DottorG

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Salve ragazzi,
buon anno innanzitutto e spero stiate tutti rispettando i vostri buoni propositi per quest’anno <3.
Scendendo con la nicotina (attualmente sono 3.3mg/ml) l’hit cala drasticamente come tutti sappiamo e spesso si gioca alzando e abbassando la coil nel cercare di aumentare un po’ l’hit.
Ma perché l’hit cambia? E la risposta che ci diamo è che il flusso d’aria colpisce in maniera differente la coil. Fin qui tutto bene, ma qual’è la funzione dell’aria? Raffreddare la coil ovviamente, aumentando lo scambio d’aria e avendo un air-flow corretto la coil si raffredda più velocemente stando a temperature più basse e quindi “meno dannose”. Da questo ne deduco che la maggiore hit percepita distanziando la coil dal foro dell’aria è conseguenza unicamente delle temperature maggiori raggiunte dalla coil con una maggiore produzione di sostanze irritanti (e probabilmente tossiche) dal’alta temperatura? Cosa ne pensate? Sono davvero curioso di sentire il vostro parere.
Chiaramente parlo di diversa posizione della coil e non geometria (numero di spire, materiale e gauge), potenza e sopratutto flusso d’aria. Infatti chiudendo l’aria l’hit è sempre maggiore (almeno dalla mia poca esperienza, quanto dipende ovviamente) ma quello lo associo alla maggior contrazione di vapore, quindi nicotina, contenuta nella stesso tiro.
 

Sva3d

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Ciao Edo @DottorG,
io ti rispondo sul lato "sostanze irritanti o tossiche" poiché non ricerco mai il colpo in gola in un atomizzatore ma più la sua resa aromatica.
Il metodo più "sano" di vaporizzare un liquido è il controllo della temperatura, con sistemi buoni o decenti, tipo DNA, Dicodes, Yihi o con Arcticfox e similari. Tale metodo permette di mantenere sempre la temperatura della resistenza in una forbice tale da non produrre alcun tipo di sostanza irritante o tossica per l'organismo in soggetti sani.
Passando alla modalità VariWatt, la cosa più importante è quella di saper rigenerare nella maniera corretta, mantenersi in una forbice di potenza tale per cui non si vada a stressare filo e cotone, cosa che bisogna mettersi di impegno per farlo ma ci si può riuscire quando la stupidità e la non conoscenza la fanno da padrone. Capire quando è il momento di rigenerare nuovamente o di cambiare la resistenza e non andare oltre, in questi anni ho visto cose davvero che il bitume era più salubre...
Quindi fare le cose con cognizione di causa, studiare, informarsi un minimo e chiedere aiuto a Forum o negozianti seri ed in gamba... Se si seguono queste regole si può parlare di riduzione del danno e non di totale assenza di danno che non esiste in natura.
A chiudere ricordo che sostanze tossiche come acroelina, formaldeide e sostanze derivanti dalla combustione si generano a temperature superiori ai 371 °C per il glicole propilenico e 400 °C per il glicerolo. Oggi è quasi impossibile che accada questo, salvo stupidità e cotone in secca, ma a quel punto ci staremmo svapando il risultato della combustione del cotone che inizia a strinare ad una temperatura di 230 °C in assenza di liquido.
 
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DottorG

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Ciao Edo @DottorG,
io ti rispondo sul lato "sostanze irritanti o tossiche" poiché non ricerco mai il colpo in gola in un atomizzatore ma più la sua resa aromatica.
Il metodo più "sano" di vaporizzare un liquido è il controllo della temperatura, con sistemi buoni o decenti, tipo DNA, Dicodes, Yihi o con Arcticfox e similari. Tale metodo permette di mantenere sempre la temperatura della resistenza in una forbice tale da non produrre alcun tipo di sostanza irritante o tossica per l'organismo in soggetti sani.
Passando alla modalità VariWatt, la cosa più importante è quella di saper rigenerare nella maniera corretta, mantenersi in una forbice di potenza tale per cui non si vada a stressare filo e cotone, cosa che bisogna mettersi di impegno per farlo ma ci si può riuscire quando la stupidità e la non conoscenza la fanno da padrone. Capire quando è il momento di rigenerare nuovamente o di cambiare la resistenza e non andare oltre, in questi anni ho visto cose davvero che il bitume era più salubre...
Quindi fare le cose con cognizione di causa, studiare, informarsi un minimo e chiedere aiuto a Forum o negozianti seri ed in gamba... Se si seguono queste regole si può parlare di riduzione del danno e non di totale assenza di danno che non esiste in natura.
A chiudere ricordo che sostanze tossiche come acroelina, formaldeide e sostanze derivanti dalla combustione si generano a temperature superiori ai 371 °C per il glicole propilenico e 400 °C per il glicerolo. Oggi è quasi impossibile che accada questo, salvo stupidità e cotone in secca, ma a quel punto ci staremmo svapando il risultato della combustione del cotone che inizia a strinare ad una temperatura di 230 °C in assenza di liquido.
Grazie Marco di essere intervenuto! Sono totalmente d’accordo con te, ma proprio perché so che usi box dna (forse anche dicodes ma potrei sbagliarmi, ma proprio su dna puoi vedere la curva e quando inizia a tagliare la box) hai notato differenza di hit usando il controllo temperatura spostando la coil, se la curva fosse identica e se l’hit fosse maggiore non sarebbe da ricondurre a quello, certo bisognerebbe usare 2 atom identici con coil identica e stessa potenza ma so che hai 3 siren per esempio 😏. Magari hai già fatto una prova. Sai che ho intenzione di prendere la Qi ma sarà con il prossimo stipendio e di certo userò il TC più per l’aroma che per la sicurezza, questa era più una mia curiosità che però mi porterebbe ad accantonare determinati atom in quanto l’hit per rimanere una svapo soddisfacente non è secondario all’aroma per me, direi a pari merito.
Davvero non mi pongo troppi problemi per la sicurezza, svapo intorno a 150-180hf e le resistenze mi vengono decentemente, allego una foto (qui lascia stare che avevo problemi di sovralimentazione che con i 30/70 se non metto tanto cotone spumoso è sempre un dramma xD.
Ps e dopo 10ml io cambio coil e non uso più net ormai
IMG_1347.jpeg
 

FabOne

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La questione altezza coil e hit ha senso solo per atom con foro sottocoil, per i FEV non ha senso perché l'altezza della coil è obbligata a stare a metà degli air screw. Quindi avrebbe più senso parlare di distanza dai fori della coil.

C'è da dire che i fev, soprattutto il 4.5s+, hanno un hit esagerato di loro. Su questi alcuni usano mettere la coil ad ore 13 quindi più vicino ad un foro (invece che sopra le viti), ma solitamente si usa con un foro solo per avere un contrasto maggiore del tiro. Ho provato qualche volta questa build, sia con foro singolo che doppio, ma non ho notato un aumento di hit, solamente un cambio di contrasto (con un singolo foro) e di aumento del calore del vapore (sempre con un foro singolo), ed in generale una resa che a me sembra molto più amalgamata e cremosa (sia con uno che due fori).

Su atom con foro sottocoil alzando la coil io non ho notato tutto sto miglioramento dell'hit, ho percepito di più una resa lievemente differente.

Ma devo dire che anche io sono per la filosofia di @Sva3d: aroma piuttosto che hit. Questo anche perché oramai so perfettamente che la nostra gola si abitua facilmente e rapidamente all'hit e che quindi dopo alcuni tiri la sensazione del colpo in gola scema molto: ad esempio quando usavo costantemente il Fevvone i primi tiri la mattina mi sentivo la gola stuprata dall'hit (ora svapo a 3, allora svapavo a 4) ed in seguito mi rendevo conto di non sentirlo quasi per nulla, poi dopo la pausa pranzo quando lo riprendevo ecco di nuovo l'hit stupratore che dopo qualche decina di minuti tornava a svanire. Una cosa simile del mangiare piccante o speziato: ai primi bocconi si sente il bruciore e proseguendo i recettori si adeguano e smettono di inviare "l'allarme incendio".

La questione flusso d'aria sulla coil secondo me è molto più importante per la resa aromatica e dipende molto dalla fattura del deck, della camera interna e del giro dell'aria. Se prendiamo un atom molto semplice e con deck e camera relativamente piccola tipo un kayfun (ad esempio kayfun lite plus 2019 con foro normale senza aerokon) la coil vicino al foro viene investita da un flusso d'aria molto concentrato, forte e diretto su una superficie limitata; mentre allontanando la coil dal foro questa viene investita da un flusso d'aria più ampio e meno forte in grado di avvolgere una superfice più estesa della resistenza.
Lasciando da parte l'effetto coanda e semplificando molto si veda il flusso dell'aria come un cono rovesciato partendo dal foro sotto coil fino alla coil, poi da lì si divide e avvolge la resistenza pe poi essere risucchiata, in forma di vapore, dal foro del camino dove aspiriamo.

Se senti molto meno l'hit, e soprattutto senti che scema svapando, bevi spesso acqua fredda, magari frizzante, che riequilibra il ph della bocca e ripristina un pochettino i recettori.
 

Sva3d

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Magari hai già fatto una prova.
Sì, uso da sempre DNA e non ho avuto mai l'esigenza di prendere una box con circuito Dicodes mi trovo benissimo con DNA... Oltre ad avere più di 6 device con circuito DNA ho altre box con arcticfox ed anche una Wismec dual battery bottom feeder con Arcticfox installato.
Ti dicevo che ho fatto, negli anni, varie prove su atomizzatori con diverso modo con cui viene colpita la resistenza dal flusso d'aria. Quello che ho notato, alzando la coil e mantenendo il medesimo wattaggio, è stato un leggerissimo aumento del colpo in gola (salvo alcune eccezioni, ma sono dripper bf da guancia) ed un vapore più rarefatto e tendente all'asciutto. Non solo anche il diametro della resistenza influisce sulla diversa percezione, in questo caso resistenze su punta da 2 mm ed in camere di evaporazione medio piccole, riescono a dare una sensazione analogica ed un colpo in gola maggiore. Ma come correttamente scrive @FabOne, la gola si abitua al colpo in gola dopo una decina o più di minuti che stiamo svapando. Io sono arrivato a 1 mg/ml di nicotina in mtl e stasera ho caricato gli ultimi ml di un Habanos Grand Reserve che era a 1.5 mg/ml su Bi2hop e dirti che sento un colpo in gola graffiante e quasi non sopportabile e dire poco, ma so che tra un po' lo sentirò meno.
 

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