererebbero i 35 milioni di mancati introiti provenienti dalla mancata riduzione del personale di polizia penitenziaria nel 2013 e ulteriori 35 milioni nel 2014. Sarà il ministro dell'Economia e delle finanze, «con decreto da adottarsi entro il 31 agosto 2013», a stabilire le procedure per la variazione dei prezzi di vendita al pubblico.
LA PROTESTA - Si dicono sbigottiti i soci dell'ANaFE, l'Associazione Nazionale Fumo Elettronico, che solo dieci giorni fa erano scesi in piazza contro le norme imposte dal Governo, e che minacciano ora anche la serrata dei negozi che vendono e-cig. «La fase finale del dibattito parlamentare sulla già di per sè incredibile tassazione delle sigarette elettroniche stabilita dal DL IVA e Lavoro sta acquisendo risvolti tragicomici», commenta il presidente di ANaFE Massimiliano Mancini che ricostruisce così gli ultimi passaggi della vicenda: «Il Governo, o meglio, il Ministero dell'Economia, ha inserito meno di un mese fa una tassazione pari al 58.5% (a cui si ricordi che va aggiunta l'IVA al 21% già applicata come per tutti i prodotti di consumo) nel decreto Lavoro e Iva attualmente in discussione alle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato per finanziare il rinvio dell'aumento dell'IVA. Molti senatori, membri di queste commissioni» continua il Presidente Mancini «hanno presentano emendamenti - garantendo la necessaria copertura - volti a scongiurare una simile tassazione che porterebbe alla morte di un settore in crescita e alla disoccupazione delle migliaia di lavoratori che negli ultimi 18 mesi hanno trovato un impiego grazie a questo nuovo business»