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Vabbeh... non è propriamente quello percui tutti i vapers si stanno battendo. Si spera sempre, da qui a giugno, di rivedere tutto l'impianto della normativa. Segnalo però tre articoli interessanti
E-CIG, SLITTA A GIUGNO LA MAXI-TASSAZIONE. SALE AL 27% IL BALZELLO SU RENDITE FINANZIARIE.
Un emendamento al Milleproroghe approvato in Commissione prevede che la tassa al 58,5% sulle sigarette elettroniche slitti di sei mesi. La copertura attraverso un inasprimento del prelievo sulle operazioni speculative.
MILANO - Slitta dallo scorso 1 gennaio al 1 giugno 2014 l'aumento al 58,5% del prezzo di vendita al pubblico dell'imposta di consumo per le sigarette elettroniche. Lo prevede un emendamento firmato da Stefano Candiani, della Lega, approvato ieri notte dalla commissione Affari costituzionali del Senato al dl Milleproroghe. Per coprire il mancato gettito, salirà invece dal 20 al 27 per cento la tassazione su "interessi, premi e altri proventi" conseguiti con "operazioni di compravendita conclusi entro le 48 ore". Questa imposta sarà "indeducibile ai fini delle imposte sui redditi e Irap". Si tratta, spiega il presentatore della proposta Stefano Candiani (lega) delle "operazioni speculative pure". Nello stesso tempo, Candiani riferisce che la norma di copertura potrebbe cambiare in Aula, dove la discussione è in calendario a partire da martedì pomeriggio: "Potrà essere rivista dal relatore" spiega. Una modifica aggiunta in commissione prevede che ci sia un tetto di spesa di 150 milioni.
La vicenda della tassazione dello "svapo", contestata aspramente dalle associazioni di categoria come un evento che avrebbe portato al collasso del comparto, è stata controversa e ha visto in causa
anche la giustizia amministrativa. Il 21 gennaio scorso, infatti, il Tar aveva decretato la sospensiva provvisoria al provvedimento che introduceva l'obbligo di registrazione presso i Monopoli (Aams), insieme alla tassa al 58,5%; ma all'esultanza della categoria, che aveva ipotizzato anche lo stop della tassazione, aveva fatto da contraltare la precisazione dell'Aams, secondo la quale si trattava solo del congelamento delle procedure per il regime autorizzativo e non della tassa stessa.
"Ci auguriamo che questo primo passo sia l'inizio di un nuovo percorso che possa consolidare il dialogo con le istituzioni nella direzione di una regolamentazione del settore a 360 gradi", aveva detto nel giorno della pronuncia provvisoria del Tar (in via monocratica, mentre il giudizio collegiale è atteso per i primi di febbraio) la Confindustria-Anafe. Oggi la decisione di posticipare la tassazione sembra andare nella direzione auspicata, cioè di riscrivere complessivamente la normativa cancellandone il limbo d'incertezza nel quale era piombato il settore.
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TASSA SIGARETTE ELETTRONICHE, AUMENTO SLITTA DI 6 MESI: PARTIRÀ DAL 1° GIUGNO.
ROMA – L’aumento della tassa sulle sigarette elettroniche del 58,5% slitta al 1° giugno 2014 su approvazione di un emendamento al decreto legge Milleproroghe.
Tra gli emendamenti approvati anche quello sulla tassazione delle rendite finanziarie spot, vale a dire sulle compravendite concluse entro 48 ore, che sale al 27%. L’intervento prevede un tetto di 150 milioni di euro e “potrà essere rivisto – spiega il presentatore – dal relatore”.
Gli emendamenti proposti dalla Lega Nord è stati approvati la mattina del 28 gennaio in commissione Affari costituzionali al Senato. A darne notizia è l’agenzia Public Policy, che scrive:
“L’emendamento fa slittare di sei mesi l’entrata in vigore, fissata dal dl Lavoro al 1° gennaio 2014, della tassazione al 58,5% per i “tabacchi lavorati nonché i dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo”.
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SIGARETTA ELETTRONICA, MODIFICA AL MILLEPROROGHE: CIAO CIAO FISCO
Recepita la sentenza del Tar Lazio: l’imposta al 58,5% slitta al primo giugno
Non esiste la parola fine se si tratta della tassa sulle sigarette elettroniche. Proprio quando sembrava ormai deciso che, dal primo gennaio, su tutti i prodotti relativi agli svapatori andasse applicata la maxi accisa, è arrivata, appena una settimana fa, la sentenza del Tar del Lazio che bloccava tutto. Rimaneva, però, il dubbio sull’atteggiamento che avrebbe assunto la politica su questa inattesa svolta.
Ora, a recepimento del giudizio in sede amministrativa, la Lega Nord ha introdotto un emendamento al decreto Milleproroghe che, in sostanza, annulla l’applicazione della tassa, ma solo fino al prossimo giugno.
Per l’esattezza, dunque, la tassa al 58,5% prevista entrerà in vigore al primo giugno prossimo, anche se è lecito chiedersi, visti i precedenti, se nel frattempo non interverranno altre modifiche.
Dalla scorsa estate, infatti, sono state almeno tre le giravolte sull’argomento, con il governo che ha cercato, non solo di aumentare il prelievo fiscale sui prodotti legati al fumo elettronico, ma anche di vietarne il consumo nei luoghi pubblici, equiparandole in tutto e per tutto alle classiche bionde, insomma.
A distanza di quasi sei mesi, però, la situazione è ancora al punto di partenza, con spinte in entrambe le direzioni che hanno generato, fino a ora, un nulla di fatto sul fronte delle norme e un feroce scontro tra rappresentanti degli esercenti e del governo, intenzionato a incrementare le entrate fiscali da questo articolo assai diffuso, soprattutto negli ultimi anni.
Ora, dunque, l’emendamento introdotto dalla Lega Nord prevede esplicitamente che “tabacchi lavorati nonché i dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo” vedano l’imposta al 58,5% ma solo a partire dal mese di giugno. Un tempo più che sufficiente a introdurre ulteriori correttivi su una materia finora sfuggita alle grinfie del fisco.
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. Grazie all'opera di Stefano Candiani (Lega) l'entrata in vigore della normativa scatta a giugno.E-CIG, SLITTA A GIUGNO LA MAXI-TASSAZIONE. SALE AL 27% IL BALZELLO SU RENDITE FINANZIARIE.
Un emendamento al Milleproroghe approvato in Commissione prevede che la tassa al 58,5% sulle sigarette elettroniche slitti di sei mesi. La copertura attraverso un inasprimento del prelievo sulle operazioni speculative.
MILANO - Slitta dallo scorso 1 gennaio al 1 giugno 2014 l'aumento al 58,5% del prezzo di vendita al pubblico dell'imposta di consumo per le sigarette elettroniche. Lo prevede un emendamento firmato da Stefano Candiani, della Lega, approvato ieri notte dalla commissione Affari costituzionali del Senato al dl Milleproroghe. Per coprire il mancato gettito, salirà invece dal 20 al 27 per cento la tassazione su "interessi, premi e altri proventi" conseguiti con "operazioni di compravendita conclusi entro le 48 ore". Questa imposta sarà "indeducibile ai fini delle imposte sui redditi e Irap". Si tratta, spiega il presentatore della proposta Stefano Candiani (lega) delle "operazioni speculative pure". Nello stesso tempo, Candiani riferisce che la norma di copertura potrebbe cambiare in Aula, dove la discussione è in calendario a partire da martedì pomeriggio: "Potrà essere rivista dal relatore" spiega. Una modifica aggiunta in commissione prevede che ci sia un tetto di spesa di 150 milioni.
La vicenda della tassazione dello "svapo", contestata aspramente dalle associazioni di categoria come un evento che avrebbe portato al collasso del comparto, è stata controversa e ha visto in causa
anche la giustizia amministrativa. Il 21 gennaio scorso, infatti, il Tar aveva decretato la sospensiva provvisoria al provvedimento che introduceva l'obbligo di registrazione presso i Monopoli (Aams), insieme alla tassa al 58,5%; ma all'esultanza della categoria, che aveva ipotizzato anche lo stop della tassazione, aveva fatto da contraltare la precisazione dell'Aams, secondo la quale si trattava solo del congelamento delle procedure per il regime autorizzativo e non della tassa stessa.
"Ci auguriamo che questo primo passo sia l'inizio di un nuovo percorso che possa consolidare il dialogo con le istituzioni nella direzione di una regolamentazione del settore a 360 gradi", aveva detto nel giorno della pronuncia provvisoria del Tar (in via monocratica, mentre il giudizio collegiale è atteso per i primi di febbraio) la Confindustria-Anafe. Oggi la decisione di posticipare la tassazione sembra andare nella direzione auspicata, cioè di riscrivere complessivamente la normativa cancellandone il limbo d'incertezza nel quale era piombato il settore.
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TASSA SIGARETTE ELETTRONICHE, AUMENTO SLITTA DI 6 MESI: PARTIRÀ DAL 1° GIUGNO.
ROMA – L’aumento della tassa sulle sigarette elettroniche del 58,5% slitta al 1° giugno 2014 su approvazione di un emendamento al decreto legge Milleproroghe.
Tra gli emendamenti approvati anche quello sulla tassazione delle rendite finanziarie spot, vale a dire sulle compravendite concluse entro 48 ore, che sale al 27%. L’intervento prevede un tetto di 150 milioni di euro e “potrà essere rivisto – spiega il presentatore – dal relatore”.
Gli emendamenti proposti dalla Lega Nord è stati approvati la mattina del 28 gennaio in commissione Affari costituzionali al Senato. A darne notizia è l’agenzia Public Policy, che scrive:
“L’emendamento fa slittare di sei mesi l’entrata in vigore, fissata dal dl Lavoro al 1° gennaio 2014, della tassazione al 58,5% per i “tabacchi lavorati nonché i dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo”.
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SIGARETTA ELETTRONICA, MODIFICA AL MILLEPROROGHE: CIAO CIAO FISCO
Recepita la sentenza del Tar Lazio: l’imposta al 58,5% slitta al primo giugno
Non esiste la parola fine se si tratta della tassa sulle sigarette elettroniche. Proprio quando sembrava ormai deciso che, dal primo gennaio, su tutti i prodotti relativi agli svapatori andasse applicata la maxi accisa, è arrivata, appena una settimana fa, la sentenza del Tar del Lazio che bloccava tutto. Rimaneva, però, il dubbio sull’atteggiamento che avrebbe assunto la politica su questa inattesa svolta.
Ora, a recepimento del giudizio in sede amministrativa, la Lega Nord ha introdotto un emendamento al decreto Milleproroghe che, in sostanza, annulla l’applicazione della tassa, ma solo fino al prossimo giugno.
Per l’esattezza, dunque, la tassa al 58,5% prevista entrerà in vigore al primo giugno prossimo, anche se è lecito chiedersi, visti i precedenti, se nel frattempo non interverranno altre modifiche.
Dalla scorsa estate, infatti, sono state almeno tre le giravolte sull’argomento, con il governo che ha cercato, non solo di aumentare il prelievo fiscale sui prodotti legati al fumo elettronico, ma anche di vietarne il consumo nei luoghi pubblici, equiparandole in tutto e per tutto alle classiche bionde, insomma.
A distanza di quasi sei mesi, però, la situazione è ancora al punto di partenza, con spinte in entrambe le direzioni che hanno generato, fino a ora, un nulla di fatto sul fronte delle norme e un feroce scontro tra rappresentanti degli esercenti e del governo, intenzionato a incrementare le entrate fiscali da questo articolo assai diffuso, soprattutto negli ultimi anni.
Ora, dunque, l’emendamento introdotto dalla Lega Nord prevede esplicitamente che “tabacchi lavorati nonché i dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo” vedano l’imposta al 58,5% ma solo a partire dal mese di giugno. Un tempo più che sufficiente a introdurre ulteriori correttivi su una materia finora sfuggita alle grinfie del fisco.