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Ciao ragazzi,

ancora non sono riuscito a capire i ragionamenti seguenti, che mi pare tutti diano per scontato e che mi sembrano piuttosto importanti: mi date una mano?

1) Una resistenza più bassa scalda di più.
Non basta diminuire la potenza? Altrimenti l'intero pianeta terra sarebbe ridotto in cenere, le resistenze scalderebbero per la mera esistenza di campi elettromagnetici. Ovviamente dico ceteris paribus (supponiamo 6 spire di KA1 28 AWG e 6 spire di 316L 28 awg con le rispettive resistenze 0,98 e 0,51, la prima a 3,3 volt e la seconda a 2,4 volt). Tralasciando la reattività (che influenza il breve periodo in cui si scalda l'atom senza vaporizzare, quindi sì, qui un effetto c'è) in quale dei mondi la seconda scalda più della prima?

2) Per il controllo di temperatura bisogna essere precisi: meglio fili con TCR più alto, meglio atom che non introducono spurie, box super precise etc. etc.
Prendete un filo e impostate un TCR ragionevole, anche molto sballato, su qualunque box e qualunque atom. Bagnate bene il cotone (così siete sicuri che la box non tagli per scarsa alimentazione) partite da 100 gradi e piano piano salite fin quando la box non si stabilizza erogando watt simili a quelli che usereste normalmente, oppure sentite quando il vapore è a una temperatura "normale". Purché la box non impazzisca ed eroghi X watt in maniera più o meno costante, poco importa che ci dica la temperatura giusta, il rapporto tra funzione errata e funzione reale, soprattutto se nel range di svapo il tcr è lineare, sarà comunque una funzione lineare. Sì, cambierà la derivata e quindi ci sarà un'isteresi maggiore da considerare, ma quello è un altro discorso. Insomma mi capita di svapare tranquillamente a 140 gradi sulla box, ma i watt, il vapore e il cotone dicono un'altra storia e la dicono per tutta la durata della rigenerazione, quindi chissene?

3) Materiali dei fili diversi -> restituzioni aromatiche diverse.
Sempre ceteris paribus, se fosse vero ci svaperemmo costantemente metalli pesanti, ne convenite? Se mi dite che invece voi la differenza la sentite allora torno immediatamente a fumare sigarette!
 

Tweedly Dum

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Ceteris paribus a chi? Isteresi ci sarai tu!
Ai primi due punti non so risponderti, sul terzo, detto fra noi, ho provato molte tipologie di fili: io la differenza non la sento... e meno male. Come te deduco che se un filo di diverso materiale determina una diversa resa aromatica allora una componente del filo deve necessariamente comporre una parte del vapore.
Però, svapare metalli pesanti fa figo, restituisce il mondo degli svapatori la dignità di chi cede al vizio senza preoccuparsi del domani
 

Sva3d

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3) Materiali dei fili diversi -> restituzioni aromatiche diverse.
Sempre ceteris paribus, se fosse vero ci svaperemmo costantemente metalli pesanti, ne convenite? Se mi dite che invece voi la differenza la sentite allora torno immediatamente a fumare sigarette!
È falso! Il tipo di materiale influisce ZERO sulla restituzione aromatica. Quello che invece conta enormemente di più sono le geometrie e la quantità e qualità dello stesso. In ultimo è sempre caldamente consigliato pulire i fili dai residui di lavorazione per estrusione.
Per le altre domande o dubbi, risponderò dopo.
 

Sva3d

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Prendete un filo e impostate un TCR ragionevole, anche molto sballato, su qualunque box e qualunque atom.
Non sono d'accordo. Il TCR non è che lo possiamo impostare come ci pare a noi, il TCR è un valore intrinseco di quel tipo di materiale o lega, misurato e calcolato con precisione da strumentazione adeguata usata da tecnici del mestiere. Fili come i Zivipf ed Estrema Ratio lo indicano chiaramente come valore e quello deve essere impostato sulla box in uso.

2) Per il controllo di temperatura bisogna essere precisi: meglio fili con TCR più alto, meglio atom che non introducono spurie, box super precise etc. etc.
È la base per utilizzare al meglio la modalità del controllo della temperatura senza dimenticare una corretta costruzione della resistenza, del suo ancoraggio alle torrette e la giusta e corretta quantità di cotone.

Sul resto non ne ho capito il senso, perdonami. :)
 

Sva3d

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1) Una resistenza più bassa scalda di più.
Non basta diminuire la potenza? Altrimenti l'intero pianeta terra sarebbe ridotto in cenere, le resistenze scalderebbero per la mera esistenza di campi elettromagnetici. Ovviamente dico ceteris paribus (supponiamo 6 spire di KA1 28 AWG e 6 spire di 316L 28 awg con le rispettive resistenze 0,98 e 0,51, la prima a 3,3 volt e la seconda a 2,4 volt). Tralasciando la reattività (che influenza il breve periodo in cui si scalda l'atom senza vaporizzare, quindi sì, qui un effetto c'è) in quale dei mondi la seconda scalda più della prima?
Hai tralasciato un aspetto fondamentale, stessi watt di erogazione.
 

apoikos

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Hai tralasciato un aspetto fondamentale, stessi watt di erogazione.
L'ho tralasciato apposta, supponendo gli stessi watt*mm^2 come si fa a dire che le resistenze più basse scaldano di più, eccetto l'effetto, trascurabile, dell'attivazione e del cool down?
 

apoikos

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Non sono d'accordo. Il TCR non è che lo possiamo impostare come ci pare a noi, il TCR è un valore intrinseco di quel tipo di materiale o lega, misurato e calcolato con precisione da strumentazione adeguata usata da tecnici del mestiere. Fili come i Zivipf ed Estrema Ratio lo indicano chiaramente come valore e quello deve essere impostato sulla box in uso.


È la base per utilizzare al meglio la modalità del controllo della temperatura senza dimenticare una corretta costruzione della resistenza, del suo ancoraggio alle torrette e la giusta e corretta quantità di cotone.

Sul resto non ne ho capito il senso, perdonami. :)
Devo essermi spiegato male. Dicevo che anche con il TCR sbagliato e anche con lettura iniziale della coil sbagliata si può utilizzare "correttamente" il TC. Dato che ci interessa il deltaohm, alla quale la box fa corrispondere una variazione del voltaggio necessario a generare i watt necessari che sono mappati a una certa temperatura esisterà una funzione che mappa la funzione errata alla funzione reale che, in particolare nel range di svapo, rende meno importante sapere la temperatura (che poi sia molto meglio saperla anche per svapare alla temperatura corretta un liquido piuttosto che un altro e non basarsi sulla sensazione di calore o sul wattaggio predeterminato ok, ma restano comunque validi tutti gli altri benefici del TC, in particolare autoregolare la tensione sulla base dello stato di alimentazione del cotone, fornendo i watt necessari per vaporizzare quello che c'è a una temperatura fissa)
 
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Sva3d

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L'ho tralasciato apposta, supponendo gli stessi watt*mm^2 come si fa a dire che le resistenze più basse scaldano di più, eccetto l'effetto, trascurabile, dell'attivazione e del cool down?
Se parliamo di mW/mm2 allora il valore da tenere in considerazione è l'Heat Capacity:
Schermata 2023-05-07 alle 18.08.16.png

mi riferisco a questa coil:
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Diverso è per questa (sempre coil identiche entrambe):
Schermata 2023-05-07 alle 18.10.45.png

cioè questa:
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Come si desume, il Kanthal è più reattivo dell'acciaio 316L, cioè compie lavoro (si scalda al passaggio di corrente) più velocemente.
Spero di aver capito e dato la risposta più opportuna.
 

Sva3d

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Una resistenza più bassa scalda di più.
Oppure nell'altro senso e non quello esposto sopra che riguarda la reattività di un filo rispetto ad un altro di diverso materiale, una resistenza con un valore in Ohm più basso ha bisogno di una maggiore potenza per poter vaporizzare correttamente un liquido, quindi un volume maggiore e superficie che si scalda al passaggio di corrente. Però anche questo è relativo a dove la resistenza è montata. Immagina la stessa resistenza su un atomizzatore da 18 mm (sempre che la si riesca a montare) e su un dripper, con asole aria tutte aperte, da 32 mm.
Una coil in SS316L 24 ga, 5 spire su punta da 3 mm, 0.25 Ohm, a 15 watt gli si fa il solletico, ma inizia a vaporizzare correttamente a 25/30 watt.
 

Sva3d

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Dicevo che anche con il TCR sbagliato e anche con lettura iniziale della coil sbagliata si può utilizzare "correttamente" il TC. Dato che ci interessa il deltaohm, alla quale la box fa corrispondere una variazione del voltaggio necessario a generare i watt necessari che sono mappati a una certa temperatura esisterà una funzione che mappa la funzione errata alla funzione reale che, in particolare nel range di svapo, rende meno importante sapere la temperatura
Sta sempre il fatto che stai introducendo un valore errato in delle formule corrette. La box si comporterà basandosi su quelle formule/funzioni e restituendo un comportamento che è il taglio della potenza di erogazione in funzione della temperatura raggiunta dalla reistenza.
Ti invito a fare questo esperimento, detto "prova del cotone a secco". Inserisci un TCR errato e vedi a 210/220/230 °C quanto il cotone viene strinato o meno, questo ti farà capire se un circuito sta lavorando correttamente o meno. Altra prova è quella dell'acqua, usa dell'acqua demineralizzata (quella per ferro da stiro) e valuta se la temperatura rimane nell'intorno dei 100 °C. Se non accade vuol dire che il circuito lavora male anche per un valore del TCR errato.
 

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